lunedì 31 dicembre 2012

Come faccio a non urlare

Video su Creta, ma potrebbe essere la Sardegna

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Solare termodinamico nell'isola di Creta
Questo video descrive quanto succede a Creta, ma potrebbe essere anche la Sardegna, La Sicilia e tante altre isole del Mediterraneo. Racconta l’occupazione di terreno vitale per il settore primario (agricoltura- allevamenti) e le conseguenze per gli uomini, gli ucceli rari e l’ambiente naturale, racconta di distruzioni ambientali e di speculatori che fanno razzia di incentivi di terre fertili e di paesaggio.
 

    

Una cooproduzione della Rete di associazioni contro le energie rinnovabili industriali a Creta
e della Televisione fatta dai Cittadini sulla invasione della energia "verde" a Creta.
Un video fatto per smascherare una regolamentazione finalizzata all”installazione senza regole di Energie Rinnovabili in Aree protette con l’unico scopo di far guadagnare le multinazionali con la vendita della corrente ai Cretesi. Tutto in nome di un "sviluppo" senza termini e regole.
 

Sull'argomento


Nexus Co.: Creta: Distruzione ambientale in ascesa con l’installazione di migliaia di pale eoliche giganti in tutta l’isola
Pancretan Network: Contro la pianificazione su scala industriale di fonti rinnovabili di energia
La Decrescita: Energie rinnovabili e inquinamento dei paesaggi

venerdì 28 dicembre 2012

Lettera aperta al sindaco di Villasor

serre fotovoltaiche a "Su Scioffu" - Villasor
Egregio Signor Sindaco

Ho seguito con vivo interesse e molto stupore il suo intervento all’assemblea popolare organizzata lo scorso 14 dicembre a Decimoputzu dal comitato Terrasana sul tema della centrale a biogas e delle energie rinnovabili.
Non capita spesso di ascoltare un politico o un rappresentante istituzionale affermare di sentirsi “truffato” dalle false promesse e riconoscere le proprie colpe e la propria ingenuità rispetto alle decisioni assunte in nome e per conto della comunità che rappresenta.  Abbiamo così appreso che anche Lei, signor sindaco, come troppi amministratori sardi, si è fatto abbagliare dalle promesse dei soliti “facilitatori” che si son presentati in giacca e cravatta nel suo ufficio a portare il cosiddetto “sviluppo”  e contribuire con le energie rinnovabili al raggiungimento degli “obbiettivi posti dal protocollo di Kyoto”.
Nel caso dell’impianto di “Su Scioffu” a Villasor si è trattato di una scelta scellerata che ha consegnato alla speculazione del fotovoltaico decine di ettari di terra fertile, sottratta alla produzione agricola in cambio delle solite promesse di posti di lavoro, di royalties, di scuole e altre opere pubbliche, di centri di ricerca e di somme devolute sotto la voce di “ristoro ambientale” per compensare gli effetti negativi derivanti alla comunità dalla presenza dell’impianto. Abbiamo potuto assistere in questi giorni, in occasione dell’anniversario dell’entrata in funzione dell’impianto, a una campagna di stampa propagandistica che ci racconta quanto è bello produrre in queste favolose serre e quanto lavoro (hanno parlato di un centinaio di maestranze) e benessere abbiano portato alla comunità. Ma Lei ci ha invece raccontato un’altra storia, fatta di promesse mancate, di un comune indebitato e a rischio default, di informazione assolutamente non veritiera sull’effettiva occupazione garantita dall’impianto di “Su Scioffu”.

Io Le credo, signor sindaco, perché la sua comunità, al pari di troppe altre in Sardegna e nel resto d’Italia, è stata privata di un’importante area agricola per ospitare veri e propri impianti industriali autorizzati come “miglioramento fondiario”. Importanti risorse della Sardegna e dei sardi razziate da speculatori che si stanno arricchendo grazie proprio alla “dabbenaggine” di amministratori locali e regionali. Non ho colto però la ratio delle sue conclusioni, il fatto cioè di ipotizzare l’alienazione, o la cessione ventennale, di parte del territorio di proprietà comunale (237Ha di terreno agricolo) a una società che propone di realizzare a “Flumini Mannu” una centrale elettrica in zona agricola (impianto solare termodinamico a concentrazione da 50 MW di potenza installata). Col ricavato della cessione di queste aree Lei spera di  far fronte al probabile dissesto finanziario del suo comune. Mi sembra che anche questa ipotesi La porti a ripetere  l’errore precedente, visto che anche il nuovo impianto porterà ricchezza soltanto a chi lo realizza, impoverendo ancora di più la sua comunità, privandola delle proprie terre e quindi dell’opportunità di metterle a valore con attività agricole che abbiano una vera ricaduta economica sui cittadini di Villasor.
Penso invece che esprimere parere contrario al nuovo impianto industriale sui terreni agricoli di Flumini Mannu rappresenti per Lei  la grande occasione per riscattarsi dall’aver voluto le serre di Su Scioffu. Le suggerisco di seguire questa strada così come sarebbe opportuno che lei segnalasse al GSE le anomalie riscontrate nella produzione agricola di queste serre affinché, se ne esistono le condizioni, la società venga privata dagli incentivi fotovoltaici pagati con le nostre bollette elettriche.
Mi piacerebbe anche che Lei portasse la testimonianza dell’imbroglio di cui ci ha parlato agli altri sindaci vittime come Lei, ma che ancora non se ne sono resi conto.
Cagliari 27 dicembre 2012
Graziano Bullegas 
 

 


domenica 23 dicembre 2012

Auguri di Buone Feste


I migliori auguri di Buone Feste,
perché il prossimo anno ci aiuti a superare le attuali difficoltà economiche, sociali e ambientali. Perché si avvii una completa revisione delle politiche distruttive improntate al consumismo, allo spreco di risorse  e alla distruzione del patrimonio ambientale e culturale, generatrici di ingiustizia sociale e troppo spesso di catastrofi naturali. 

