L'effetto di questo intervento consiste nel rilanciare il ruolo del termoelettrico alimentato a carbone come erogatore di un servizio di base proprio quando il nuovo corso della politica energetica comunitaria e italiana (vedi il recente Decreto 430/2018) prevede l'abbandono dei combustibili fossili.
Normalmente, agli impianti di cogenerazione vengono associati benefici ambientali derivati da risparmio del combustibile e dal risparmio energetico. Ma non è questo il caso dell'intervento proposto, come si apprende dalla stessa ENEL, la quale afferma che le emissioni ed immissioni in aria, sul suolo e in acqua non subiranno modifiche a seguito degli interventi.
Nello specifico, i confronti tra gli scenari non cogenerativi e cogenerativi dei gruppo 2 e 3 non risultano attendibili: per l'assetto cogenerativo si sceglie sempre il carico minimo a cui potrà essere esercita la centrale. Sarebbe stato meglio prendere in considerazione carichi mediani per evitare di calcolare emissioni inferiori a quelle reali.
Tale confronto rivela che, sebbene il fattore emissivo di ogni Mwe rimanga tendenzialmente invariato, nell'assetto cogenerativo si verificano aumenti significativi della CO e delle polveri.
Infine, appare poco sensato valorizzare la riduzione delle emissioni legate all'assetto cogenerativo rispetto all'accoppiata centrale Enel non dotata di tale assetto e nuova centrale a carbone dell'Eurallumina. Si deve, invece, evidenziare – anche con l'assetto cogenerativo - un peggioramento emissivo rispetto alle performance della Grazia Deledda negli anni precedenti (dati del Registro Europeo delle Emissioni). Tale situazione non appare in linea con il dettato della Direttiva Europea 2008/1/CE che predica la prevenzione e la riduzione dell'inquinamento delle matrici ambientali.
Si deve anche notare che nelle valutazioni emissive sono presi in considerazione solo i contaminanti: ossidi di zolfo, ossidi di azoto, polveri e monossido di carbonio. Nulla si dice sugli altri contaminanti emessi e correlati con la combustione del carbone quali gli idrocarburi aromatici (benzopirene, benzene), diossine, elementi metallici (Cadmio, Cromo, Manganese, Nichel, Piombo, Rame, Cobalto, Mercurio, Arsenico, Vanadio, Silicio e altri, fino a 50), nonché gli isotopi radiativi naturali (U238, Th232/234 e Radon 222).
Sull'argomento
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