mercoledì 19 novembre 2014

SERRE FOTOVOLTAICHE: un aiuto all'agricoltura o una speculazione industriale? Il ruolo della Regione

Convegno/Dibattito
Sabato 22 Novembre 2014
presso il Centro Polivalente del Comune di Narbolia, in Piazza Segni, dalle 9,30 alle 12,30


Da tempo il Comitato S’Arrieddu per Narbolia, col determinante sostegno dell’Adiconsum, di Italia Nostra, del Wwf, di moltissimi cittadini e di tanti altri Comitati territoriali sorti in tutta la Sardegna, ha intrapreso una battaglia sia politica che (nostro malgrado) giuridico-legale, per contrastare il "furto di opportunità" a danno dei sardi e della Sardegna rappresentato dal proliferare di vere e proprie distese di SERRE FOTOVOLTAICHE che nulla hanno a che fare con l'agricoltura ma perseguono il mal celato intento di realizzare esclusivamente una produzione industriale di energia e contestualmente speculare sugli incentivi previsti dallo Stato. Questo è ciò che pensiamo e ciò che ci muove.
Però, in questo particolare e delicato momento della vertenza, atteso quanto avvenuto in sede di ricorso al Consiglio di Stato, riteniamo necessario che i sardi e la Sardegna manifestino il loro pensiero: i cittadini, i comitati, le associazioni, le organizzazioni di categoria, i sindacati, le istituzioni.
Marcia per la terra  - Giugno 2014 Cagliari

Quale è la linea di demarcazione tra utilità e nocumento, a che altezza deve essere posizionata l'asticella per la tutela del nostro patrimonio ambientale e produttivo, per la tutela delle attività imprenditoriali presenti e delle opportunità future dei sardi e della Sardegna?
Sino a che punto può essere tollerato il mancato rispetto delle regole pur di avere investimenti con capitali provenienti dall'estero, quali benefici portano questi investimenti, reali o effimeri, a tutta la comunità?
Quali sono i rischi di infiltrazioni da parte della malavita organizzata e quali quelli di esposizione a interessi politico-affaristici?
Questi sono i quesiti sui quali tutti noi siamo chiamati a esprimerci ed è per questo che abbiamo inteso organizzare il Convegno/Dibattito SERRE FOTOVOLTAICHE: un aiuto all'agricoltura o una speculazione industriale. Il ruolo della Regione che si terrà Sabato 22 Novembre 2014 presso il Centro Polivalente del Comune di Narbolia, in Piazza Segni dalle 9,30 alle 12,30 .
Inizio lavori

Interverranno Giorgio Vargiu per l’Adiconsum, Graziano Bullegas per Italia Nostra, Mauro Gargiulo per il Wwf, la dr.ssa Antonella Sirigu di Agris Sardegna, Dipartimento per la Ricerca nelle Produzioni Vegetali, il prof. Andrea Pubusa che rappresenta le ragioni di Associazioni e Comitato davanti al Consiglio di Stato e Pietro Porcedda portavoce del Comitato.

Sono stati invitati il Presidente della Regione Sardegna prof. Francesco Pigliaru, l’Assessore Regionale all’Agricoltura dr.ssa Elisabetta Falchi, il Procuratore Capo della Procura Generale di Cagliari dr. Mauro Mura, i rappresentanti politici e istituzionali della Regione Sardegna, della Provincia di Oristano e dei paesi limitrofi, le associazioni di categoria, i sindacati, i comitati territoriali e le associazioni ambientaliste.





lunedì 3 novembre 2014

Corso di aggiornamento per docenti - Sardegna

Iscrizione entro il 21 novembre 2014


In continuità con gli anni precedenti, anche per il 2014/2015 Italia Nostra rinnova la sua proposta educativa alle scuole, con il Corso di Formazione “Le pietre e i cittadini”, rivolto a docenti e studenti.

Il Corso di formazione è parte integrante di un progetto più ampio proposto dal Settore Nazionale Educazione al Patrimonio Culturale di Italia Nostra e concepito allo scopo di sollecitare le scuole e i docenti, e di conseguenza i ragazzi, ad interessarsi ai problemi degli antichi centri urbani, diventando così, anche attraverso il contatto con esperti (archeologi, architetti, storici dell'arte), protagonisti della tutela e parte attiva nella conservazione della memoria e nella rivitalizzazione del tessuto sociale e urbano. 



