venerdì 28 dicembre 2012

Lettera aperta al sindaco di Villasor

serre fotovoltaiche a "Su Scioffu" - Villasor
Egregio Signor Sindaco

Ho seguito con vivo interesse e molto stupore il suo intervento all’assemblea popolare organizzata lo scorso 14 dicembre a Decimoputzu dal comitato Terrasana sul tema della centrale a biogas e delle energie rinnovabili.
Non capita spesso di ascoltare un politico o un rappresentante istituzionale affermare di sentirsi “truffato” dalle false promesse e riconoscere le proprie colpe e la propria ingenuità rispetto alle decisioni assunte in nome e per conto della comunità che rappresenta.  Abbiamo così appreso che anche Lei, signor sindaco, come troppi amministratori sardi, si è fatto abbagliare dalle promesse dei soliti “facilitatori” che si son presentati in giacca e cravatta nel suo ufficio a portare il cosiddetto “sviluppo”  e contribuire con le energie rinnovabili al raggiungimento degli “obbiettivi posti dal protocollo di Kyoto”.
Nel caso dell’impianto di “Su Scioffu” a Villasor si è trattato di una scelta scellerata che ha consegnato alla speculazione del fotovoltaico decine di ettari di terra fertile, sottratta alla produzione agricola in cambio delle solite promesse di posti di lavoro, di royalties, di scuole e altre opere pubbliche, di centri di ricerca e di somme devolute sotto la voce di “ristoro ambientale” per compensare gli effetti negativi derivanti alla comunità dalla presenza dell’impianto. Abbiamo potuto assistere in questi giorni, in occasione dell’anniversario dell’entrata in funzione dell’impianto, a una campagna di stampa propagandistica che ci racconta quanto è bello produrre in queste favolose serre e quanto lavoro (hanno parlato di un centinaio di maestranze) e benessere abbiano portato alla comunità. Ma Lei ci ha invece raccontato un’altra storia, fatta di promesse mancate, di un comune indebitato e a rischio default, di informazione assolutamente non veritiera sull’effettiva occupazione garantita dall’impianto di “Su Scioffu”.

Io Le credo, signor sindaco, perché la sua comunità, al pari di troppe altre in Sardegna e nel resto d’Italia, è stata privata di un’importante area agricola per ospitare veri e propri impianti industriali autorizzati come “miglioramento fondiario”. Importanti risorse della Sardegna e dei sardi razziate da speculatori che si stanno arricchendo grazie proprio alla “dabbenaggine” di amministratori locali e regionali. Non ho colto però la ratio delle sue conclusioni, il fatto cioè di ipotizzare l’alienazione, o la cessione ventennale, di parte del territorio di proprietà comunale (237Ha di terreno agricolo) a una società che propone di realizzare a “Flumini Mannu” una centrale elettrica in zona agricola (impianto solare termodinamico a concentrazione da 50 MW di potenza installata). Col ricavato della cessione di queste aree Lei spera di  far fronte al probabile dissesto finanziario del suo comune. Mi sembra che anche questa ipotesi La porti a ripetere  l’errore precedente, visto che anche il nuovo impianto porterà ricchezza soltanto a chi lo realizza, impoverendo ancora di più la sua comunità, privandola delle proprie terre e quindi dell’opportunità di metterle a valore con attività agricole che abbiano una vera ricaduta economica sui cittadini di Villasor.
Penso invece che esprimere parere contrario al nuovo impianto industriale sui terreni agricoli di Flumini Mannu rappresenti per Lei  la grande occasione per riscattarsi dall’aver voluto le serre di Su Scioffu. Le suggerisco di seguire questa strada così come sarebbe opportuno che lei segnalasse al GSE le anomalie riscontrate nella produzione agricola di queste serre affinché, se ne esistono le condizioni, la società venga privata dagli incentivi fotovoltaici pagati con le nostre bollette elettriche.
Mi piacerebbe anche che Lei portasse la testimonianza dell’imbroglio di cui ci ha parlato agli altri sindaci vittime come Lei, ma che ancora non se ne sono resi conto.
Cagliari 27 dicembre 2012
Graziano Bullegas 
 

 


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