Le
associazioni ambientaliste (WWF, GRIG, Italia
Nostra, FederParchi, Mare Amico) e gli esperti che hanno dato vita alla Consulta Ambiente e Territorio
della Sardegna esprimono il loro biasimo per i toni e i
contenuti manifestati dagli esponenti della Giunta regionale sarda nei
confronti del Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di
Cagliari, Fausto Martino.
Il Ministero per i Beni e Attività
Culturali e Turismo, nelle sue articolazioni nazionali e periferiche, ha il
diritto e il dovere di esprimere le proprie valutazioni nei confronti di atti e
provvedimenti che interessano la gestione del territorio e del paesaggio.
Le posizioni assunte
da tali Istituzioni appaiono chiaramente ispirate ad obiettivi di tutela
dell’ambiente e del paesaggio e in nessun caso possono essere considerate
inappropriate o pregiudiziali. I principi espressi dalla Soprintendenza e dal
Ministero devono contribuire a costituire il patrimonio comune della
collettività e ispirazione per ogni processo di pianificazione e gestione del
bene pubblico, ad iniziare dal dibattito sulla nuova legge urbanistica in
Sardegna.
La Consulta,
pertanto, manifesta tutta la propria solidarietà nei confronti del
Soprintendente per Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Cagliari, Fausto
Martino, che ha sempre svolto il proprio ruolo con competenza e rigore.
Auspica, infine, che la Giunta Regionale possa finalmente aprire un
confronto democratico con tutti i portatori di interesse di una legge cardine
per il futuro della Sardegna e dei sardi.
da Eddyburg - Sardegna quod non fecerunt barbari
Sotto il governo
del presidente PD della Regione Francesco Pigliaru accadono eventi che
sotto la presidenza dell'uomo di Berlusconi, Ugo Cappellacci, non si
sarebbe potuto immaginare. Saremo costretti a chiedere: "aridatece
Cappellacci"?
postilla
Ho conosciuto Fausto Martino fin dai tempi in cui era alla Soprintendenza di Salerno. Sono stato felice quando ha assunto il ruolo di Soprintendente in Sardegna. Siamo stati sicuri (credo di poter testimoniare anche a nome degli altri componenti del Comitato scientifico del Piano) che il nostro lavoro di tutela delle coste era affidato a mani sicure (almeno per la parte di competenza dello Stato).
Ho conosciuto personalmente anche Francesco Pigliaru, all'epoca assessore della Giunta di Renato Soru. Francamente non pensavo che potesse comportarsi addirittura peggio del suo predecessore, Ugo Cappellacci, fedelissimo di Silvio Berlusconi. Ma i tempi cambiano, e con essi le persone.
Non ho invece il piacere di conoscere l'assessore Erriu; ma mi basta aver letto dell'aboniminevole articolo col quale la sua legge urbanistica antepone gli affari immobiliare alla tutela per non desiderarlo (e.s.)
Ho conosciuto Fausto Martino fin dai tempi in cui era alla Soprintendenza di Salerno. Sono stato felice quando ha assunto il ruolo di Soprintendente in Sardegna. Siamo stati sicuri (credo di poter testimoniare anche a nome degli altri componenti del Comitato scientifico del Piano) che il nostro lavoro di tutela delle coste era affidato a mani sicure (almeno per la parte di competenza dello Stato).
Ho conosciuto personalmente anche Francesco Pigliaru, all'epoca assessore della Giunta di Renato Soru. Francamente non pensavo che potesse comportarsi addirittura peggio del suo predecessore, Ugo Cappellacci, fedelissimo di Silvio Berlusconi. Ma i tempi cambiano, e con essi le persone.
Non ho invece il piacere di conoscere l'assessore Erriu; ma mi basta aver letto dell'aboniminevole articolo col quale la sua legge urbanistica antepone gli affari immobiliare alla tutela per non desiderarlo (e.s.)
Appoggio alla Sottosegretaria del MIBACT Ilaria Borletti Buitoni e al Soprintwendente Fausto Martino
Italia Nostra manifesta pieno sostegno a Ilaria Borletti Buitoni,
Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, oggetto di un
duro attacco da parte del Presidente della Giunta regionale della
Sardegna, Francesco Pigliaru, nel momento stesso in cui è stata
richiesta l’impugnazione di alcuni articoli della legge regionale della
Sardegna n.11 del 3-7-2017.