LE PIETRE E I CITTADINI:  
 EDUCARE AL PATRIMONIO CULTURALE

Corso di formazione per insegnanti (2014/2015)
Italia Nostra è un Ente accreditato presso il MIUR per la formazione degli insegnanti*

28 novembre 2014 - I° Seminario:
sede: ORISTANO – C.S.C. Unla, via Carpaccio 9

PROGRAMMA (ore 8,30\13,30)
- Gruppo EPC-Sardegna - Presentazione del Corso e delle attività educative di Italia Nostra
- Rappresentante USR Sardegna 
- Arch. Silvia Oppo - Laboratorio Didattico
- Dott.ssa Danila Artizzu – Evoluzione nell'interazione tra contesto urbano e paesaggio agrario
- Dott. Werther Bertoloni - Flip your classroom! - spunti didattici e riflessioni sull’apprendimento dei Nativi Digitali
- Dibattito e conclusione dei lavori


20 febbraio 2015 - II° Seminario
sede: CABRAS, Museo Civico Archeologico e novenario di San Salvatore

PROGRAMMA (ore 8,30\12,45)
- Assessore alla Cultura Comune di Cabras - Saluti
- Gruppo EPC-Sardegna, referente EPC sez. Sinis Cabras Oristano - Presentazione del Seminario
- Dott.ssa Carla Del Vais - Gli insediamenti umani nel Sinis: da Cuccuru Is Arrius ai Giganti di Mont’è Prama**
- Dott. Matteo Poddi - Il Novenario di San Salvatore e le sue pietre, commistione tra religiosità e lavoro - relazione che si svilupperà durante la visita al Novenario di San Salvatore ***
- Dibattito e conclusione dei lavori
ore 15,15\16,30
FACOLTATIVO – Visita guidata agli scavi di Mont'e Prama (realizzazione soggetta agli ultimi sviluppi della campagna scavi)


27 febbraio 2015 - III° Seminario
Sede: ORISTANO – C.S.C. Unla, via Carpaccio 9

PROGRAMMA (ore 8,30\12,00)
- Gruppo EPC-Sardegna - Presentazione del Seminario
- Dott.ssa Alessandra Mottola Molfino - Tra corso, concorso e disseminazione: il contributo di IN alla scuola italiana
- Dibattito conclusione dei lavori e consegna degli attestati

- Il corso, organizzato in modalità blended, prevede una parte di formazione on-line della durata indicativa di 10 ore

Contatti:
edupatr.insardegna@gmail.com
siniscabras@italianostra.org

Info:
http://www.italianostraedu.org

> ISCRIZIONE GRATUITA PER I SOCI ITALIA NOSTRA (costo tessera 35€)
> Iscrizione entro 21 novembre 2014



* la partecipazione al Corso gode delle facilitazioni relative all’esonero dal servizio secondo le modalità previste dalla normativa e costituisce titolo ai fini dell’aggiornamento docenti
**ingresso al museo offerto da Italia Nostra
*** spostamenti a carico del corsista









domenica 2 novembre 2014

DDL "edilizia" - Lettera al presidente Pigliaru


Testo della lettera inviata il 13 novembre 2014 al presidente della Giunta Regionale 

