martedì 19 marzo 2019

RWM Italia: scoperti nuovi motivi di illegittimità

Individuati e impugnati davanti al TAR Sardegna nuovi motivi di illegittimità della RWM Italia, la fabbrica di bombe del Sulcis

Le Associazioni Italia Nostra, Comitato Riconversione RWM, USB, ARCI Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Legambiente Sardegna e il Centro di Sperimentazione Autosviluppo, hanno presentato lo scorso 15 marzo, attraverso lo studio degli avvocati Pubusa, ulteriori motivi di illegittimità  alla causa intentata lo scorso gennaio davanti al TAR Sardegna contro il comune di Iglesias e la RWM.

Le Associazioni ricorrenti hanno potuto individuare ulteriori motivi di illegittimità presenti nel lungo e artatamente frazionato iter autorizzativo sull’ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias grazie all’analisi della documentazione presentata al TAR da RWM, Comune e Regione. Informazioni di carattere ambientale finora precluse in totale spregio della normativa regionale, nazionale ed europea sulla trasparenza delle informazioni di carattere ambientale. 

Tra le nuove autorizzazioni ritenute illegittime si è deciso di impugnare:

   1)  La delibera della Giunta Regionale del 15 gennaio scorso che ha ritenuto di non dover assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale il Nuovo Campo Prove 140. Queste le principali motivazioni del ricorso: a) mancanza di una istruttoria complessiva dell’intero progetto di ampliamento dello stabilimento; b) assenza di verifiche e controlli sull’inquinamento attuale prodotto dallo stabilimento e nessuna ipotesi sull’inquinamento futuro; c) totale trascuratezza da parte della regione nella valutazione degli impatti futuri su un territorio particolarmente sensibile; d) assoluta assenza di attenzione verso l’inquinamento acustico prodotto dai test di esplosione; e) nessuna analisi sugli effetti che l’ampliamento dell’impianto potrebbe arrecare alle specie protette del SIC Monte Linas – Marganai; e) mancata applicazione della Guida Metodologica della Comunità Europea per la valutazione di piani e progetti aventi incidenza sui siti Natura 2000; f) assenza di motivazione valida sull’esclusione dalla VIA di una fabbrica di esplosivi, come invece previsto dalla vigente normativa in materia.
2)      L’autorizzazione Unica Ambientale, rilasciata a ottobre del 2017 dalla Provincia del Sud Sardegna (in sostituzione della precedente Autorizzazione Integrata Ambientale) che consente a una delle più grosse fabbriche di bombe d’Europa di avere la stessa autorizzazione ambientale prevista per una carrozzeria. Di fatto una autorizzazione prevista per le medie e piccole imprese, non certo per la RWM e per tutte le grosse fabbriche che producono esplosivi.
3)      Il Nulla Osta Paesaggistico per i reparti R200 e R210 rilasciato dal Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Sardegna per carenza di motivazione in quanto non viene indicato alcun elemento a supporto della compatibilità paesaggistica dell'intervento oggetto di richiesta da parte della soc. RWM Italia, nonostante i nuovi interventi (devastanti anche sotto l’aspetto paesaggistico) insistano su un territorio tutelato da numerose norme paesaggistiche.
4)  I certificati di conformità urbanistica ed edilizia rilasciati dal comune di Iglesias in quanto non poteva essere certificata la realizzazione di un impianto industriale in un’”area bianca”, se non previa deliberazione del Consiglio Comunale. Considerato inoltre che ben prima del rilascio dell’autorizzazione esisteva nella stessa area una significativa attività di movimento terra (sbancamenti, scavi, realizzazione della rete stradale interna, terrapieni, etc.), la procedura autorizzativa sarebbe dovuta muovere da un procedimento di sanatoria o accertamento di conformità delle opere già avviate, previa verifica dei presupposti di legge ex art. 36, D.P.R. 380/2001, e comunque a seguito della verifica di conformità rispetto alla disciplina urbanistica e paesaggistica vigente.

Movimento terra riportato dalla TV pubblica tedesca
Sarà adesso il TAR Sardegna, nella causa che verrà discussa nel merito il prossimo 19 giugno, a decidere la legittimità o meno dell’ampliamento della fabbrica di bombe e quale deve essere l’autorizzazione ambientale a cui va assoggettata una fabbrica che produce esplosivi ed è fonte di inquinamento.


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