L'impianto in via di dismissione |
Il degrado dell'area adiacente lo stabilimento |
In definitiva, le vittime di questa situazione sono sempre le stesse: i cittadini di Sant’Antioco, compresi i lavoratori della ex Sardamag che da anni vivono in una condizione di precarietà e ai quali, nel corso dell’ormai decennale crisi dell’azienda, le amministrazioni pubbliche non sono state in grado di dare alcuna valida alternativa occupazionale.
Anche la prospettata riapertura della fabbrica, oltre ai problemi ambientali che inevitabilmente creerà, non libererà quei lavoratori dalla loro condizione, ma servirà ad alimentare fratture nel tessuto sociale che, tra l’altro, sarebbero ulteriormente amplificate da un referendum dall’esito scontato.
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