Il nostro appoggio incondizionato si estende anche al Soprintendente
all’Archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di
Cagliari e per le province di Oristano e Sud Sardegna, Fausto Martino,
il quale ha coraggiosamente espresso le sue preoccupazioni mostrando di
essere fino in fondo funzionario statale fedele al suo ruolo.
Questa legge è un duro e inaspettato attacco alla funzione
fondamentale svolta in tutta Italia dagli usi civici, che spesso
rappresentano delle vere e proprie riserve reali di natura e paesaggio
non esposte agli ordinari, continui e logoranti attacchi cui è
sottoposto l’intero territorio nazionale. Valga questo ancor di più in
Sardegna dove le aree interessate, infatti, comprendono oltre 400 mila
ettari, il 20% circa dell’intero territorio dell’isola, mentre i
funzionari ministeriali che dovrebbero valutare l’assenza dei requisiti
per confermarne la “sclassificazione“, anche a seguito della contestata riforma del Mibact, sono un numero assolutamente esiguo.
La Soprintendenza viene chiamata a ridurre la tutela, a dichiarare le aree gravate da usi civici “non più vincolate”
in base a un metodo che impone una falsa copianificazione, dal momento
che fissa modi e tempi molto rigidi per verificare se i valori
paesaggistici sussistano o meno. Compito assolutamente impossibile per
la vastità del demanio di usi civici rispetto al sempre più esiguo
numero di dipendenti del Mibact.
Infine, come non ricordare l’attacco che questa legge porta alla giurisprudenza della Corte Costituzionale, secondo la quale “i
caratteri morfologici e i peculiari utilizzi degli usi civici con il
relativo regime giuridico sono meritevoli di tutela per la realizzazione
di interessi generali, ulteriori e diversi rispetto a quelli che
avevano favorito la conservazione integra e incontaminata di questi
patrimoni collettivi” (Corte costituzionale, Sentenza del 11 maggio 2017, n. 103).
Tutto ci voleva per il paesaggio italiano tranne che un ulteriore
tentativo di minare la conservazione piena di territori gravati da usi
civici, scorta irrinunciabile di spazi di natura sempre più assediati da
uno sviluppo concepito oramai senza limiti.
Oreste Rutigliano - Presidente Italia Nostra
Oreste Rutigliano - Presidente Italia Nostra
Precisazioni sulle ragioni dell’impugnativa da parte del governo della LR n.11 / 3-7-2017: Disposizioni urgenti in materia urbanistica ed edilizia
Italia Nostra manifesta pieno sostegno all’on. Ilaria Borletti
Buitoni, Sottosegretario ai Beni, Attività Culturali e Turismo, oggetto
di un duro attacco da parte del Presidente della Giunta regionale della
Sardegna, Francesco Pigliaru e il nostro appoggio incondizionato anche
al Soprintendente all’Archeologia, belle arti e paesaggio per la città
metropolitana di Cagliari e per le province di Oristano e Sud Sardegna,
Fausto Martino, il quale ha coraggiosamente espresso le sue
preoccupazioni mostrando di essere fino in fondo funzionario statale
fedele al suo ruolo.
A conferma della correttezza della proposta impugnazione, con
particolare riferimento agli articoli 37, 38 e 39, Italia Nostra osserva
che il semplice richiamo alle norme sulla copianificazione non
corrisponde a un reale rispetto delle stesse, in quanto le modalità e i
termini rigidi posti dalla Regione all’operato della Soprintendenza per
decidere la sclassificazione degli usi civici – l’accordo che riconosce
l’assenza di valori paesaggistici deve essere siglato entro il termine
di 90 giorni dalla delibera del Consiglio comunale -, rendono
impossibile una corretta valutazione dei valori protetti.
Le aree interessate, infatti, comprendono oltre 400 mila ettari, il
20% circa dell’intero territorio dell’isola, mentre i funzionari
ministeriali che dovrebbero valutare l’assenza dei requisiti per
confermarne la sclassificazione, anche a seguito della contestata
riforma del Mibact, sono un numero assolutamente esiguo.
