Torre Canai - Sant'Antioco
Questa estate 2014 i visitatori oltre
a godere, dalla piazza d’armi della Torre del bellissimo paesaggio e dei colori del mare
cristallino, potranno ammirare una mostra malacologica con le splendide conchiglie
della collezione Onnis e naturalmente la sempre attuale mostra fotografica e
cartografica sugli aspetti naturalistici e culturali dell’isola di
Sant’Antioco, oltre alla sezione riservata alla storia della Torre Canai.
Le visite del sabato mattina
saranno accompagnate dalle note della chitarra del maestro Diego Raspa.
Recente esibizione di Diego Raspa alla Torre |
La notte di lunedì 28 luglio il
presidente dell’Associazione Astrofili Sardi ci accompagnerà in un incontro ravvicinatocon le stelle, le costellazioni e l’intero firmamento.
Nel sito circostante la Torre sono
agevolmente percorribili dei sentieri-natura (con indicazioni delle principali
specie vegetazionali presenti).
All'interno della Torre è disponibile
per i visitatori interessati una dettagliata cartina dell’isola di Sant’Antioco
e un libretto (in italiano) dove è riportata la storia della Torre e alcune
sezioni sulle presenze naturalistiche, ambientali e culturali del sud
dell’isola.
Per agevolare i turisti non italiani è
stata redatta un’agevole cartella multilingue dove è riportata una sintesi
delle vicissitudini storiche e costruttive della Torre. Le cartelle disponibili
al momento sono in lingua inglese, tedesco, spagnolo e naturalmente in Italiano.
Orario di Apertura
dalle 10.00
alle 12.30 Tutti i giorni della settimana (ad eccezione del Giovedì per chiusura settimanale)
dalle 17.00
alle 19.00 Domenica-Lunedì-Martedì-MercoledìL’apertura della Torre per l’intera stagione estiva è garantita dalla disponibilità e dalla collaborazione dei numerosi volontari
L’ingresso alla Torre è gratuito
Mostra Didattica di Malacologia
La novità di quest'anno è rappresentata dall'esposizione delle conchiglie dei mari dell’arcipelago del Sulcis della collezione Onnis.
Scopo della mostra è la divulgazione e
la valorizzazione di alcune specie di conchiglie marine dell’area Mediterranea,
tipiche dell’arcipelago del Sulcis. Molte delle conchiglie esposte sono
facilmente rinvenibili nel bagnasciuga delle nostre coste, altre si possono
ammirare nel loro habitat con l’ausilio di maschera e pinne.
La raccolta malacologica esposta alla
Torre Canai è formata da conchiglie marine appartenenti alla classe Gastropoda
e della famiglia delle Cypraeidae. Molto interessanti alcune conchiglie
appartenenti alla classe Lamellibranchia (o Bivalva) come la Solemya tagata,
conchiglia fragile, dall’aspetto appariscente e di colorazione traslucida
rinvenibile raramente infossata su praterie di Posidonia Oceanica.
Torre Canai –
Sant’Antioco
Nella costa sud-orientale dell'isola
di Sant'Antioco, sopra l’interessante promontorio roccioso di Turri, a circa 14
Km dal centro urbano si erge la Torre Canai. Costruita nel 1757 e recentemente
restaurata dall’Associazione Italia Nostra con i contributi del Ministero
dell’Ambiente e della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Cagliari, nel
1994 la Torre è stata restituita alla fruizione collettiva.
Il monumento ospita una Mostra
fotografica e cartografica degli aspetti naturalistici e culturali dell’isola
di Sant’Antioco. Una sezione è riservata alla storia della Torre Canai.
Nel sito circostante la Torre sono
agevolmente percorribili dei sentieri-natura con indicazioni delle principali
specie vegetazionali presenti; in prospettiva è prevista la realizzazione di un
orto botanico delle specie costiere. A poca distanza dalla Torre sono inoltre
visitabili altri siti di rilevanza archeologica e naturalistica.
L’ingresso
alla Torre è gratuito grazie alla disponibilità dei volontari. I costi di
gestione compresi i canoni demaniali sono coperti dall’autofinanziamento e
dalle offerte dei visitatori.
