giovedì 10 luglio 2014

Estate di novità alla Torre Canai di Sant'Antioco

Torre Canai - Sant'Antioco

Questa estate 2014 i visitatori oltre a godere, dalla piazza d’armi della Torre del bellissimo paesaggio e dei colori del mare cristallino, potranno ammirare una mostra malacologica con le splendide conchiglie della collezione Onnis e naturalmente la sempre attuale mostra fotografica e cartografica sugli aspetti naturalistici e culturali dell’isola di Sant’Antioco, oltre alla sezione riservata alla storia della Torre Canai.
Le visite del sabato mattina saranno accompagnate dalle note della chitarra del maestro Diego Raspa.

Recente esibizione di Diego Raspa alla Torre
La notte di lunedì 28 luglio il presidente dell’Associazione Astrofili Sardi ci accompagnerà in un incontro ravvicinatocon le stelle, le costellazioni e l’intero firmamento.
 

Nel sito circostante la Torre sono agevolmente percorribili dei sentieri-natura (con indicazioni delle principali specie vegetazionali presenti). 
All'interno della Torre è disponibile per i visitatori interessati una dettagliata cartina dell’isola di Sant’Antioco e un libretto (in italiano) dove è riportata la storia della Torre e alcune sezioni sulle presenze naturalistiche, ambientali e culturali del sud dell’isola.

Per agevolare i turisti non italiani è stata redatta un’agevole cartella multilingue dove è riportata una sintesi delle vicissitudini storiche e costruttive della Torre. Le cartelle disponibili al momento sono in lingua inglese, tedesco, spagnolo e naturalmente in Italiano. 

Orario di Apertura 

dalle 10.00 alle 12.30   Tutti i giorni della settimana (ad eccezione del Giovedì per chiusura settimanale)
dalle 17.00 alle 19.00   Domenica-Lunedì-Martedì-Mercoledì
L’apertura della Torre per l’intera stagione estiva è garantita dalla disponibilità e dalla collaborazione dei numerosi volontari
L’ingresso alla Torre  è gratuito


 
Mostra Didattica di Malacologia


La novità di quest'anno è rappresentata dall'esposizione delle conchiglie dei mari dell’arcipelago del Sulcis della collezione Onnis.

Scopo della mostra è la divulgazione e la valorizzazione di alcune specie di conchiglie marine dell’area Mediterranea, tipiche dell’arcipelago del Sulcis. Molte delle conchiglie esposte sono facilmente rinvenibili nel bagnasciuga delle nostre coste, altre si possono ammirare nel loro habitat con l’ausilio di maschera e pinne.
La raccolta malacologica esposta alla Torre Canai è formata da conchiglie marine appartenenti alla classe Gastropoda e della famiglia delle Cypraeidae. Molto interessanti alcune conchiglie appartenenti alla classe Lamellibranchia (o Bivalva) come la Solemya tagata, conchiglia fragile, dall’aspetto appariscente e di colorazione traslucida rinvenibile raramente infossata su praterie di Posidonia Oceanica.
 Di rilevante interesse scientifico le “microconchiglie” di dimensioni infinitesimali, anche di 1/10 di mm rinvenute a profondità batiali di 300 – 400 mt sulla costa prospiciente Capo Sperone.   
 
  

Torre Canai – Sant’Antioco

Nella costa sud-orientale dell'isola di Sant'Antioco, sopra l’interessante promontorio roccioso di Turri, a circa 14 Km dal centro urbano si erge la Torre Canai. Costruita nel 1757 e recentemente restaurata dall’Associazione Italia Nostra con i contributi del Ministero dell’Ambiente e della Soprintendenza ai Beni Architettonici di Cagliari, nel 1994 la Torre è stata restituita alla fruizione collettiva.
Il monumento ospita una Mostra fotografica e cartografica degli aspetti naturalistici e culturali dell’isola di Sant’Antioco. Una sezione è riservata alla storia della Torre Canai.
Nel sito circostante la Torre sono agevolmente percorribili dei sentieri-natura con indicazioni delle principali specie vegetazionali presenti; in prospettiva è prevista la realizzazione di un orto botanico delle specie costiere. A poca distanza dalla Torre sono inoltre visitabili altri siti di rilevanza archeologica e naturalistica.
L’ingresso alla Torre è gratuito grazie alla disponibilità dei volontari. I costi di gestione compresi i canoni demaniali sono coperti dall’autofinanziamento e dalle offerte dei visitatori.
Per i visitatori interessati sono disponibili una dettagliata cartina dell’isola di Sant’Antioco e un libretto in italiano con la storia della Torre e sezioni sulle presenze naturalistiche, ambientali, e culturali del sud dell’isola.
La storia