La valutazione di tutte le componenti relative a tali beni
paesaggistici, inoltre, comporta un’analisi estremamente complessa dal
momento che secondo la costante giurisprudenza della Corte
costituzionale “i caratteri morfologici, le peculiari tipologie
d’utilizzo dei beni d’uso civico ed il relativo regime giuridico sono
meritevoli di tutela per la realizzazione di interessi generali,
ulteriori e diversi rispetto a quelli che avevano favorito la
conservazione integra e incontaminata di questi patrimoni collettivi”,
Corte costituzionale, sentenza del 11 maggio 2017, n. 103.
La perdita della destinazione agraria, insomma, non comporta di per
sé perdita di rilevanza ambientale, in quanto la qualità paesaggistica
di un luogo non è immediatamente collegata allo specifico uso civico
gravante sullo stesso. A questo proposito non bisogna neanche
dimenticare che, in applicazione dei consolidati principi affermati
dalla giurisprudenza costituzionale, civile e amministrativa, i beni
compromessi necessitano di una tutela ancora più ampia.
Ebbene, il corretto svolgimento di queste valutazioni viene impedito
dalle disposizioni citate, escludendo, di fatto, la realizzazione del “meccanismo concertativo”
richiesto a pena di illegittimità dalla stessa Corte costituzionale, in
aperta violazione dei principi e delle norme che impongono la tutela
dell’ambiente e regolano le competenze stato-regione in tale materia.
L’attività in oggetto, infine – originata da esigenze opposte alle
finalità di tutela del territorio – rischia di assorbire totalmente le
esigue risorse delle soprintendenze, sottraendole agli ordinari compiti
istituzionali.
E’ anche importante sottolineare che l’articolo 39, comma 3, della
legge impugnata crea una sorta di condono mascherato, consentendo le
sdemanializzazioni in tutte le ipotesi in cui l’utilizzo illecito dei
beni gravati da uso civico abbia riguardato “finalità di pubblico
interesse connesse alla realizzazione di opere pubbliche, all’attuazione
di piani territoriali o comunali di sviluppo industriale e produttivo
del territorio o all’attuazione di piani di edilizia economica e
popolare”.
A questo proposito si segnala anche l’illegittimità costituzionale
dell’articolo 3, comma 17° ter, del c.d. decreto per il Sud,
evidentemente sfuggita al vaglio della commissione competente. Secondo
la norma citata, infatti “gli atti di disposizione […] sui terreni gravati da uso civico, adottati in violazione delle disposizioni in materia di alienazione […] sono
da considerarsi validi ed efficaci ove siano stati destinati al
perseguimento dell’interesse generale di sviluppo economico della
Sardegna, con inclusione nei piani territoriali di sviluppo industriale
approvati in attuazione del testo unico delle leggi sul Mezzogiorno […].
Gli stessi terreni”, si conclude “sono sottratti dal regime dei terreni ad uso civico”.
Tale emendamento – introdotto dal senatore Silvio Lai in sede di
convalida del decreto legge successivamente alla sua approvazione –
mostra l’evidente intento di eliminare gli usi civici dalle aree
destinate all’ampliamento dello stabilimento dell’Eurallumina di
Portovesme, violando i consolidati principi costituzionali sopra
richiamati.
Per quanto riguarda le questioni più generali rimproverate dal
Presidente regionale alla Sottosegretaria, la nostra associazione
conferma anche la continuità tra le politiche in materia urbanistica
della passata Giunta di centrodestra e la attuale.
Per averne una dimostrazione basta dare uno sguardo alle norme sul
c.d. piano casa, che ha sostanzialmente recepito il precedente – in
deroga al Piano paesaggistico regionale – rendendolo permanente e per
certi aspetti addirittura più lesivo dei valori ambientali e
paesaggistici, come nel caso dell’aumento dal 10% al 25% degli
incrementi volumetrici consentiti all’interno dei 300 metri dalla linea
di battigia.
Disposizioni recepite anche dalla legge urbanistica di prossima
approvazione, che presenta numerosi contrasti con il Piano paesaggistico
regionale e palesi vizi di illegittimità costituzionale e della quale
si chiede fin d’ora l’impugnazione da parte del governo nel caso venisse
approvata.
Maria Paola Morittu - Vice Presidente Italia Nostra
Sardegna Soprattutto - La disputa poco urbana sull'urbanistica
ANSA Sardegna - Parla la Borletti
Regiona Sardegna - DDL governo del territorio. Erriu: legge equilibrata che coniuga tutela dell'ambiente e sviluppo
Ag Cult - Sardegna Cdm impugna legge urbanistica, scontro tra governo e giuta Pigliaru
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