LEGAMBIENTE - ITALIA NOSTRA - WWF - LIPU - FAI

Al Presidente della Regione Sardegna 
Prof. Francesco Pigliaru

OGGETTO: Richiesta urgente di incontro sul DDL approvato con DGR 39/2 del 10 ottobre 2014. Normative regionali in materia di governo del territorio, uso dei suoli e salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale.
Le scriventi Organizzazioni, portatrici del diffuso interesse per la salvaguardia dell'ambiente, hanno esaminato il disegno di legge in questione e ritengono che esso non debba proseguire il proprio iter approvativo, in quanto le norme in esso contenute appaiono potenzialmente assai lesive per gli effetti che avrebbero sul territorio, nonché sul patrimonio culturale e ambientale, ed anche per la filosofia di rilancio della espansione edilizia che pervade buona parte degli articoli del provvedimento proposto.
Nel documento allegato si riporta una ampia analisi del DDL in questione, nel quale si esaminano anche diverse fattispecie di violazioni della normativa nazionale e comunitaria in materia di ambiente e delle prerogative intangibili degli enti locali in materia di pianificazione.
Ma, soprattutto, il DDL sembra muoversi in direzione opposta rispetto a quel modello di sviluppo sostenibile, fondato sulla promozione e sull’utilizzo produttivo delle qualità del territorio e del paesaggio, che è contenuto nel programma dell’attuale Governo regionale e che è apparso particolarmente convincente tanto da essere stato premiato nel voto dai sardi. Proporre nei fatti di accantonare il PPR e puntare sul più tradizionale (e ormai dichiaratamente perdente) dei meccanismi edilizi, a livello di conseguenze pratiche e anche di immagine, sembrerebbe l’esatto contrario di quella scommessa su una Sardegna in cui l’innovazione si radica solidamente nei paesaggi dell’identità, che tutti auspichiamo.
E’ necessario evitare che il primo atto legislativo di questa Giunta in campo ambientale sia, o anche soltanto appaia, come diretto a privilegiare uno sviluppo quantitativo casuale e non programmato, un caso per caso prevalentemente senza qualità, sganciato da ogni impegno al miglioramento ed alla riqualificazione, e che riecheggia in un modo un po’ inquietante le pratiche più desuete di boom edilizi ormai irrealistici e improponibili, , già perseguiti dalla precedente giunta con ben cinque “Piani casa”.

Tutto ciò premesso, si fa richiesta di un incontro urgente con codesta Amministrazione regionale, richiamando e confermando la massima disponibilità al confronto sulla complessa tematica sopra accennata, in un quadro condiviso di rinnovata attenzione al governo del territorio e all'uso dei suoli, per innalzare il livello di tutela del paesaggio e di salvaguardia dell'ambiente, ritenendo che questi interessi e questi obiettivi costituiscano ormai patrimonio comune e irrinunciabile della nostra collettività.

Insediamento turistico a Calasetta

Sull'argomento



domenica 26 ottobre 2014

Le esercitazioni militari inquinano e distruggono la biodiversità del lago Omodeo


Italia Nostra, LIPU e WWF intervengono sulla nocività e gli effetti sull'ambiente e sull'intero ecosistema, delle esercitazioni militari che periodicamente avvengono nel lago Omodeo e nelle sue rive.
L'area dopo le esercitazioni militari
Con un'articolata nota inviata al Ministero dell'Ambiente, agli uffici regionali preposti alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia della biodiversità, ai sindaci dei comuni interessati e all'Ente Acque della Sardegna, le Associazioni ambientaliste chiedono di conoscere se esiste una preventiva istruttoria sugli effetti che le esercitazioni possono arrecare al delicato ambiente lacustre, chiedono in particolare se è stata istruita la Valutazione di Incidenza prevista dalla vigente normativa italiana ed europea per verificare l'eventuale impatto che tali operazioni possono esercitare sulle specie oggetto di tutela dal Sito di Importanza Comunitaria. Infatti le esercitazioni a fuoco avvengono all’interno del SIC “Media Valle del Tirso - Altopiano di Abbasanta e Paulilatino – Rio Siddu - ITB 031104”.
La protesta di sindaci e cittadini
Le Associazioni rilevano che alla fine delle numerose e ripetute esercitazioni a fuoco non viene effettuata alcuna bonifica dell’area, per cui i proiettili (la cui quantità aumenta alla fine di ogni esercitazione) vengono abbandonati e causano il lento rilascio di sostanze inquinanti che vengono assorbite dalle acque del lago e distribuite assieme ad esse. Esiste quindi un rischio reale per la salubrità delle acque, già fortemente compromessa dalle fioriture fitoplanctoniche, che vengono erogate per soddisfare la richiesta nel settore irriguo, potabile e industriale di una vasta area dell'oristanese

Le Associazioni ambientaliste esprimono seria preoccupazione per i pericoli che le esercitazioni militari possono arrecare al delicato ecosistema del lago Omodeo e le aree circostanti hanno pertanto chiesto di conoscere gli atti paesaggistici e ambientali che hanno consentito agli enti preposti di autorizzare le esercitazioni in un sito di elevata importanza ambientale.