La Torre fa parte del sistema di torri costiere voluto da Filippo II di Spagna a protezione dei litorali sardi, col duplice ruolo di sorveglianza e difesa delle coste dagli attacchi di corsari e “barbareschi”, cioè dei pirati Tunisini, e di controllo dell’approdo all’isola.
Gli Spagnoli non riuscirono però a costruirla, perché nel diciottesimo secolo furono sostituiti dai Piemontesi nell’occupazione della Sardegna.  La Torre fu edificata nel 1757 sotto il governo del Viceré conte Lorenzo Bogino su progetto dell’ingegnere militare Vallin, in concomitanza con il ripopolamento dell’isola di Sant’Antioco.
Le torri costiere, tra loro in collegamento visivo, assolvevano principalmente la funzione di avvistamento e di allarme ai fini militari e sanitari; solo talune erano dotate di pezzi di artiglieria (come appunto quella di Canai, denominata torre “sencilla”).
La Torre di Canai restò attiva fino al 1815: durante il tentativo d’invasione francese del 1793 e in occasione delle ultime due incursioni tunisine del 1812 e 1815, svolse un’importante opera di avvistamento e comunicazione di notizie ai reparti militari preposti alla difesa del centro abitato.
Nel 1867 il sistema delle torri costiere fu definitivamente dismesso e le torri entrarono in una fase di abbandono, che per la Torre Canai si protrasse fino al 1960, quando la Torre fu concessa a un privato che la sottopose a numerosi rimaneggiamenti per trasformarla in residenza estiva. A questo scopo furono costruite sovrastrutture che consentissero di ingrandire gli spazi fruibili creando vistose alterazioni che svilirono il monumento.
 

Ruolo dell’associazione Italia Nostra

Nel 1985 l’Associazione Italia Nostra fece richiesta di concessione della Torre affinché potesse diventare patrimonio della comunità di Sant’Antioco.

La concessione del monumento all’Associazione è del 1988, anno in cui iniziarono gli studi e il restauro del monumento, che si protrassero fino al 1993.

L’attività di restauro, progettata e diretta dall’architetto Luciano Rossetti, è consistita nella demolizione della sovrastruttura realizzata dal concessionario privato sopra la piazza d’armi per ricavare una panoramica zona soggiorno–pranzo-cucina, nel ripristino dell’originaria merlatura, e nella demolizione di un ampio soppalco utilizzato per camere.
Interno della Torre

A seguito di recupero, nel corso del restauro è stata evidenziata la pregevole volta emisferica, individuata la cisterna prima manomessa per la realizzazione di un deposito, e ripristinata la garitta che era stata trasformata in bagno di servizio. In occasione del restauro si è provveduto infine alla messa a norma degli impianti elettrici e del trattamento delle acque reflue.
Nel 1994 la Torre è stata aperta al pubblico, ed è ora la sede della sezione di Sant’Antioco dell’Associazione Italia Nostra. Ospita una Mostra permanente degli aspetti storici, ambientali, e culturali dell’isola di Sant’Antioco, e del sistema delle torri costiere della Sardegna.
Nella Torre si svolgono attività di educazione ambientale e attività culturali di vario tipo: convegni, concerti, mostre, teatro. Il monumento, che nel corso della stagione estiva è aperto al pubblico grazie alla collaborazione dei volontari dell’Associazione, è inserito ogni anno nelle giornate culturali promosse dal Ministero dei Beni Culturali e nella rassegna “Monumenti Aperti”.
La Torre è circondata da un giardino botanico progettato dal naturalista Sergio Todde, che ha classificato le specie autoctone presenti nell’area. Intorno alla Torre sono stati predisposti dei sentieri natura, e realizzati interventi di riqualificazione del patrimonio floristico e vegetazionale.

   
 



Vista dalla Piazza d'Armi


 

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