“Il PIL comprende anche l’inquinamento dell’aria e la pubblicità delle sigarette, e le ambulanze per sgombrare le nostre autostrade dalle carneficine dei fine-settimana.
Il PIL mette nel conto le serrature speciali per le nostre porte di casa, e le prigioni per coloro che cercano di forzarle. Comprende programmi televisivi che valorizzano la violenza per vendere prodotti violenti ai nostri bambini. Cresce con la produzione di napalm, missili e testate nucleari, comprende anche la ricerca per migliorare la disseminazione della peste bubbonica, si accresce con gli equipaggiamenti che la polizia usa per sedare le rivolte, e non fa che aumentare quando sulle loro ceneri si ricostruiscono i bassifondi popolari.
Il PIL non tiene conto della salute delle nostre famiglie, della qualità della loro educazione o della gioia dei loro momenti di svago. Non comprende la bellezza della nostra poesia o la solidità dei valori familiari, l’intelligenza del nostro dibattere o l’onestà dei nostri pubblici dipendenti.”
Robert Kennedy 1968

mercoledì 12 dicembre 2012

Ancora cemento sulle coste della Sardegna

Ancora cemento sulle coste della Sardegna. Mezzo milione di metri cubi non solo per ampliare alcuni alberghi di Costa Smeralda e Porto Cervo, ma addirittura per costruirne di nuovi, distruggendo persino l’area di Razza di Juncu miracolosamente scampata alle precedenti aggressioni della speculazione immobiliare. L’aggressione decisiva alle coste sarde arriva dopo l’ultimo viaggio del presidente Cappellacci nel Qatar, organizzato dall’emiro già proprietario della Costa Smeralda per acquistare importanti pezzi di costa sarda da cementificare.

Pan di Zucchero - Nebida
Le Associazioni Italia Nostra, WWF, LIPU e FAI della Sardegna hanno inviato una nota al Presidente della Giunta Regionale Sarda e al Ministero dei BB.CC. che manifesta totale disaccordo sull’ennesima operazione speculativa volta a vanificare il PPR e i valori da esso tutelati. E ricorda come Regione e enti locali siano chiamati al rispetto dell’articolo 9 della Costituzione.

Cinquant’anni di politiche economiche e territoriali disastrose, improntate sul consumo del territorio e sulla distruzione dell’economia sarda, non sono servite da lezione, nonostante si sia raggiunto in Sardegna il triste primato europeo del 14,6 % di disoccupati e del 45% di disoccupazione giovanile. Si è deciso di proseguire nell’assurda scelta di consumare le vere ricchezze della Sardegna, il suo territorio e la sua storia, per favorire la solita speculazione immobiliare.

Residenze "turistiche" a Nebida
Questa volta ci viene assicurato che non sarà più come prima, si parla di parchi, di turismo sostenibile, di valorizzazione dell’agroalimentare e di conservazione dei valori identitari: "Il nuovo sistema turistico inizia dai parchi, da quelli che diventeranno i Costa Smeralda Parks e che saranno una sintesi emozionale tra paesaggio, cultura e identità: un luogo in cui sviluppare relazioni armoniche tra l’ecosistema, le aree di insediamento umano, la rete biologica e gli spazi ricreativi" garantisce il presidente Cappellacci. Ci chiediamo perché per fare un parco sia necessario invadere il territorio con altri 450mila mc di cemento. Perché l’attuale proprietario della Costa Smeralda non incomincia da subito a tutelare i valori identitari e a rilanciare l’agroalimentare partendo dall’enorme patrimonio già in suo possesso? 
 
L’offerta fatta all’emiro è solo l’ultima delle distruzioni perpetrate da questa Amministrazione al territorio della Sardegna. Conclude l’aggressione al Piano paesaggistico regionale, già fortemente indebolito dalle precedenti norme sull’edilizia approvate in questi anni dal Consiglio regionale. Il “Piano casa” con le numerose proroghe, la legge sul golf con annessi hotel, club-house, villette e residenze per più di tre milioni di metri cubi, sino all’ultima norma sulle zone umide che di fatto cancella in un solo colpo la tutela prevista dal PPR e il pronunciamento del Consiglio di Stato, e per questo impugnata proprio in questi giorni dal Governo Italiano davanti alla Corte Costituzionale.

articoli su questo comunicato:
AGI: Ambientalisti, totale disaccordo sul piano Qatar
ANSA: Ambientalisti, no ad altro cemento in Costa Smeralda
La Nuova Sardegna: Ambientalisti contro il piano Qatar in Costa Smeralda
Sardegna oggi: Aggressione alle coste e al PPR
TTG Italia: Qatar Holdin in Costa Smeralda, gli ambientalisti insorgono
Cagliaripad: Gli ambientalisti all'attacco: "no al cemento degli sceicchi in Costa Smeralda"
Sardiniapost: Gli amientalisti: "No ad altro cemento"


sulla Costa Smeralda e sull'emiro del Qatar segnaliamo:
L'UNIONE SARDA - Economia: «Razza di Juncu non si tocca»
GRIG: Che cosa ci può essere dietro gli investimenti della Qatar Holding in Sardegna.
di Sandro Roggio da Sardegna Democratica
dal bolg di Antonio Mazzeo