Sull'argomento


Diga sul lago Omodeo







venerdì 10 ottobre 2014

"SBLOCCA ITALIA" cancellando tutele, regole e controlli

Italia Nostra, WWF e LIPU Sardegna hanno presentato un documento fortemente critico verso il Decreto Legge  12.09.2014, N° 133 - Decreto Sbocca Italia per gli effetti e le ricadute negative che causerà sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico e culturale alla Sardegna,  e hanno chiesto che il Decreto venga lasciato decadere e sostituito da norme ispirate alla tutela integrale del paesaggio e che rilancino l'occupazione anche e soprattutto attraverso quell'opera - urgentissima e indispensabile - di manutenzione e di messa in sicurezza del territoriale e di riqualificazione urbana.
Necropoli di Sulky a Sant'Antioco

Il decreto “Sblocca-Italia” rappresenta il proseguimento di una politica aggressiva del territorio che da anni sta caratterizzando le scelte urbanistiche, paesaggistiche e infrastrutturali del nostre paese. In nome della semplificazione e della lotta alla burocrazia, demolisce l’attuale sistema di controllo e di tutela, disattendendo la stessa carta costituzionale introduce il “silenzio assenso” generalizzato anche per i Beni Culturali, cancella la pianificazione territoriale e paesaggistica ed elimina i processi partecipativi di ispirazione europea.

Il territorio da patrimonio comune viene trasformato definitivamente in risorsa da sfruttare per accrescere il PIL, per costruire autostrade, centri commerciali, grandi opere spesso inutili e quasi sempre dannose, ma utili per i gruppi finanziari che ne raccol­gono le rendite.

Dune di Portopino - Teulada
In Sardegna tutto questo significa liberalizzare definitivamente l’occupazione di suolo agricolo e delle aree costiere impedendo alla comunità e alle stesse autonomie locali di potersi esprimere e tantomeno di contrastare tali scelte grazie alle previste limitazioni nei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale. 

In sintesi il Decreto Sblocca Italia lungi dal perseguire uno snellimento delle procedure amministrative introduce sostanziali modifiche all’armatura normativa esistente, destrutturandone i contenuti e introducendo alterazioni che violano il principio di non contraddizione interna delle norme stesse.

Capo Comino - Siniscola 
In particolare vengono apportate variazioni al Codice dell’Ambiente attraverso eliminazione dell’istituto della Conferenza di Servizi nella procedura di autorizzazione paesaggistica e l’introduzione del principio del silenzio-assenso esautorando le stesse Soprintendenze. Introduce gravi modifiche nelle procedure di VIA e VAS e alle Norme inerenti le Concessioni Minerarie attraverso l’unificazione in un solo titolo autorizzativo del permesso di ricerca e coltivazione.

Lo stesso Codice Civile viene modificato con le alterazioni alle procedure sulle destinazioni d’uso dei Beni Demaniali, che in tal modo finiscono per essere destinati ad incrementare i capitali immobiliari o le rendite da capitali dei privati.





Scarica il Decreto Sbocca Italia 
Scarica il Documento di Italia Nostra, WWF e LIPU Sardegna

Portovesme - bacino fanghi rossi


Scarica l'instant book "Rottama Italia" scritto a più mani da prestigiosi giuristi, urbanisti e intellettuali, tra gli altri Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Edoardo Salzano, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Salvatore Settis, Maria Pia Guermandi,  Domenico Finiguerra, Antonello Caporale, Carlo Petrini etc...

Cagliari - centro Storico e Cammino Nuovo

sull'argomento

Italia Nostra - Comunicato Stampa - "Tutti contro lo Sblocca Italia"
Valigia Blu - Sblocca Italia, uno scempio da bloccare: ecco perchè
La Repubblica - Dal WWF a Slowfood la rivolta verde contro il cemento: "Così asfaltate l'Italia" 
Arrexini - Sblocca-Italia: la trappola da cui ripartiranno in pochi
Arrexini - Coordinamento Comitati Sardi contro la trappola dello Sblocca-Italia
Il Fatto - Sblocca Italia e trivellazioni: il decreto più deleterio
Sardegna Reporter - Italia Nostra, WWF e LIPU contro d.l. "sblocca Italia"
Italia Nostra - "Sblocca Italia" e DDL Lupi rappresentano un attacco al territorio, al paesaggio e ai centri storici
Il Fatto Quotidiano  - Lo Sblocca Italia rottama il paese
Il Manifesto - Rottama Italia, di tutto di più sul Decreto Sblocca Italia


sabato 4 ottobre 2014

Pianeta in Vendita 2014. Seconda edizione - Il dissesto idrogeologico del territorio


