giovedì 11 novembre 2021

L'ampliamento della RWM è illegittimo, lo stabilisce il Consiglio di Stato

Un grande risultato grazie alla mobilitazione di cittadini, associazioni e sindacati 

Con la sentenza 2059/2021 del 10-11-2021 il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso per la riforma della sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale per la Sardegna (Sezione Prima) n. 422 del 2020, presentato da Italia Nostra, Unione Sindacale di Base per la Regione Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus. 

Il ricorso - sostenuto anche da numerose altre associazioni, comitati e cittadini – chiedeva di annullare le autorizzazioni per l’ampliamento dello stabilimento dell’azienda RWM Italia Spa, la fabbrica di esplosivi e ordigni per uso militare di Domusnovas-Iglesias, in quanto viziato da numerose illegittimità: mancanza di Valutazione di Impatto Ambientale, trasgressione della normativa urbanistica, paesaggistica e ambientale, mancato rispetto della convenzione di Aarhus e della Direttiva Seveso etc…


Il CdS ha ritenuto valide le motivazioni addotte dai ricorrenti, in particolare quelle che denunciavano lo spezzettamento artificioso delle autorizzazioni e la mancanza della Valutazione di Impatto Ambientale e ritenuto di non accogliere le conclusioni contenute nella relazione tecnica del Consulente nominato dal TAR Sardegna. Ha quindi annullato il Provvedimento Unico del comune di Iglesias n. 82 del 9 novembre 2018 che autorizzava la realizzazione dei nuovi reparti produttivi e la Delibera G.R. n. 3/26 del 15 gennaio 2019 con la quale la Giunta Regionale ha ritenuto di non assoggettare a VIA il progetto di ampliamento dello stabilimento e il Nuovo Campo Prove.

Un grande risultato per tutte le organizzazioni, i gruppi e i singoli che con determinazione in questi anni si sono spesi senza risparmio in questa vertenza.

Ulteriori informazioni sull’argomento verranno divulgate domani mattina, venerdí 12 novembre alle ore 10,30, nel corso della Conferenza Stampa indetta sotto il palazzo del Consiglio Regionale, in via Roma a Cagliari. Sono invitati a partecipare tutti gli organi di stampa e i cittadini interessati.


Si ringrazia lo studio legale del prof. Pubusa che ha svolto un ottimo lavoro legale attraverso la presentazione dei ricorsi e delle numerose memorie, i nostri periti di parte che hanno messo a disposizione della causa le loro conoscenze tecniche e tanto tempo libero, i numerosi cittadini, associazioni, comitati e gruppi che hanno creduto nella necessità di presentare il ricorso, si sono mobilitati e hanno partecipato attivamente alla vertenza contro la fabbrica di bombe, organizzando incontri e iniziative informative finalizzate alla sensibilizzazione sull’argomento e alla raccolta dei fondi necessari per coprire le spese legali.

La battaglia è ancora lunga ma un grande passo è stato fatto!


sull'argomento

ANSA - Fabbrica bombe: Consiglio di Stato boccia ampliamento RWM

Democrazia Oggi - RWM. Il Consiglio di Stato condanna a demolire il nuovo impianto

Il Fatto Quotidiano - Fabbrica di bombe Rwm, il consiglio di stato annulla l'ok a due nuovi reparti (già costruiti): "Serve la valutazione d'impatto ambientale" 

La Nuova Sardegna - Rwm, il Consiglio di Stato boccia l'ampliamento

L'Unione Sarda - Il Consiglio di Stato boccia l'ampliamento della RWM di Domusnovas

CagliariPad - Bombe Rwm, il Consiglio di Stato boccia l'ampliamento della fabbrica

AGI - La controversa fabbrica di bombe della Sardegna non sarà ampliata

Il Manifesto - Manca l'impatto ambientale, la RWM non si può ampliare

Fivedabliu - Sentenza RWM, il Consiglio di Stato boccia l'ampliamento della fabbrica di armi sarda

Avvenire - La fabbrica di bombe non si allarga, stop alla RWM di Iglesias

Sardinia Post - Fabbrica bombe, il Consiglio di Stato boccia l'ampliamento della Rwm

YouTGnet - Il Consiglio di Stato stronca l'Ok all'ampliamento della fabbrica delle bombe in Sardegna

Pagine Esteri - Sardegna. Stop all'ampliamento della fabbrica di bombe

Città Nuova - Il destino dell'Italia nel caso RWM

ULTIMA EDIZIONE.eu - Sardegna: la fabbrica d'armi e la tutela dell'ambiente