martedì 10 settembre 2024

Contributo tecnico di Italia Nostra Sardegna al processo di pianificazione energetica dell’isola

Nell’ambito del processo di elaborazione del disegno di legge regionale per le Aree Idonee ed in ottemperanza a quanto previsto dalla normativa vigente, l’Assessorato all’Urbanistica, in qualità di Coordinatore della Cabina di Regia per le Aree Idonee, ha tenuto una serie di incontri al fine di accogliere i contribuiti dei vari portatori di interesse. 


Italia Nostra Sardegna è stata convocata in data 22 agosto alle ore 17,00 insieme ad altre Associazioni ambientaliste (LIPU, GRIG, FAI, LEGAMBIENTE, WWF) e due Comitati (Oristano e S.Antioco). Nel giorno precedente si era tenuto un analogo incontro con altri Comitati.  Erano presenti da parte regionale gli assessori agli Enti Locali, ai Beni Culturali ed agli Affari Generali oltre il Capo di Gabinetto della Presidenza e alcuni consulenti.

L’assessore Spanedda ha introdotto l’argomento facendo il punto sulla normativa. Per coloro che non siano edotti in materia ricordo che il dlgs199/2024, che recepisce in sede nazionale la Direttiva europea 2018/2001 (RED II), stabilisce all’art.20 che a seguito di un decreto MASE (sottoscritto poi in sede di conferenza unificata Stato-Regione in data 21.06.2024) alle Regioni sarebbe spettato il compito di varare una legge per la definizione delle aree idonee ad accogliere gli impianti di produzione di energia da rinnovabili al fine del raggiungimento degli obiettivi di potenza da installare come previsti dal PNIEC (80 GW per l’Italia, di cui 6,26 GW spettanti alla Sardegna).

L’assessore ha illustrato le problematiche più rilevanti connesse ad una normativa di inedita complessità. Si tratta infatti di far convergere in un unico strumento normativo contenuti urbanistici ed energetici nell’intento di ottemperare all’obbligo del raggiungimento degli obiettivi UE e nel rispetto della tutela dei valori paesaggistici e culturali del territorio. Ha precisato che gli uffici regionali erano impegnati all’elaborazione della documentazione e che la riunione aveva l’intento di accogliere i contributi dei portatori di interesse di cui tener conto nella redazione della normativa in fieri. Ha infine concluso assicurando che è intendimento della Regione di evitare il sacrificio di ulteriore territorio agli impianti FER. 


Si è svolto quindi un primo giro di consultazioni che ha trovato concordi le Associazioni nel confermare la propria disponibilità a fornire il proprio contributo, pur nella diversità delle rispettive posizioni che vanno dalla prospettiva di ampia liberalizzazione assunta da Legambiente alla richiesta di una cogente regolamentazione invocata da Italia Nostra, GRIG e LIPU. In particolare ê stata evidenziata da Italia Nostra Sardegna l’esigenza di sciogliere nodi pregiudiziali, quali la messa a disposizione di un esaustivo monitoraggio degli impianti e delle autorizzazioni, nonché l’obbligo a TERNA di ufficializzare le informazioni inerenti la capacità della rete di sostenere la transizione. Da tutti è stata avanzata la richiesta di poter disporre almeno di una prima bozza da parte dell’assessorato regionale per poter pronunciarsi nel merito con cognizione di causa. LIPU e GRIG hanno presentato in quella sede memorie scritte, mentre Italia Nostra Sardegna si è riservata di trasmetterle a stretto giro (come avvenuto in data 25 c,m.). Si riportano di seguito in estrema sintesi le considerazioni avanzate da Italia Nostra Sardegna ed esposte con ulteriori precisazioni nel documento scritto.

a)  Necessità di una localizzazione delle aree idonee a cui attribuire un carico di potenza e una tipologia di impianto. Le aree idonee sono quelle individuate dal comma 8 dell’art.20 del dlgs 199/24 ovvero coperture di edifici, parcheggi, strutture lineari, aree industriali, ecc. sulle quali poter installare pannelli fv.

b)    Individuazione e perimetrazione di tutti i BBCC e le aree naturali protette con zone buffer di 7 km estensibili in funzione della tipologia dei giacimenti culturali e ambientali

c)     Non individuare aree ordinarie che potrebbero essere interessate da aggressioni speculative.

d)     Ricorso e massima valorizzazione dell’idroelettrico 

e)  La quota di potenza assegnata alla Sardegna al 2030 deve essere considerata come tetto massimo di potenza autorizzabile e se non negoziabile al ribasso deve ritenersi comprensiva dell’aliquota che oggi compete alle fossili. Nessun incremento di potenza al 2050.

f)      Massima diffusione delle comunità energetiche

g)     Obbligo di assoggettabilità a VAS della legge regionale varata ai sensi del DM MASE del 02/07/2024 e solo a seguito di un risultato positivo della Valutazione Ambientale la legge potrà essere applicata

h)     In considerazione dell’impugnazione della moratoria adozione di una Delibera di Giunta del tipo di quella adottata dalla Giunta Soru in occasione del PPR, che consenta il blocco di tutte le installazioni ed autorizzazioni inerenti gli impianti FER \in modo da assicurare la salvaguardia del territorio in attesa del varo delle nuove norme urbanistiche e paesaggistiche.



Il link per consultare il contributo tecnico di Italia Nostra Sardegna al processo di pianificazione energetica dell’isola 


sull'argomento

L'Indipendente - Speculazione energetica, l'associazione Italia Nostra ricorre all'UE contro il governo

Grig - Confronto sulla prossima normativa regionale sulle aree idonee/inidonee per impianti produttivi di energia da fonti rinnovabili

La Nuova - Bosa, progetto eolico offshore: dibattito contro le speculazioni



Immagini della imponente manifestazione del 30 agosto a Cagliari contro la speculazione delle rinnovabili

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