Dopo
qualche settimana di informazioni intermittenti, registriamo le dichiarazioni
pubbliche del Presidente Pigliaru e dell’Assessore Erriu sul ddl Urbanistica;
un po' di luce nel buio che autorizzerebbe un certo ottimismo. Una conferma
nelle discordanti interviste dell'Assessore Erriu mandante in onda nelle due
edizioni del TG3 RAI Regione del 18 Ottobre scorso.
In
realtà non si dissolvono le nebbie dell’incertezza e permangono nelle loro
dichiarazioni diverse ambiguità.
Ci
riferiamo, tra l'altro, alla ricorrente evocazione del vincolo nella fascia dei
300 metri dalla battigia, senza all’opposto mai citare quanto previsto nel
Piano Paesaggistico Regionale (PPR), secondo cui la massima tutela è invece riferita
all'intera fascia costiera, ben più estesa dei 300 metri dal
mare, vincolati peraltro da stringenti norme di rango sovraordinato.
La
Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna ha avuto modo di esprimersi sulle
altre criticità del ddl, in particolare su quelle contenute nell’art. A4 del
suo Allegato, con una recente nota tecnica, richiamata dalle Associazioni
Ambientaliste che aderiscono alla Consulta.
La
Giunta Regionale, evidentemente sensibile al coro di perplessità suscitato dai
controversi articoli del ddl, sostiene finalmente la necessità di aprire
il confronto e auspica che tutte le parti interessate possano partecipare a
scelte strategiche sul governo del territorio della Sardegna.
La Consulta ritiene opportuno che
questa discussione debba partire dalle questioni essenziali, oramai evidenziate
da mesi; servirebbe a ristabilire il giusto clima se, ad esempio, si
rimuovessero dal confronto le previsioni più azzardate, come quelle dell'art. 43
che attribuiscono alla Giunta Regionale, ovvero al Consiglio, un potere
derogatorio che si ritiene inammissibile.
Un
altro aspetto riguarda la possibilità prevista dal ddl di riproporre aumenti volumetrici per le strutture ricettive all’interno
della fascia costiera (art. 31), addirittura anche per quelle che ne avevano
già beneficiato in precedenza (art. 31, commi 6 e 7); di fronte alla
possibilità di ampliamenti volumetrici, foriera di ulteriore consumo di suolo,
la Consulta si esprime in maniera nettamente contraria.
Un
altro punto controverso è rappresentato dall'art. A4 che ammette, sempre
nella fascia costiera, ulteriori incrementi volumetrici non consentiti dalle
disposizioni vigenti e dallo stesso PPR; incrementi che sarebbero destinati
anche a residenze stagionali, ossia a seconde case ad uso turistico, finanche
negli ambiti più sensibili del paesaggio costiero.
Secondo
i calcoli effettuati dalla Consulta, il
citato art. A4 modificherebbe profondamente la previsione di contenimento delle
volumetrie costiere; uno stop deciso negli anni Novanta e recepito sia dalla
‘Legge Salvacoste’ del 2004 che dallo stesso PPR. Un ripensamento che
produrrebbe un impatto di circa 9 milioni di metri cubi, senza che peraltro
se ne faccia menzione nelle note allegate al ddl.
Si
tratterebbe di una evidente e grave contraddizione rispetto a quanto enunciato
dallo stesso ddl a proposito del contenimento del consumo di suolo, in palese
violazione del PPR.
La
Consulta chiede pertanto una profonda revisione dell’attuale ddl, ritenendo
inderogabile il rispetto delle previsioni elaborate dalla ‘Legge Salvacoste’ e
dallo stesso PPR, che conferma quelle previsioni nelle relative Norme di
Attuazione. In aggiunta, la Consulta
sollecita la Giunta Regionale a concentrare la sua azione sulla fondamentale
estensione del PPR alle cosiddette zone interne, così come previsto dal Codice
del paesaggio.
La
Consulta Ambiente e Territorio della Sardegna auspica l'approvazione di una
Legge Urbanistica che consolidi le previsioni del PPR, finalmente estese
all'intero territorio regionale, come del resto previsto dal programma
elettorale dello stesso Presidente Pigliaru.
Li, 19 ottobre
2017
La Consulta Ambiente e
Territorio, attiva da alcuni mesi, può contare sull'apporto tecnico di esperti
in diverse discipline
Fanno parte del gruppo di lavoro:
- i rappresentanti delle
associazioni Carmelo Spada (WWF), Stefano Deliperi (GRIG), Graziano Bullegas
(Italia Nostra), Tore Sanna (Federparchi);
- i liberi professionisti Daniela
Addis (avvocato esperto in diritto dell'ambiente e del mare), Giuseppina
Angioni (chimica farm. spec. Scienza dell'Alimentazione), Maria Laura
Cadeddu(geologa), Ignazio Camarda (botanico), Roberto Corbia (urbanista, gruppo
G124/2014 a supporto del sen. Renzo Piano), Paola Correddu (medico), Massimo
Dadea (medico), Enrico Deplano (dr in Lettere-Storia e critica dell'Arte, PhD
in Ing. - Sostenibilità Arch. e Planning), Salvatore Dessena (architetto), Mauro
Gargiulo (ingegnere, responsabile energia Italia Nostra Sardegna), Antonietta
Mazzette (dir. del dipartimento Scienze politiche, della comunicazione e ingegneria
dell'informazione – Uniss) , Giuseppe Melis (docente Marketing Turistico -
UniCA), Maria Paola Morittu (giurista dei BBCC, vicepresnaz.le Italia Nostra),
Sandro Roggio (architetto), Alessio
Satta (ingegnere ).
Gesuino Muledda (Rosso Mori) e Thomas
Castangia (Possibile) hanno contribuito al progetto di cooperazione tra le
associazioni e i movimenti ambientalisti sardi e alla organizzazione di iniziative
della Consulta.
La Consulta può contare su un
rapporto di collaborazione con il FAI.
Sull'argomento
CagliariPad - Urbanistica, Consulta Ambiente: "Indispensabile mantenere vincoli di tutela all'intera fascia costiera
Sardinia Post - Urbanistica, Consulta Ambiente: "Si rispettino vincoli fascia costiera"
Sardinia Post - Urbanistica, Erriu: "In Sardegna molti alberghi sono obsoltte, vanno migliorati"
Blog Italia Nostra Sardegna - Sardegna bene paesaggistico d'Italia
Blog Italia Nostra sardegna - Lettera appello am ministro dei Beni Culturali e del Turismo on. Dario Franceschini
Sardinia Post - Urbanistica, Erriu: "In Sardegna molti alberghi sono obsoltte, vanno migliorati"
Blog Italia Nostra Sardegna - Sardegna bene paesaggistico d'Italia
Blog Italia Nostra sardegna - Lettera appello am ministro dei Beni Culturali e del Turismo on. Dario Franceschini
Nessun commento:
Posta un commento