Nel corso del presidio il prefetto Dottor Gianfranco Tomao e il responsabile della protezione civile dottor Oggiano, hanno ricevuto una delegazione dei manifestanti che ha potuto illustrare le motivazioni dell’iniziativa.
Tra le questioni sollevate è stata evidenziata la mancanza di un adeguato Piano di Emergenza per le aree Esterne (PEE), obbligatorio per le aziende ad alto rischio di incidente rilevante che potrebbe coinvolgere la popolazione residente nei comuni di Domusnovas e Iglesias e gli stessi lavoratori che operano nello stabilimento, oltre ai conducenti che trasportano tonnellate di materiale esplosivo in entrata e in uscita dallo stabilimento.
Il Prefetto ha preso atto dell’inadeguatezza del PEE essendo quello attuale datato 2012 e non adatto alla quantità e alla qualità dell’odierna produzione! Oltre a non tener conto dei manufatti e costruzioni realizzati nella fascia di rispetto del rio Figu, area a rischio di esondazione, e delle attività che si svolgono negli impianti e nei magazzini connessi allo stabilimento, ubicati in prossimità dei centri urbani di Iglesias e di Musei.
Il Prefetto, nel prendere atto delle dichiarazioni e dei documenti presentati, ha obiettato che vi è da considerare la situazione lavorativa di quanti operano nella fabbrica e di coloro che in qualche modo per essa lavorano. Ha perciò invitato il Comitato Riconversione Rwm a presentare alla Prefettura delle proposte concrete in merito a possibili riconversioni della fabbrica, impegnandosi ad inoltrarle al governo centrale.
Il Prefetto, pur evidenziando la difficoltà della prefettura ad adempiere alle sue numerose incombenze, a causa soprattutto della forte carenza di personale determinata dai pensionamenti e dall’assenza del turn over, si è comunque impegnato perché il Comitato per la sicurezza si attivi nel più breve tempo possibile e perché il PEE venga aggiornato e sottoposto all’attenzione della comunità, assicurando che, entro breve tempo, egli farà di tutto perché tutti gli adempimenti di sua competenza vengano attuati.
Resta la gravità del fatto che da quasi un decennio lo stabilimento RWM opera in assenza di un Piano di Emergenza per le Aree Esterne utile ed adeguato a far fronte ad un eventuale incidente rilevante. Carenza più volte contestata alle autorità competenti compresa la Procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sulle numerose segnalazioni presentate dalle Associazioni, Comitati e Sindacati che hanno organizzato il sit-in davanti alla Prefettura.
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