LETTERA APERTA AL
PRESIDENTE DELLA R.A.S. PIGLIARU, ALL’ASSESSORE AL TURISMO DELLA R.A.S., ALL’ASSESSORE ALL’AMBIENTE DELLA
R.A.S., al sindaco di Alghero, AL
direttore del Parco REGIONALE di Porto Conte.
I NUMERI
SCARSI DEL RALLY “SOSTENIBILE”
La
Sardegna, da diversi anni è la regione italiana
che ospita il rally automobilistico internazionale. Gli organizzatori nell’edizione
del 2017 hanno posto l’attenzione sulla “sostenibilità ambientale” di
una simile manifestazione. Si è affermato, come
documentato dalla stampa, che si sarebbero adottate una serie di misure atte a
mitigare gli impatti negativi sull’ambiente come la
produzione della CO2 stimata in 10 tonnellate. Come compensazione delle emissione
venne annunciata la piantumazione di migliaia
di alberi nel parco regionale di Porto Conte e si sarebbe dovuta
effettuare nel parco assistenza, allestito nel porto di Alghero, la raccolta
differenziata dei rifiuti prodotti.
Infatti
la lungimirante
DELIBERAZIONE N. 25/10 DEL 23.5.2017 DELLA R.A.S. afferma che “in
considerazione del fatto che la Giunta regionale presta una particolare
attenzione per la sostenibilità ambientale delle
iniziative che si svolgono sul territorio, nell'attuazione dei programmi di
attività e
dei progetti relativi alle manifestazioni di rilevante interesse turistico i
soggetti beneficiari dei contributi pubblici vengono invitati ad adottare
opportune misure volte: a) alla riduzione della produzione e gestione dei
rifiuti (raccolta differenziata, acqua di rete ecc.) anche attraverso l’utilizzo
di materiali ecologici e/o proveniente dal riciclo per gli allestimenti; b)
alla riduzione dei consumi energetici e adozione di acquisti pubblici ecologici
di beni e servizi a basso consumo energetico (Green Public Procurement - GPP);
c) alla riduzione degli impatti dei trasporti; d) all'implementazione
di azioni di coinvolgimento e comunicazione per l’adozione di
comportamenti sostenibili durante lo svolgimento dell’evento”.
Le
associazione ambientaliste, viste tutte queste nobili premesse, nel
maggio 2017, hanno inoltrato al parco regionale di Porto Conte
richiesta di informazioni ambientali per sapere
quanti ettari sarebbero stati utilizzati per il nuovo impianto, quanti alberi
sarebbero stati messi a dimora, la relativa densità per ettaro, la circonferenza del fusto degli alberi, l’indicazione topografica degli
impianti e, sulla base delle piantumazioni previste, quanti chili di CO2 degli
stimati 10 mila sarebbero stati riassorbiti e in quale arco di tempo. Il
parco di Porto Conte, ad oggi, non ha fornito nessuna informazione.
Tuttavia si è constatato che nel giugno 2017 un nutrito drappello di
rappresentati delle istituzioni locali e regionali, nel porto di Alghero, ha
messo a dimora un piccolo gelso di pochi centimetri di diametro. Un alberello simbolico
che, ovviamente, non ha compensato le emissioni di CO2.
L’alberello
acchiappa CO2
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Per quanto concerne la raccolta differenziata nel parco
assistenza e negli stand commerciali allestiti nel porto di Alghero, dall’acquisizione dei dati, si è potuto accertare che solo una minima
percentuale, pari al 27,15, ha rappresentato la raccolta differenziata.
Va detto che la città di Alghero si accinge, negli auspici degli amministratori
locali e delle direttive regionali, alla raccolta differenziata porta/porta per
raggiungere il 70% della quota.
Tutto ciò premesso le associazioni ambientaliste domandano
alle istituzioni ragionali se, con i dati sino ad oggi disponibili, la
manifestazione 2017 in oggetto, sia rientrata nei parametri e presupposti della
DELIBERAZIONE N. 25/10 DEL 23.5.2017 della R.A.S.
Inoltre
le associazioni ambientaliste chiedono specificamente all’assessore
all’Ambiente
della Ras, per l’annunciata edizione 2018 della
manifestazione motorista, di effettuare una serie di monitoraggi di carattere
ambientale lungo i percorsi sterrati al fine di valutarne gli impatti:
1.
valutazione degli impatti della polvere sulla vegetazione sollevata dalle auto
nei percorsi sterrati;
2.valutazione
degli impatti sulla fauna dovuti all’inquinamento
acustico prodotti dalle auto nei percorsi sterrati;
3.valutazione
degli impatti sull’avifauna nidificante dovuti all’inquinamento
acustico e al deposito di polvere nei siti di nidificazione e riposo prodotti
dalle auto nei percorsi sterrati.
Infine
le associazioni ambientaliste domandano alle istituzioni locali quali
efficaci strategie adotteranno affinché, nella prossima
edizione motoristica, venga raggiunta la quota di raccolta differenzia pari o
superiore al 70%; inoltre dove e quando avverrà la
messa a dimora di alberi - non solo simbolici - per l’assorbimento della
CO2 prodotta nell’esecuzione della manifestazione
motoristica.
Carmelo Spada WWF Sardegna
Graziano Bullegas Italia Nostra Sardegna
Stefano Deliperi Gruppo Intervento Giuridico
Graziano Bullegas Italia Nostra Sardegna
Stefano Deliperi Gruppo Intervento Giuridico
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