giovedì 1 luglio 2021

Transizione e Semplificazione: democrazia e ambiente a rischio

Bauladu, Domenica 4 luglio, dalle 9.30 alle 13.30

Per alcune zone della Sardegna sono attualmente in attesa di VIA ben 114 impianti per la produzione di energia da rinnovabile, si tratta di richieste di autorizzazione per 20 impianti eolici e 94 parchi fotovoltaici. Il rilascio di queste autorizzazioni comporterebbe un sacrificio di suolo pari a 11 mila ettari senza alcun ritorno economico per il territorio, con un prezzo altissimo in termini di impatto sui beni ambientali, paesaggistici e culturali, ma senza condurre alla auspicata riduzione delle emissioni inquinanti derivanti dall’uso dei combustibili fossili. La ragione è da ricondursi alla totale assenza di scelte strategiche che stanno comportando una incontrollata proliferazione di impianti di ogni specie, incluso il metano, con la rediviva dorsale, i progetti, oramai in fase di approvazione dei rigassificatori di Portoscuso Giorgino.

Tutto ciò grazie ai consistenti benefici economici garantiti ai soggetti proponenti.

Si tratta di una pesante ipoteca sulla Sardegna che rischia di vedere preclusa ogni possibilità di programmare il futuro e compromesso irrimediabilmente il suo patrimonio paesaggistico e ambientale. 

I 114 progetti, infatti, rappresentano solo la premessa dell’assalto che si sta per scatenare sull’isola, favorito dal nuovo decreto semplificazioni attraverso il quale alle Amministrazioni, alla Regione e alla soprintendenza verrà ulteriormente ridotta la possibilità di esprimere un parere ed eventualmente porre il veto ai nuovi progetti.

È necessaria un’azione forte e coesa da parte di tutti noi.

Dopo un incontro preliminare in videoconferenza tenutosi il 16 giugno, ci ritroveremo Domenica 4 luglio a Bauladu, presso il Centro Civico

Culturale in Piazza Emilio Lussu, a partire dalle 9.30 e fino alle 13.30, per discutere delle proposte già presentate sulle eventuali nuove e sulle azioni e iniziative di mobilitazione.

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