A seguito della richiesta di rinvio a giudizio presentata dalla PM dott.ssa Rossella Spano, questa mattina la dott.ssa Manuela Anzani, giudice del tribunale di Cagliari, ha rinviato a giudizio l'amministratore delegato della società RWM Italia SPA, Fabio Sgarzi, il responsabile aziendale per la funzione Fabbricati Lavori e Impianti e di tre tecnici incaricati dall’azienda di redigere progetti e relazioni e di seguire le pratiche relative ai piani di ampliamento della fabbrica di esplosivi ed ordigni militari che si trova nei comuni di Domusnovas e Iglesias, negli anni 2017 – 2019.
Sono stati rinviati a giudizio anche i funzionari comunali di Iglesias e Domusnovas che hanno autorizzato l'ampliamento dell'impianto RWM in località San Marco.
Nella stessa udienza sono state accolte tutte le richieste di costituzione di parte ci vile presentate da Associazioni, Comitati e Sindacati
Il dibattimento inizierà il prossimo 3 marzo 2023
La decisione di oggi della giudice del tribunale di Cagliari è doppiamente importante, perché decide di rinviare a giudizio i dirigenti e tecnici della RWM e i funzionari comunali che hanno avuto a che fare con l’ampliamento dello stabilimento e nello stesso tempo accoglie la costituzione di parte civile di tutte le associazioni, i comitati e i sindacati che hanno sottoscritto le numerose segnalazioni inviate alla procura contenenti importanti informazioni sui presunti abusi ambientali, urbanistici ed edilizi individuati nel discutibile iter di approvazione dell’ampliamento.
L’essere stati individuati dal giudice parti lese ci consente di partecipare al processo approfondendo i numerosi punti poco chiari presenti nell’iter che ha autorizzato le opere edilizie e nelle modalità di realizzazione delle opere stesse.
Inoltre, come Italia Nostra, USB e Assotziu Consumadoris de Sardinia, siamo ancora in attesa della sentenza del Consiglio di Stato che dovrà pronunciarsi sul ricorso di revocazione presentato da RWM, ma siamo fiduciosi in un esito positivo per la nostra vertenza
Nostro obbiettivo primario è quello di rendere dignità a questo territorio e di pretendere che la legalità venga rispettata sempre, anche dalle multinazionali che producono armi!
Le contestazioni sono numerose, 30 violazioni tutte relative a interventi richiesti, approvati e infine realizzati nel contesto dei piani di ampliamento dello stabilimento RWM.
L’inchiesta ha preso le mosse da una serie di esposti presentati da associazioni, comitati e da singoli cittadini, tra il 2018 e il 2019, nei quali si denunciava il fatto che i lavori di ampliamento dello stabilimento RWM stessero procedendo in violazione di numerose norme urbanistiche, ambientali e di tutela della salute e della sicurezza della popolazione.
A tutti gli indagati viene contestato il reato di falso: ai dirigenti e ai tecnici dell’azienda per aver presentato progetti e richieste di autorizzazioni omissive e irregolari, e ai funzionari comunali per averle accettate e dichiarate complete ed adeguate.
Gli abusi non riguardano solo le autorizzazioni già oggetto di ricorso e annullate lo scorso novembre dalla sentenza del Consiglio di Stato: quelle per la realizzazione del nuovo poligono per test esplosivi (denominato “Campo Prove R140”) e dei nuovi reparti “R200” ed “R210” per la fabbricazione degli esplosivi PBX-colabili e il caricamento dei rispettivi ordigni. La Procura ha rilevato abusi e violazioni di norme anche in innumerevoli altri interventi che fanno parte del piano di ampliamento.
Il quadro che emerge dal lavoro della Procura è desolante: come abbiamo più volte denunciato la società RWM Italia SPA, negli ultimi anni, ha portato avanti il suo imponente piano di ampliamento della sua fabbrica di esplosivi e ordigni, violando sistematicamente la normativa urbanistica e quella per al tutela della salute e dell’ambiente.
La guerra inizia qui, la pace deve ripartire da qui
Le associazioni firmatarie convocano per lunedì 28 novembre, dalle ore 9,00, un sit- in davanti al Palazzo di Giustizia di Cagliari, in occasione dell’udienza, fissata per le ore 10,00, del processo penale ai danni dei rappresentanti legali di RWM Italia e di alcuni funzionari delle amministrazioni comunali di Domusnovas e Iglesias, per il presunto ampliamento illegale della fabbrica di armamenti sita in quei territori.
Il giudice, avendo avuto tempo per visionare le carte, dovrà decidere se accogliere le richieste di numerose associazioni di costituirsi parte civile nel procedimento.
Riteniamo che la società civile, impegnata sui temi della pace e del disarmo, abbia pieno diritto di fare la sua parte, affinché venga fatta chiarezza sulle condotte di una multinazionale delle armi che pesa sul territorio sardo, ma lancia i suoi effetti sui teatri di guerra nel mondo. Essere parte civile nel processo sarebbe un importante riconoscimento, dal punto di vista legale, ma soprattutto simbolico e ideale per tutta la società sarda che ripudia la guerra.
Coordinamento Provinciale PREPARIAMO LA PACE, Italia Nostra Sardegna, Movimento Nonviolento, Unione Sindacale di Base Cagliari, Cagliari Social Forum, Confederazione Sindacale Sarda, Assotzius Consumadoris Sardigna, Centro Sperimentale Auto sviluppo, Comitato Riconversione RWM, Sardegna Pulita, Tavola Sarda della Pace, Comitato Sardo No Armi – Trattativa Subito, Ufficio Studi G.M. Angioy - CSS.
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