FESTIVAL DI
SCIRARINDI 2017- 25 novembre - Cagliari
Invitata da OVIC e Cesvi onlus, Italia Nostra Sardegna partecipa, assieme alle Università
di Sassari e Cagliari alla Tavola Rotonda dal
titolo:
"Noi e i Nostri Luoghi. Comunità
resilienti e tutela dei territori".
Sabato 25 novembre Sala A
Partecipano:
- Fabiola Podda - Cesvi Onlus
- Fabio Parascandolo - Università di Cagliari
- Laura Cadeddu – Geologa
- Maurizio Mulas - Università di Sassari
- Graziano Bullegas - Italia Nostra Sardegna
- Roberto Scema - Sindaco di Villa Verde
- Mauro Steri - Sindaco di Gonnosnò
Appartenere ad una cultura, ad un luogo;
sentirsi legati ad un territorio: la tavola rotonda proposta da Osvic e Cesvi
Onlus vuole essere un momento di confronto ed approfondimento sull'argomento
Tutela del Paesaggio come "spazio vissuto" da una comunità, come
luogo di relazione tra uomo e natura, come identità, storia, nella specificità
di contesti e di situazioni, nel dialogo tra alterità.
A partire dal progetto “Siguros pro Natura
– Riqualificazione ambientale e gestione sostenibile delle risorse forestali
per la prevenzione del rischio di dissesto idrogeologico” (finanziato da
Mediafriend Onlus), in corso di realizzazione, Cesvi e Osvic promuovono un
confronto tra professionisti ed esperti del mondo accademico, esponenti della
società civile e delle amministrazioni locali; l'iniziativa propone un percorso
di conoscenza, definizione, denuncia e proposta, capace di immaginare il futuro
della Sardegna e la gestione del suo territorio in una prospettiva ecologica.
Assieme ai cambiamenti climatici e all’inquinamento,
il consumo di suolo è una delle emergenze più gravi che la società moderna è
chiamata ad affrontare.
La stessa Comunità Europea ha previsto
nella Road Map Europa 2020 e nel VII programma Azione Ambientale per il 2050 l’obbiettivo
2050 di raggiungere un’occupazione netta di terreno pari a zero.
La Sardegna su questo versante si era mossa
per tempo, già nel 2006 con l’approvazione del Piano Paesaggistico Regionale,
che aveva ridotto drasticamente il consumo di suolo nelle aree costiere, le
zone più critiche dell’intera isola.
Assistiamo in questi anni ad una
involuzione del fenomeno a causa di una serie di norme regionali (Piani Casa e
norme urbanistiche in primo luogo) che tendono a ridimensionare la portata
storica del PPR e a ridurre le tutele paesaggistiche previste dal primo Piano Paesaggistico
Regionale approvato in Italia.
Agli effetti devastanti delle nuove norme
urbanistiche si sovrappongono norme eccessivamente permissive che lasciano
campo libero alla speculazione delle rinnovabili: il Decreto Legislativo 387
del 2003 che di fatto favorisce gli speculatori sottraendo le terre
ai legittimi proprietari e ai coltivatori e trasformando i terreni agricoli in
aree industriali.
sull'argomento
Facebook - Festival di Scrirarindi 2017
Facebook - OSVIC ong
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