sabato 20 marzo 2021

I numerosi motivi di illegittimità del Piano Casa Sardegna convincono il governo Draghi ad impugnare la legge

Salutiamo con piacere l’impugnazione da parte del governo della legge cosiddetta “Piano Casa” approvata lo scorso gennaio dal Consiglio Regionale della Sardegna. Auspichiamo che l’impugnazione contenga anche una istanza di sospensione dell’intera legge regionale sarda n.1/2021 e attendiamo con fiducia una rapida calendarizzazione del provvedimento da parte della Corte Costituzionale affinché la legge non esponga il territorio della Sardegna, in particolare quello costiero e i centri storici, ad ulteriori aggressioni.


Cala Cartoe - Orosei

Italia Nostra Sardegna è particolarmente grata ai Ministeri dei BBCC e dell’Ambiente per aver proposto l’impugnazione - accogliendo le osservazioni presentate da tutte le Associazioni Ambientaliste in merito alle numerose illegittimità della legge regionale - e al governo per aver deciso il ricorso per conflitto di attribuzione.

Tra le illegittimità presenti nella legge, che abbiamo segnalato ai ministeri interessati, ricordiamo in particolare il contrasto col PPR in materia di edificazione nelle zone rurali e naturali (anche di pregio), gli incrementi volumetrici nella fascia costiera e la riapertura delle lottizzazioni convenzionate in zone F (turistiche). La stessa provvisorietà della legge è motivo di illegittimità, non si può proseguire all’infinito con la riproposizione di una norma provvisoria. Proprio la Corte Costituzionale si è già pronunciata bocciando questa pessima prassi.

Cosí come recentemente abbiamo fatto per la legge urbanistica della regione Puglia impugnata dal governo, Italia Nostra sta lavorando ad una memoria da presentare alla Corte Costituzionale per segnalare dettagliatamente tutti i motivi di incostituzionalità della legge sarda.  

Area agricola del Campidano

Abbiamo evidenziato inoltre il contrasto con le direttive Europee e con le recenti iniziative della Commissione Europea in materia di tutela del territorio e di mancato rispetto della Direttiva sulla Valutazione Ambientale Strategica. Assieme alle altre associazioni ci riserviamo infatti di presentare un ricorso alla Commissione Europea perché attivi una procedura di infrazione.

L’unica norma urbanistica di cui ha bisogno la Sardegna è quella necessaria a garantire la reale salvaguardia del patrimonio ambientale e paesaggistico, in particolare degli ecosistemi sensibili quali le zone costiere e le isole minori. Una legge che fermi il continuo e generalizzato consumo di territorio sviluppando politiche di maggiore utilizzazione delle strutture già realizzate, premiando le comunità che sapranno favorire il recupero del patrimonio edilizio esistente e che limitano gli interventi edificatori (compresa la ricettività alberghiera) in prossimità dei centri urbani consolidati e distanti dalle aree costiere.

Coa 'e Cuaddus - Sant'Antioco
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Peschiera Mar'e Pontis - Sinis




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