domenica 9 novembre 2025

Ampliamento RWM: edifici e manufatti non sono sanabili

Nei giorni scorsi una vasta coalizione della società civile sarda (ambientalisti, antimilitaristi, sindacati, partiti e associazioni di consumatori) hanno inviato una nuova lettera alla presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde (dopo quella inviata lo scorso settembre) per fornire ulteriori elementi di approfondimento e segnalare nuove e insanabili criticità presenti nella parte espositiva della Delibera della Giunta Regionale N. 49/1 del 23.09.2025 con la quale si sospendeva l’autorizzazione ambientale dell’ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias-Musei, in attesa di ulteriori elementi istruttori. 



Italia Nostra Sardegna, Comitato Riconversione RWM, WarFree – Lìberu dae sa gherra, ANPI Cagliari, Assotziu Consumadoris Sardigna, USB Sardegna, Cagliari Social Forum, COBAS Cagliari, Rete Iside, Movimento Nonviolento Sardegna, Le Radici del Sindacato CGIL Sardegna, Partito Comunista Italiano Sardegna, a seguito della lettura della delibera proposta dall’assessora della Difesa dell’Ambiente hanno ritenuto di portare all'attenzione della Giunta il mancato coinvolgimento della competente Soprintendenza per i Beni Ambietali e Paesaggistici in ogni atto e procedimento riguardante l’ampliamento della fabbrica RWM. Si è segnalato che nella procedura di VIA ex post non sono stati acquisiti i necessari pareri in merito ai vincoli paesaggistici presenti nell’area di intervento, né da parte della Soprintendenza, che sembrerebbe non sia mai stata coinvolta, né da parte del Servizio tutela del paesaggio della Sardegna meridionale, che non si è mai espresso in merito all’ampliamento dello stabilimento RWM nel suo complesso, come richiesto dalle sentenze del C.d.S.. Senza questi pareri non si può in alcun modo approvare la Valutazione di Impatto Ambientale.

Altra insormontabile criticità è rappresentata dall’aver costruito opere e manufatti edilizi in un area a rischio idrogeologico molto elevato. 

Le norme di attuazione del PAI impongono un vincolo di inedificabilità assoluta e vietano espressamente di realizzare impianti industriali in aree caratterizzate da rischio idrauico Ri4; ciò nonostante una parte importante dello stabilimento RWM si trova proprio in prossimità delle sponde del Rio Figu, in piena area Ri4. Reparti produttivi, depositi, locali tecnici, strade e piazzali realizzati in quest’area si configurano quindi come abusi non sanabili.



Il rischio idraulico di livello Ri4 è quello piû elevato e non può essere mitigato né compensato, gli eventuali manufatti presenti devono obbligatoriamente essere rimossi.

A tal proposito abbiamo segnalato la curiosa proposta dei tecnici del Servizio VIA regionale cheapproverebbero la VIA ex-post per le opere abusive già realizzate, per poi rinviare ad una successiva Valutazione di Impatto Ambientale gli interventi necessari per mitigare il rischio idrogeologico causato da quelle stesse opere realizzate abusivamente!

Un'altra grave criticità concerne la trasformazione dei magazzini di deposito in impianti produttivi, senza che questo cambio di destinazione d'uso sia mai stato comunicato agli uffici preposti al rilascio dell'autorizzazione ambientale. È il caso emblematico dello stabilimento di Musei, dove vengono prodotti i droni killer: sebbene l'impianto sia già entrato in attività, secondo la documentazione presentata risulterebbe ancora un semplice magazzino.




Purtroppo, l'intero iter autorizzativo, della durata di tre anni, è stato caratterizzato da una sistematica carenza e/o omissione di informazioni fondamentali. Tali lacune hanno non solo determinato una eccessiva dilatazione dei tempi istruttori, ma avrebbero già di per sé dovuto indurre gli uffici decisori a respingere la richiesta fin dalla sua presentazione.

In sintesi, i portatori di interesse che contestano l’ampliamento dello stabilimento, oltre ad una opposizione di principio al progetto, ne contestano la legittimità giuridica, individuando una serie di violazioni procedurali che invalidano l'intero iter autorizzativo.

Considerate le gravi criticità ambientali emerse, per lo più irrisolvibili, si è ritenuto di dover suggerire alla Giunta Regionale di esprimere un giudizio negativo sulla compatibilità ambientale del progetto di ampliamento dello stabilimento RWM, che produce esplosivi, munizioni e ordigni bellici nei comuni di Domusnovas, Iglesias e Musei. Una posizione, questa, necessaria nonostante le differenti valutazioni tecniche degli uffici regionali.

Vista del piazzale-deposito realizzato in zona ad elevato rischio idrogeologico

Link per leggere e scaricare copia della lettera inviata alla Presidente Todde


sull'argomento

Financial Times - Italian pacifists stymie Europe's plan to boost ammunition production 

L'Unione Sarda - Cagliari, in piazza contro la RWM di Domusnovas

Osservatorio Nomil Scuola - Manifestazione RWM fabbrica di bombe e droni di guerra

Articolo 21 - Riarmo: l'allarme di Conte le ricadute sul territorio

Pressenza - Per la Palestina chiudiamo la fabbrica di morte di Domusnovas

Il Manifesto Sardo - Disarmare il lavoro

LA 7 - Il ricatto per il lavoro nel Sulcis: disoccupazione o produzione di armi

Articolo 21 - Vuote promesse. La realtà è fatta d'una fabbrica di bombe

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