Considerate le numerose emergenze ambientali e sociali che continuano ad interessare  il territorio regionale e che hanno avuto nell’alluvione del novembre 2013 il momento forse più drammatico, l'Osvic, l’Ass. Italia Nostra nelle sezioni Sinis Cabras Oristano, Sassari, Sant’Antioco e Cagliari, il C.S.C. UNLA di Oristano, propongono, per il secondo anno consecutivo, un’analisi dell’argomento TERRA, la tutela dei paesaggi e la resistenza dei territori, attraverso lo strumento del cinema.

L'iniziativa itinerante dal titolo PIANETA IN VENDITA: Il cinema per raccontare la difesa dei territori e i diritti delle comunità racconterà attraverso le pellicole proposte,  le violazioni dei diritti di comunità e popoli e l’attacco indiscriminato al paesaggio, con un focus particolare sul tema del dissesto idro-geologico del territorio. Su questo tema sarà prezioso l'intervento del giornalista Gian Antonio Stella che sarà ospite all'inaugurazione dell'iniziativa a Oristano il 9 ottobre alle h 18 presso il Mistral Hotel. L'iniziativa proseguirà il 15 a Sant'Antioco (Torre Canai h17), il 16 a Cagliari (Sottopiano Palazzo Civico di Cagliari h17) e si concluderà il 21 a Sassari (Biblioteca comunale h17).     
  
   
I documentari, Fango di Emanuele Piccardo e La Conchiglia di Abdulkadir Ahmed Said, racconteranno le violazioni dei diritti di comunità e popoli, ma anche l’impegno prezioso di comitati ed associazioni che in ogni parte del mondo sono accomunati da un sottile “filo rosso”: la volontà di porre i beni comuni fuori da qualsiasi logica di mercato e di speculazione, nel “ritorno alla terra” e ai suoi valori imprescindibili.      

 Ciascuna proiezione sarà seguita da un dibattito con la partecipazione della cittadinanza, dei  comitati e delle associazioni che localmente operano a difesa dei Beni Comuni.

 

L’iniziativa prevede inoltre una serie di eventi  collaterali.


·      Mostra fotografica attraverso la quale verrà raccontato il Tema del Pianeta in Vendita nei territori dell’Isola in collaborazione con la Consulta Giovanile di Bauladu, Palmas Arborea presso le strutture che ospitano le proiezioni

  • Seminario “Decrescita e sviluppo rurale” - “Biodiversità e risorse agricole” relatori Prof.Pietro Pulina, Prof. Maurizio Mulas, Sassari 21 ottobre h 15.00 - Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Via De Nicola 9 (ex Facoltà di Agraria)
·         Pianeta in Vendita nelle scuole ottobre/dicembre





Sull'argomento

Facebook - Il cinema per raccontare la difesa dei territori e i diritti delle comunità

ILLA tv.it - Pianeta in vendita la rassegna in città

La Provincia del Sulcis Iglesiente - Alla Torre Canai di Sant'Antioco approda la seconda edizione di "Pianeta in Vendita"
















mercoledì 17 settembre 2014

Marcia globale per il clima


CONTRO LO SCONVOLGIMENTO CLIMATICO
 
La nostra Associazione è fortemente mobilitata per le campagne sui cambiamenti climatici.

