Le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Lipu manifestano profonda delusione per l’esito della riunione del comitato regionale faunistico che ha deliberato sul calendario venatorio 2018/19.
Tortora |
Lepre sarda |
Per quanto riguarda la caccia alla nobile stanziale, se è vero che è in corso uno studio dell’Università di Sassari sulla pernice sarda in aree protette (che comunque non è stato ancora ufficializzato), esprimiamo perplessità sul prelievo venatorio a questa specie in considerazione del fatto che co- munque il lavoro di censimento per avere dati più esaustivi sullo status e dinamica della popolazione andrebbe esteso alle aree libere. Resta grave la criticità della Lepre di cui la stessa ISPRA ne sconsiglia il prelievo in considerazione del fatto che non esiste a tutt’oggi un piano di gestione della specie che è in forte sofferenza in diverse parti del territorio isolano. Si rimarca che ancora oggi nonostante i buoni propositi dell’Assessorato non abbiamo dati precisi sullo status e dinamica delle popolazioni selvatiche oggetto di prelievo, tenuto conto che è praticamente impossibile per gli uffici e Province avere numeri esaustivi sui prelievi, giacché solo una minima parte dei comuni isolani ha presentato i database contenenti il prelievo venatorio.
Quaglia |
Disattesa è stata la richiesta ISPRA per la chiusura della caccia alla Quaglia il 31 ottobre in considerazione che la specie è in declino a livello europeo. Ebbene la si potrà cacciare sino al 30 dicembre. E’ stata disattesa anche la richiesta dell’ISPRA per la chiusura della caccia alla beccaccia al 31 dicembre e in subordine al 10 gennaio nell’eventualità di una pianificazione del prelievo attraverso l’invio dei dati dei tesserini venatori allo stesso ISPRA. A tutt’oggi non esiste un piano di prelievo per questa specie di cui il calendario prevede la caccia sino al 20 gennaio.
Disattesa la richiesta dell’ISPRA per quanto riguarda il prelievo dell’avifauna acquatica. Data consigliata dall’ISPRA il 20 gennaio, chiusura del calendario al 31 gennaio. Stesso discorso per i turdidi per i quali la regione si è avvalsa della facoltà di utilizzare la decade di sovrapposizione e quindi spostare la caccia al 31 gennaio. E’ questa, secondo noi, una pratica abusata. Secondo la Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della Direttiva Uccelli dell’UE viene precisato che “ la programmazione dell’attività venatoria deve cercare di evitare che tale situazione accada (art.7 par.4) e la Guida Interpretativa evidenzia che usando come unità temporale la decade “ può verificarsi il rischio di una parziale sovrapposizione ma non che questa debba essere deliberata- mente cercata” come invece fa l’Assessorato ormai da diversi anni.
Disattesa la richiesta dell’ISPRA per quanto riguarda il prelievo dell’avifauna acquatica. Data consigliata dall’ISPRA il 20 gennaio, chiusura del calendario al 31 gennaio. Stesso discorso per i turdidi per i quali la regione si è avvalsa della facoltà di utilizzare la decade di sovrapposizione e quindi spostare la caccia al 31 gennaio. E’ questa, secondo noi, una pratica abusata. Secondo la Guida alla disciplina della caccia nell’ambito della Direttiva Uccelli dell’UE viene precisato che “ la programmazione dell’attività venatoria deve cercare di evitare che tale situazione accada (art.7 par.4) e la Guida Interpretativa evidenzia che usando come unità temporale la decade “ può verificarsi il rischio di una parziale sovrapposizione ma non che questa debba essere deliberata- mente cercata” come invece fa l’Assessorato ormai da diversi anni.
Pernice sarda |
Si tenga conto infine che si è ancora in attesa che venga varato il Piano Faunistico regionale. Ci auguriamo che entro la fine della legislatura si concluda l’iter istitutivo di un provvedimento indispensabile per la gestione della fauna sarda che è costato tanto denaro pubblico in termini di consulenze e che attendiamo da ben 26 anni dall’emanazione della legge nazionale 157/92 e 20 anni dalla legge regionale sulla caccia (23/98). A ciò si aggiunga il potere deliberativo, unico in Italia, del Comitato Regionale Faunistico, composto a maggioranza da cacciatori. E’ evidente quindi la disparità che da sempre esiste nel Comitato in sede di votazione fra ambientalisti (3) e mondo venatorio su un totale di 23 componenti.
Le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra e Lipu in relazione al calendario venatorio esprimono totale contrarietà ad una stesura che vede disattese tutte le richieste dell’ISPRA e dello stesso Ministero Ambiente a cui è affidata la competenza in materia di tutela ambientale in via esclusiva dallo Stato, come recita l’art.117, secondo comma, lettera s della Costituzione. Le associazioni ambientaliste Wwf, Italia Nostra eLipu valuteranno la possibilità di inoltrare ricorso avverso al TAR sul calendario venatorio.
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