Per
i visitatori interessati sono disponibili una dettagliata cartina dell’isola di
Sant’Antioco e un libretto in italiano con la storia della Torre e sezioni
sulle presenze naturalistiche, ambientali, e culturali del sud dell’isola.
La storia
La
Torre fa parte del sistema di torri costiere voluto da Filippo II di Spagna a
protezione dei litorali sardi, col duplice ruolo di sorveglianza e difesa delle
coste dagli attacchi di corsari e “barbareschi”, cioè dei pirati Tunisini, e di
controllo dell’approdo all’isola.
Gli
Spagnoli non riuscirono però a costruirla, perché nel diciottesimo secolo
furono sostituiti dai Piemontesi nell’occupazione della Sardegna. La Torre fu edificata nel 1757 sotto il
governo del Viceré conte Lorenzo Bogino su progetto dell’ingegnere militare
Vallin, in concomitanza con il ripopolamento dell’isola di Sant’Antioco.
Le
torri costiere, tra loro in collegamento visivo, assolvevano principalmente la
funzione di avvistamento e di allarme ai fini militari e sanitari; solo talune
erano dotate di pezzi di artiglieria (come appunto quella di Canai, denominata
torre “sencilla”).
La
Torre di Canai restò attiva fino al 1815: durante il tentativo d’invasione
francese del 1793 e in occasione delle ultime due incursioni tunisine del 1812
e 1815, svolse un’importante opera di avvistamento e comunicazione di notizie
ai reparti militari preposti alla difesa del centro abitato.
Nel
1867 il sistema delle torri costiere fu definitivamente dismesso e le torri
entrarono in una fase di abbandono, che per la Torre Canai si protrasse fino al
1960, quando la Torre fu concessa a un privato che la sottopose a numerosi
rimaneggiamenti per trasformarla in residenza estiva. A questo scopo furono
costruite sovrastrutture che consentissero di ingrandire gli spazi fruibili
creando vistose alterazioni che svilirono il monumento.
Ruolo dell’associazione Italia Nostra
Nel
1985 l’Associazione Italia Nostra fece richiesta di concessione della Torre
affinché potesse diventare patrimonio della comunità di Sant’Antioco.
La
concessione del monumento all’Associazione è del 1988, anno in cui iniziarono
gli studi e il restauro del monumento, che si protrassero fino al 1993.
L’attività
di restauro, progettata e diretta dall’architetto Luciano Rossetti, è
consistita nella demolizione della sovrastruttura realizzata dal concessionario
privato sopra la piazza d’armi per ricavare una panoramica zona
soggiorno–pranzo-cucina, nel ripristino dell’originaria merlatura, e nella demolizione
di un ampio soppalco utilizzato per camere.
Interno della Torre |
A
seguito di recupero, nel corso del restauro è stata evidenziata la pregevole
volta emisferica, individuata la cisterna prima manomessa per la realizzazione
di un deposito, e ripristinata la garitta che era stata trasformata in bagno di
servizio. In occasione del restauro si è provveduto infine alla messa a norma
degli impianti elettrici e del trattamento delle acque reflue.
Nel
1994 la Torre è stata aperta al pubblico, ed è ora la sede della sezione di
Sant’Antioco dell’Associazione Italia Nostra. Ospita una Mostra permanente
degli aspetti storici, ambientali, e culturali dell’isola di Sant’Antioco, e
del sistema delle torri costiere della Sardegna.
Nella
Torre si svolgono attività di educazione ambientale e attività culturali di
vario tipo: convegni, concerti, mostre, teatro. Il monumento, che nel corso
della stagione estiva è aperto al pubblico grazie alla collaborazione dei
volontari dell’Associazione, è inserito ogni anno nelle giornate culturali promosse
dal Ministero dei Beni Culturali e nella rassegna “Monumenti Aperti”.
La
Torre è circondata da un giardino botanico progettato dal naturalista Sergio
Todde, che ha classificato le specie autoctone presenti nell’area. Intorno alla
Torre sono stati predisposti dei sentieri natura, e realizzati interventi di
riqualificazione del patrimonio floristico e vegetazionale.
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