Anche in Sardegna assieme a WWF, LIPU e numerosi Comitati locali siamo impegnati contro l'estrazione dei combustibili fossili e contro l'uso improprio dei territori agricoli e del mare, comprese le finte serre fotovoltaiche e la speculazione delle rinnovabili.
Siamo fortemente interessati alla tutela del paesaggio e delle aree agricole che non devono essere sacrificati in nome dello sviluppo e di tecnologie colorate di verde.
Per tutto questo proponiamo un diverso Piano Energetico Regionale che privilegi il paesaggio e i beni comuni anzichè gli interessi degli speculatori.
Con questo spirito aderiamo alla marcia globale sul clima di sabato e domenica prossimi


 

 
 
CAGLIARI - SABATO 20 SETTEMBRE 2014, ORE 16,00

PIAZZA MATTEOTTI – FRONTE PALAZZO COMUNALE

RACCOLTA FIRME – MARCIA IN BICICLETTA CAGLIARI – QUARTU

 
MONSERRATO – DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 ORE 10,00

CASA DELLA CULTURA VIA G. CESARE, 33

INCONTRO- CONFRONTO SUI PROBLEMI CLIMATICI

ORE 13,00 PAUSA PRANZO

ORE 16,00 PROIEZIONE FILMATI E DOCUMENTARI SUI

PROBLEMI CLIMATICI – DIBATTITO – RACCOLTA FIRME

 


NOI ENERGIA PULITA 100%

Aderiscono alle iniziative:

Italia Nostra Sardegna, LIPU Sardegna, Fiab Cagliari Città ciclabile Onlus, Viva la vita Sardegna Onlus, Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus, Presidio Piazzale Trento, Comitato Scuola Città, Confederazione Sindacale Sarda, Sardegna Pulita, ISDE – Medici per l' Ambiente Sardegna, Federazione dei Verdi della Sardegna, Associazione Culturale A. Gramsci Cagliari, Cagliari Social Forum, .

con il Patrocinio del Comune di Monserrato.

 
I leader mondiali sembrano convinti che il cambiamento climatico non sia in cima alle priorità dei propri cittadini, ecco perché non si sono ancora messi seriamente in gioco per salvare il nostro pianeta.

Il 20 e il 21 settembre avremo un'opportunità unica per dimostrare che si sbagliano, grazie alla mobilitazione per il clima più grande di sempre che si sta organizzando in numerose città di tutto il mondo (oltre 2.600 eventi previsti sino a oggi). 

Il simbolo che è stato scelto per questa campagna è un cuore verde. Gli obiettivi della campagna sono non solo quello di sensibilizzare i leader mondiali, ma anche le amministrazioni locali, chiedendo loro di utilizzare il 100% di energia rinnovabile. A questo scopo verranno raccolte firme tra i cittadini, nelle piazze e in internet. Una foto di ogni manifestazione, di ogni “cuore verde” sarà caricata online e proiettata sul maxi-schermo che verrà montato a New York davanti ai leader riuniti al summit ONU sul clima, dimostrando la ricchezza culturale, le dimensioni e la forza di questo movimento.

La campagna non si fermerà dopo il 21 settembre, perché sono previsti numerosi vertici mondiali per discutere dello sconvolgimento climatico sino a dicembre 2015 e occorrerà esercitare una pressione sempre crescente in tutte le occasioni.


Sull'argomento


Eco dalle Città - In marcia per il clima
 

domenica 31 agosto 2014

Tralicci e radiazioni elettromagnetiche vicino a scuole e asili

Antenna Vodafone
Negli ultimi mesi nel centro urbano di Sant’Antioco le antenne per la telefonia mobile nascono come funghi. Un elevato traliccio di qualche decina di metri è sorto poco prima dell’estate nell’area della Cantina Sociale di Sant’Antioco e l’altro è in fase di installazione a fianco del cimitero comunale.
I due apparati hanno la caratteristica di essere ubicati vicinissimo alle case di civile abitazione, e in prossimità di scuole e luoghi di culto.

Il traliccio che sta sorgendo in viale dei Pini si trova a 70 mt dall’ex asilo infantile “Carlo Sanna” oggi scuola materna, a 100 mt dalla casa per l’anziano e alla stessa distanza delle scuole elementari di Via Virgilio, mente il plesso delle scuole media di via Salvo D’Acquisto dista poco più di 200 mt. Ma non basta, in un raggio di 300 mt dall’antenna si trovano l’area archeologica di Sant’Antioco (la necropoli di Sulki), la Basilica di Sant’Antioco, il Forte su Pisu e poco distante il Tofet e il museo archeologico comunale Ferruccio Barreca etc… L’antenna sarà inoltre ubicata in prossimità del centro storico di Sant’Antioco e a pochi metri dal perimetro del Centro Matrice.
Cantiere aperto vicino al cimitero - Sullo sfondo l'asilo Carlo Sanna
Fatto ancora più grave è che lo scorso novembre il Consiglio Comunale di Sant’Antioco ha approvato all’unanimità il “Regolamento comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, e che tale regolamento omette di inserire l’asilo “Carlo Sanna” e la “Casa per l’Anziano” tra le aree sensibili meritevoli di tutela, oltre l’intera area archeologica e il Museo archeologico. In palese difformità rispetto alla normativa regionale che obbliga a provvedere alla “individuazione, perimetrazione, costituzione e eventuali modifiche delle aree sensibili” senza prevedere alcuna discrezionalità di scelta tra edifici scolastici, residenze per anziani, parchi gioco e beni culturali e identitari.

