giovedì 28 ottobre 2021

RWM: l’assenza di un valido Piano di Emergenza mette a rischio l’incolumità di cittadini e lavoratori

Nella giornata di ieri, le associazioni Italia Nostra Sardegna, Centro Sperimentazione Autosviluppo, Assotziu Consumadoris Sardigna, Cagliari Social Forum, Movimento Nonviolento Sardo, il Comitato Riconversione RWM e le organizzazioni sindacali Confederazione Sindacale Sarda, Unione Sindacale di Base (USB) Cagliari e Cobas Cagliari hanno dato vita ad un partecipato sit-in conferenza stampa, presso la Prefettura di Cagliari, relativamente alle varie criticità che presenta l’attività della fabbrica di bombe da guerra Rwm Italia S.p.A di Domusnovas - Iglesias (specializzata in sistemi di controllo ed armi di sterminio di massa), per quanto riguarda la sicurezza dei cittadini che abitano nelle vicinanze degli impianti e dei lavoratori ivi impiegati e altre emergenze, relative agli stessi impianti, di natura etica, ambientale, autorizzativa e legale.

Nel corso del presidio il prefetto Dottor Gianfranco Tomao e il responsabile della protezione civile dottor Oggiano, hanno ricevuto una delegazione dei manifestanti che ha potuto illustrare le motivazioni dell’iniziativa. 

Tra le questioni sollevate è stata evidenziata la mancanza di un adeguato Piano di Emergenza per le aree Esterne (PEE), obbligatorio per le aziende ad alto rischio di incidente rilevante che potrebbe coinvolgere la popolazione residente nei comuni di Domusnovas e Iglesias e gli stessi lavoratori che operano nello stabilimento, oltre ai conducenti che trasportano tonnellate di materiale esplosivo in entrata e in uscita dallo stabilimento.

Il Prefetto ha preso atto dell’inadeguatezza del PEE essendo quello attuale datato 2012 e non adatto alla quantità e alla qualità dell’odierna produzione! Oltre a non tener conto dei manufatti e costruzioni realizzati nella fascia di rispetto del rio Figu, area a rischio di esondazione, e delle attività che si svolgono negli impianti e nei magazzini connessi allo stabilimento, ubicati in prossimità dei centri urbani di Iglesias e di Musei.

Il Prefetto, nel prendere atto delle dichiarazioni e dei documenti presentati, ha obiettato che vi è da considerare la situazione lavorativa di quanti operano nella fabbrica e di coloro che in qualche modo per essa lavorano. Ha perciò invitato il Comitato Riconversione Rwm a presentare alla Prefettura delle proposte concrete in merito a possibili riconversioni della fabbrica, impegnandosi ad inoltrarle al governo centrale.

Il rappresentate del governo non si è pronunciato sulla natura etica della produzione, rispetto alla quale la delegazione ha espresso una posizione assolutamente contraria. 

Il Prefetto, pur evidenziando la difficoltà della prefettura ad adempiere alle sue numerose incombenze, a causa soprattutto della forte carenza di personale determinata dai pensionamenti e dall’assenza del turn over, si è comunque impegnato perché il Comitato per la sicurezza si attivi nel più breve tempo possibile e perché il PEE venga aggiornato e sottoposto all’attenzione della comunità, assicurando che, entro breve tempo, egli farà di tutto perché tutti gli adempimenti di sua competenza vengano attuati.

Resta la gravità del fatto che da quasi un decennio lo stabilimento RWM opera in assenza di un Piano di Emergenza per le Aree Esterne utile ed adeguato a far fronte ad un eventuale incidente rilevante. Carenza più volte contestata alle autorità competenti compresa la Procura di Cagliari che ha aperto un fascicolo di indagine per far luce sulle numerose segnalazioni presentate dalle Associazioni, Comitati e Sindacati che hanno organizzato il sit-in davanti alla Prefettura. 




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