sabato 30 ottobre 2021

Il cordoglio di Italia Nostra per la morte di Desideria Pasolini dall’Onda, cofondatrice di Italia Nostra

 

Italia Nostra dice addio a Desideria Pasolini dall’Onda, scomparsa all’età di 101 a Roma, ultima cofondatrice di Italia Nostra. Con lei se ne va l’ultima firmataria dell’atto del 1955, sottoscritto anche da Umberto Zanotti Bianco, Elena Croce, Pier Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Luigi Magnani Rocca e Hubert Howard.

In una lunga intervista pubblicata sul Bollettino di Italia Nostra nel 2013 - al link https://www.italianostra.org/news-nazionali/e-morta-desideria-pasolini-dallonda-storica-fondatrice-di-italia-nostra/ - Desideria Pasolini dall’Onda ricorda le tante battaglie ma soprattutto spiega le finalità innovative e rivoluzionarie che erano alla base dell’idea associativa: “A differenza delle altre realtà che già esistevano noi siamo stati la prima associazione di volontari che voleva proteggere tutto il patrimonio culturale nella sua interezza. Avevamo cioè una visione nuova “globale”: non volevamo solo proteggere quel determinato castello, quella villa o quel monumento, ma tutto il loro contesto e l’ambiente. Così facendo abbiamo reso pubblico il concetto di territorio. Adesso tutti ne parlano, ma a quell’epoca no. Sentivamo il dovere di conoscerlo e salvarlo”.

 

Presidente nazionale dal 1998 al 2005, si dedica soprattutto alla salvaguardia del Paesaggio Agrario italiano. Intorno a lei raccoglie brillanti intellettuali come Nicola Caracciolo e Antonio Cederna e nomi importanti dell’urbanistica italiana contemporanea, come Vezio De Lucia, Italo Insolera, Leonardo Benevolo, Bernardo Rossi Doria. 

 

Nel 2001 il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la conferisce il Titolo di Cavaliere di Gran Croce con la seguente motivazione: “Tra le donne che hanno maggiormente contribuito alla difesa del patrimonio storico, artistico e culturale del Bel Paese, Desideria Pasolini dall’Onda occupa un posto assolutamente prioritario. Le sue generose battaglie ultracinquantennali per la tutela del paesaggio, sia in Italia Nostra, di cui è stata fondatrice e presidente, sia in tantissime altre occasioni, hanno lasciato un profondo segno nella lunga e faticosa storia della tutela ambientale del nostro Paese.”

 

Con profondo dolore ma anche gratitudine per i suoi meriti indiscussi e la sua sollecita partecipazione alla vita associativa, Italia Nostra le tributa l’ultimo, commosso, saluto.


La Repubblica - Ê morta Desideria Pasolini dall'Onda, la fondatrice di Italia Nostra

Il ritratto di Desideria Pasolini dall'Onda, scritto da Vittorio Emiliani  per Emergenza Cultura


Desideria Pasolini dall'Onda incontra il presidente Ciampi 




giovedì 28 ottobre 2021

RWM: l’assenza di un valido Piano di Emergenza mette a rischio l’incolumità di cittadini e lavoratori

Nella giornata di ieri, le associazioni Italia Nostra Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Assotziu Consumadoris Sardigna, Cagliari Social Forum, Movimento Nonviolento Sardo, il Comitato Riconversione RWM e le organizzazioni sindacali Confederazione Sindacale Sarda, Unione Sindacale di Base (USB) Cagliari e Cobas Cagliari hanno dato vita ad un partecipato sit-in conferenza stampa, presso la Prefettura di Cagliari, relativamente alle varie criticità che presenta l’attività della fabbrica di bombe da guerra Rwm Italia S.p.A di Domusnovas - Iglesias (specializzata in sistemi di controllo ed armi di sterminio di massa), per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini che abitano nelle vicinanze degli impianti e dei lavoratori ivi impiegati e altre emergenze, relative agli stessi impianti, di natura etica, ambientale, autorizzativa e legale.

Nel corso del presidio il prefetto Dottor Gianfranco Tomao e il responsabile della protezione civile dottor Oggiano, hanno ricevuto una delegazione dei manifestanti che ha potuto illustrare le motivazioni dell’iniziativa. 

Tra le questioni sollevate è stata evidenziata la mancanza di un adeguato Piano di Emergenza per le aree Esterne (PEE), obbligatorio per le aziende ad alto rischio di incidente rilevante che potrebbe coinvolgere la popolazione residente nei comuni di Domusnovas e Iglesias e gli stessi lavoratori che operano nello stabilimento, oltre ai conducenti che trasportano tonnellate di materiale esplosivo in entrata e in uscita dallo stabilimento.

Il Prefetto ha preso atto dell’inadeguatezza del PEE essendo quello attuale datato 2012 e non adatto alla quantità e alla qualità dell’odierna produzione! Oltre a non tener conto dei manufatti e costruzioni realizzati nella fascia di rispetto del rio Figu, area a rischio di esondazione, e delle attività che si svolgono negli impianti e nei magazzini connessi allo stabilimento, ubicati in prossimità dei centri urbani di Iglesias e di Musei.