Purtroppo la nocività delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute delle persone e degli animali e sull’intero ecosistema è ormai un dato accertato, anche per esposizioni a emissioni al disotto della soglia prevista dalle norme di legge italiane, la bibliografia sulla materia è cospicua: Levis, Marinelli, e gli stessi ISPESL e CNR hanno pubblicato studi e documenti sull’argomento. È indubbiamente un caso questo in cui è necessario applicare il principio di precauzione, istituito per governare situazioni che possono creare danni seri ed irreversibili, quando esistano validi motivi per farlo, anche se non si ritiene ancora stabilita una certezza scientifica.
Antenna Vodafone per la telefonia mobile

Oltre alle questioni sanitarie esiste un serio problema di impatto paesaggistico creato dal traliccio, anche in considerazione della criticità del sito, ubicato vicino alle aree culturali di più rilevante interesse storico e archeologico. È assurdo infatti che il regolamento comunale abbia omesso di individuare tra le aree sensibili di interesse storico-architettonico e paesaggistico-ambientale, quelle più importanti e maggiormente conosciute e fruite.

In data odierna la sezione di Sant’Antioco di Italia Nostra, accogliendo anche le numerose segnalazioni e i contributi di cittadini preoccupati, ha inoltrato un esposto al Comune, all’ARPA Sardegna, alle Soprintendenze per i Beni Culturali e Paesaggistici e al Servizio Tutela Paesaggistica della Regione chiedendo l’immediata revoca dell’autorizzazione all’installazione dell’impianto di telefonia mobile in Viale dei Pini e la sospensione dell’operatività dell’impianto di telefonia mobile installato nella Cantina Sociale di Sant’Antioco, ricordando l’art. 32 della Costituzione Italiana sulla tutela della salute, lo statuto comunale, il principio di precauzione e citando a tal proposito l’ordinanza del TAR Sardegna emessa in occasione del contenzioso sui radar della Guardia di Finanza.
L’Associazione ha chiesto inoltre la revisione e l’aggiornamento dell’intera “regolamentazione comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, affinché vengano corretti i macroscopici errori presenti includendo tutte le aree sensibili e i beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio comunale, venga vietata  l’installazione di impianti che emettono radiazioni elettromagnetiche in tutto  il centro urbano di Sant’Antioco o comunque a ragionevole distanza dagli edifici frequentati e dalle case di civile abitazione e in prossimità dei Beni Paesaggistici e Cultuali.

Sant’Antioco, 31 agosto 2014
Il basamento del traliccio

Bibliografia sulla nocività delle radiazioni elettromagnetiche:

A.G. Levis – “ Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine delle radiofrequenze e delle microonde “ – ICEMS, Padova – Perizia,  2003;
- L. Giuliani, De Ninno - “ Prova sperimentale dell’effetto risonante di deboli campi elettromagnetici sulle molecole biologiche e sulle cellule “ , ISPESL, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001; 
- F. Marinelli - “ Modifica biologica delle cellule del sistema immunitario e alterazione del ciclo cellulare per  esposizione alle frequenze del telefono cellulare “,CNR, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001  
- Aldo Zechini D’Aulerio – “ Influenza delle onde elettromagnetiche sugli organismi viventi “  Istituto di Patologia Vegetale di Bologna , Congresso SNILPI di Bologna , Inarcos 3/2000 
- Maes A, Collier M, Vershaeve L - “ Cytogenetic effects of 900 MHz ( GSM ) microwaves in human lynphocites “ - Bioelectromagnetics - 2000
Antenna telefonia mobile vicino a una scuola di Castellamare


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