mercoledì 17 marzo 2021

Sa Domo, Friday for Future e Italia Nostra in piazza contro il traffico di rifiuti

Il pericolo che la Sardegna stia diventando sempre più la discarica di rifiuti speciali e pericolosi d'Italia e d'Europa sta producendo una levata di scudi. Le associazioni Sa Domo de Totus e Friday for Future di Sassari hanno organizzato per sabato 20 marzo una manifestazione nel capoluogo turritano.

Nei scorsi giorni un gigantesco carico di materiale contenente anche amianto proveniente dal nord Italia destinato alle discariche della Sardegna ha fatto la spola tra Livorno e Olbia. Tutto ciò avviene approfittando di un vuoto normativo creatosi a seguito della sentenza della Corte Costituzionale n.335/2001 che sottrae al principio di autosufficienza regionale nello smaltimento dei rifiuti urbani ordinari – stabilito espressamente, ora, dall’art. 182, comma 5°, del decreto legislativo n. 152/2006 e s.m.i. – la tipologia dei rifiuti speciali pericolosi e non.  Va comunque ricordato che la stessa giurisprudenza costituzionale ha stabilito che il principio dell’autosufficienza nello smaltimento nella regione di provenienza continua a sussistere come obbligo nella fase del “trattamento” di tali rifiuti e quindi prima del conferimento alla discarica. A tale linea interpretativa si è ispirata la giurisprudenza amministrativa (Ordinanza del TAR  Sardegna,7/8/20 n. 319) la quale ricorda che per tali tipi di rifiuti vige l’obbligo del rilascio di una specifica autorizzazione integrata ambientale.

Del resto che la Sardegna sia spesso meta di traffici di rifiuti pericolosi e che questi ultimi rappresentino un business delle cosiddette ecomafie, non è assolutamente una novità. Sempre su questo intervengono gli organizzatori: «è un paradosso che mentre si discute di inserire la Sardegna nella lista dei patrimoni dell’Unesco, si importino tonnellate di amianto, fra l’altro contenuti in sacchi di plastica, senza alcun controllo e filtro, come se non avessimo abbastanza rifiuti nostrani da smaltire e intere aree sacrificate all’industria inquinante e alle basi militari da bonificare».

Le due associazioni che fanno della difesa della Sardegna e dell’ambiente uno dei loro punti cardine, rispediscono al mittente il ricatto economico che sempre agisce sottotraccia in questi casi. La “difesa dei posti di lavoro” non può mai essere una ragione per imporre ad un territorio l’avvelenamento e la messa in pericolo della salute dei suoi abitanti, soprattutto se in cambio di pochi spiccioli si accetta una ipoteca per le generazioni che verranno.

La manifestazione prevede l’intervento di Mauro Gargiulo, segretario di “Italia Nostra” Sardegna, associazione che segue e denuncia da anni il traffico dei rifiuti e che sostiene la necessità di fermare lo spostamento rifiuti da una regione all'altra d'Italia cosí come l’esportazione di rifiuti nei paesi poveri per continuare ad arricchire imprese e personaggi senza scrupoli.

Questa vicenda, come tante altre simili, richiama all'obbligo di ridurre drasticamente la produzione di rifiuti.

Qualcuno guadagnerà di meno, ma il pianeta e noi tutti vivremo meglio.

L’appuntamento è previsto sabato 20 marzo 2021, in piazza Castello a Sassari, alle ore 18:00.



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