Il Prefetto, nel prendere atto delle dichiarazioni e dei documenti presentati, ha obiettato che vi è da considerare la situazione lavorativa di quanti operano nella fabbrica e di coloro che in qualche modo per essa lavorano. Ha perciò invitato il Comitato Riconversione Rwm a presentare alla Prefettura delle proposte concrete in merito a possibili riconversioni della fabbrica, impegnandosi ad inoltrarle al governo centrale.

Il rappresentate del governo non si è pronunciato sulla natura etica della produzione, rispetto alla quale la delegazione ha espresso una posizione assolutamente contraria. 

Il Prefetto, pur evidenziando la difficoltà della prefettura ad adempiere alle sue numerose incombenze, a causa soprattutto della forte carenza di personale determinata dai pensionamenti e dall’assenza del turn over, si è comunque impegnato perché il Comitato per la sicurezza si attivi nel più breve tempo possibile e perché il PEE venga aggiornato e sottoposto all’attenzione della comunità, assicurando che, entro breve tempo, egli farà di tutto perché tutti gli adempimenti di sua competenza vengano attuati.

Resta la gravità del fatto che da quasi un decennio lo stabilimento RWM opera in assenza di un Piano di Emergenza per le Aree Esterne utile ed adeguato a far fronte ad un eventuale incidente rilevante. Carenza più volte contestata alle autorità competenti compresa la Procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sulle numerose segnalazioni presentate dalle Associazioni, Comitati e Sindacati che hanno organizzato il sit-in davanti alla Prefettura. 




sull'argomento

Ansa Sardegna - Sit-in a Cagliari per chiedere chiusura fabbrica

Unione Sarda - Cagliari, sit in di ambientalisti e pacifisti in Prefettura: "Chiudete la RWM"

Il Manifesto Sardo - RWM: l'assenza di un valido Piano di Emergenza mette a rischio l'incolumità di cittadini e lavoratori





lunedì 25 ottobre 2021

Fermare la fabbrica di bombe e garantire la sicurezza della comunità

La fabbrica di bombe RWM di Domusnovas-Iglesias si appresta ad inaugurare il nuovo stabilimento di produzione di armi ed esplosivi e contestualmente il nuovo Campo Prove dove testare l’efficienza degli ordigni costruiti.

La fabbrica di armi da guerra è individuata tra quelle a rischio di incidente rilevante per la pericolosità dell’attività che avviene all’interno dello stabilimento e nelle operazioni di trasporto delle merci in ingresso e in uscita. Per prevenire o limitare gli effetti nocivi di eventuali incidenti, lo stabilimento dovrebbe essere dotato, in base alla Direttiva Seveso, di un efficiente Piano di Emergenza Esterna (PEE) regolarmente predisposto dalla prefettura e condiviso con la popolazione. 

Il PEE attualmente vigente - che in caso di incidente rilevante dovrebbe tutelare gli abitanti dell’area, il territorio e le maestranze - risale al 2012 e fa riferimento ad una produzione prevalente di esplosivi per uso civile, cessata del tutto alla fine di quello stesso anno. Tale Piano non è mai stato oggetto di revisione triennale, come previsto dall’art. 21 del D.Lgs. 105/2015, ma anche dalla precedente normativa risalente al 1999. Di conseguenza il PEE attualmente in vigore appare del tutto inadeguato, perché non tiene conto né della reale natura della produzione, né dell’attuale configurazione degli impianti e delle strutture produttive ubicate a ridosso del centro urbano di Iglesias, né del rischio idrogeologico legato alla presenza del Rio Gutturu Mannu - Rio Figu, che attraversa lo stabilimento e che gli studi di compatibilità idraulica del comune di Domusnovas e quello del comune di Iglesias, recentemente approvato, considerano a rischio esondazione molto elevato.

Per evidenziare queste pericolose anomalie, per sensibilizzare e informare la comunità e per chiedere l’immediata chiusura dello stabilimento RWM Italia spa di Domusnovas-Iglesias in quanto sostanzialmente privo dell'indispensabile Piano di Emergenza per le aree Esterne, le associazioni Italia Nostra Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Assotziu Consumadoris Sardigna, Cagliari Social Forum, Movimento Nonviolento Sardo, il Comitato Riconversione RWM e le organizzazioni sindacali Confederazione Sindacale Sarda, Unione Sindacale di Base (USB) Cagliari e Cobas Cagliari organizzano la mattina di Mercoledí 27 ottobre, dalle ore 10 alle ore 13, un Sit-in con conferenza stampa in piazza Palazzo, di fronte alla prefettura di Cagliari e chiedono di incontrare il Prefetto per illustrare le motivazioni dell’iniziativa.

I cittadini e gli organi di stampa sono invitati ad intervenire.




sull'argomento

Italia Nostra - Fermare la fabbrica di bombe e garantire la sicurezza della comunità

Italia Nostra Sardegna - Nonostante l'emergenza la RWM raddoppia la produzione di bombe ed esplosivi

Buongiorno Alghero - Mercoledí a Cagliari conferenza delle associazioni sulla mancanza del piano di emergenza della RWM di Domusnovas

Algherolive.it - Nove Associazioni chiedono di fermare la fabbrica di bombe RWM e garantire la sicurezza della comunità

Tentazionidellapenna.com - Domusnovas, Italia Nostra Sardegna: "Fermare la fabbrica di bombe e garantire la sicurezza della comunità"