Con una
richiesta presentata al Sindaco di Cagliari, al comando regionale della Guardia
Forestale e al servizio tutela della natura dell’ass.to reg.le all’Ambiente, al
servizio regionale Tutela del Paesaggio, alla Guardia Costiera e al Ministero
dell’Ambiente, la sezione di Cagliari di Italia Nostra ha chiesto un intervento
per la salvaguardia del patrimonio naturale e culturale del Colle di Sant’Elia
– Sella del Diavolo, minacciato dalla frequentazione incontrollata e talora
sconsiderata dei visitatori in mountain bikes che ha portato all’ampliamento
dei sentieri ed anche all’apertura di nuovi tracciati con conseguente degrado
della copertura vegetale.
Si tratta di
un promontorio tutelato con specifico vincolo paesaggistico, con vincolo di
conservazione integrale e con vincolo idrogeologico. L’area è stata destinata a
Riserva Naturale Capo Sant’Elia nel Sistema Regionale dei parchi ed aree
protette ed è stata inserita tra i Siti di Importanza comunitaria – SIC “Torre
del Poetto” e “Monte S. Elia, Cala Mosca e Cala Fighera”. L’area conserva straordinarie testimonianze
storiche ed archeologiche, come confermano anche le campagne di scavo
attualmente in corso, che documentano una frequentazione ininterrotta fin dal
neolitico ed in epoca punica, romana, pisana e giudicale.
Per
promuovere la conoscenza del Colle, è stato realizzato anni fa, secondo criteri
di rigorosa compatibilità ambientale, il Sentiero naturalistico e archeologico
della Sella del Diavolo, promosso delle associazioni ecologiste Amici
della Terra e Gruppo d’Intervento Giuridico. Percorso frequentato da
migliaia di persone desiderose di conoscere le sue straordinarie valenze,
illustrate da un considerevole numero di studi e ricerche. Questo tipo di
fruizione discreta e rispettosa ha contribuito a far crescere la consapevolezza
e la sensibilità per la tutela dello straordinario patrimonio naturale e
culturale conservato in questo prezioso scrigno ecologico posto a due passi
dalla città e al centro del Golfo degli Angeli.
Tuttavia la
crescente notorietà del sito ha anche richiamato una frequentazione
incontrollata e, talora, sconsiderata di escursionisti in mountain bikes che ha
portato all’ampliamento dei sentieri ed anche all’apertura indiscriminata di
nuovi tracciati con conseguente degrado della copertura vegetale, a tratti
rappresentata da specie endemiche o esclusive, allo sgretolamento della
superficie calcarea ed erosione dell’esile e frammentario suolo presente tra
gli affioramenti rocciosi che dominano il paesaggio, non di rado costituito da
roccia friabile e alterata.
L’associazione
Italia Nostra, che pure è orientata, in generale, a promuovere l’uso delle
biciclette ovunque e per quanto possibile, ritiene che in un sito delicato e
sensibile come quello del Monte Sant’Elia la fruizione debba essere
esclusivamente pedonale, così come peraltro si evince dai criteri contenuti nel
Piano di gestione del SIC.
Ad evitare,
pertanto, ulteriori e prevedibili fenomeni di compromissione e degrado del
patrimonio naturale e culturale presente, conseguente alla frequentazione
incontrollata, Italia Nostra ha chiesto i giorni scorsi un immediato intervento
delle Autorità responsabili, atto a garantire la tutela e la conservazione
dell’ambiente naturale e del patrimonio culturale che qualifica il paesaggio e
l’identità della città di Cagliari e del Golfo degli Angeli.
sull'argomento
Casteddu On Line - "Ïl colle di Sant 'Elia è minacciato dai bikers: subito interventi per salvaguardarlo"
Comune di Cagliari - Union Sarda - Italia Nostra: no alle biciclette sulla Sella del Diavolo
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foto a cura dei soci di Italia Nostra sezione di Cagliari |
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