martedì 26 marzo 2019

Economia circolare oltre il carbone e il metano

Si svolgerà  ad Alghero sabato 30 marzo dalle ore 17.00 presso la biblioteca dell’Obra Cultural in via Ardoino 44 (Piazza del Teatro), la conferenza dal titolo “GIUSTIZIA ENERGETICA. Economia circolare oltre il carbone e il metano”, organizzata dalle associazioni ambientaliste WWF, Isde-Medici per l’Ambiente, Codacons, Italia Nostra, Federparchi, Lipu, Fridays for Future. 

L’incontro vuole porre l’attenzione, in Sardegna, sul raggiungimento dell’obiettivo fissato dall'Accordo di Parigi del 2015 per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C e fare i più grandi sforzi per non superare l'aumento di temperatura di 1,5 ° C rispetto ai livelli preindustriali. 
Il titolo dell’incontro non lascia spazio ad equivoci, non può esserci giustizia climatica senza quella energetica. In tal senso, il movimento ambientalista, vuole mettere in primo piano la richiesta che viene dagli studenti di tutto il mondo, con il movimento ispirato dall’attivista Greta Tumberg, dando la parola ai giovanissimi rappresentati di Fridays for Future

L’incontro promosso dalle associazioni ambientaliste sarà centrato sulle modalità per l’uscita della Sardegna Qui e ora” - dall’era fossile. In tal senso sarà presentata, da Lillino Sini, l’esperienza del Comune di Benetutti portata alla ribalta nazionale dalla trasmissione di Rai Tre Presa Diretta di Riccardo Iacona. Il paese del Goceano, è il primo esempio di Smart community in Sardegna con reti elettriche intelligenti, produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi di accumulo e condivisione energetica. Parteciperà all’incontro Manuela Pintus, sindaca di Arborea, che insieme alla sua comunità ha impedito le trivellazioni nel proprio comune. Il Wwf per questo suo impegno, nel 2016, le ha conferito i premi Panda d’oro Gigante dell’ambiente

Sono altresì previsti gli interventi di Carmelo Spada (WWF), Paola Pilisio (No Metano), Piero Loi (giornalista), Mauro Gargiuolo (Italia Nostra), Domenico Scanu (Isde-Medici per l’Ambiente), Laura Careddu (No Metano), Daniele Solinas (Codacons), Salvatore Sanna (Federprchi), Francesco Guillot (Lipu). 

Italia Nostra Sardegna ha avviato in questi anni un serrato dibattito, assieme alle altre associazioni ambientaliste sulla questione energetica e in particolare sull’opportunità o meno di infrastrutturare l’isola con la rete del gas. La Sardegna è l’unica regione italiana esclusa dalla distribuzione del gas. In considerazione del surplus di produzione di energia (si esporta circa il 30% dell’energia elettrica prodotta nell’isola) Italia Nostra Sardegna sostiene l’inutilità di sprecare risorse pubbliche per sostenere un combustibile fossile “di transizione” e la necessità di investire in attività di supporto e sostegno ai “prosumers” (i produttori – consumatori) di energia rinnovabile.
Con questi obbiettivi abbiamo partecipato alla discussione sul Piano Ambientale Energetico Sardo e abbiamo contestato l’ipotesi di installare una nuova centrale a carbone, oltre alle ultime scelte della Regione di chiedere una deroga alla norma statale che impone il fermo delle centrali elettriche a carbone entro il 2025.
Con lo stesso spirito stiamo contrastando la speculazione legata i grossi impianti FER, la nascita delle grosse wind farm e degli  immensi impianti termodinamici solari.


sull'argomento

Italia Nostra Sardegna - Il metano non da una mano

  

martedì 19 marzo 2019

RWM Italia: scoperti nuovi motivi di illegittimità

Individuati e impugnati davanti al TAR Sardegna nuovi motivi di illegittimità della RWM Italia, la fabbrica di bombe del Sulcis

Le Associazioni Italia Nostra, Comitato Riconversione RWM, USB, ARCI Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Legambiente Sardegna e il Centro di Sperimentazione Autosviluppo, hanno presentato lo scorso 15 marzo, attraverso lo studio degli avvocati Pubusa, ulteriori motivi di illegittimità  alla causa intentata lo scorso gennaio davanti al TAR Sardegna contro il comune di Iglesias e la RWM.

Le Associazioni ricorrenti hanno potuto individuare ulteriori motivi di illegittimità presenti nel lungo e artatamente frazionato iter autorizzativo sull’ampliamento dello stabilimento RWM di Domusnovas-Iglesias grazie all’analisi della documentazione presentata al TAR da RWM, Comune e Regione. Informazioni di carattere ambientale finora precluse in totale spregio della normativa regionale, nazionale ed europea sulla trasparenza delle informazioni di carattere ambientale. 

Tra le nuove autorizzazioni ritenute illegittime si è deciso di impugnare:

   1)  La delibera della Giunta Regionale del 15 gennaio scorso che ha ritenuto di non dover assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale il Nuovo Campo Prove 140. Queste le principali motivazioni del ricorso: a) mancanza di una istruttoria complessiva dell’intero progetto di ampliamento dello stabilimento; b) assenza di verifiche e controlli sull’inquinamento attuale prodotto dallo stabilimento e nessuna ipotesi sull’inquinamento futuro; c) totale trascuratezza da parte della regione nella valutazione degli impatti futuri su un territorio particolarmente sensibile; d) assoluta assenza di attenzione verso l’inquinamento acustico prodotto dai test di esplosione; e) nessuna analisi sugli effetti che l’ampliamento dell’impianto potrebbe arrecare alle specie protette del SIC Monte Linas – Marganai; e) mancata applicazione della Guida Metodologica della Comunità Europea per la valutazione di piani e progetti aventi incidenza sui siti Natura 2000; f) assenza di motivazione valida sull’esclusione dalla VIA di una fabbrica di esplosivi, come invece previsto dalla vigente normativa in materia.
2)      L’autorizzazione Unica Ambientale, rilasciata a ottobre del 2017 dalla Provincia del Sud Sardegna (in sostituzione della precedente Autorizzazione Integrata Ambientale) che consente a una delle più grosse fabbriche di bombe d’Europa di avere la stessa autorizzazione ambientale prevista per una carrozzeria. Di fatto una autorizzazione prevista per le medie e piccole imprese, non certo per la RWM e per tutte le grosse fabbriche che producono esplosivi.
3)      Il Nulla Osta Paesaggistico per i reparti R200 e R210 rilasciato dal Servizio Tutela del Paesaggio della Regione Sardegna per carenza di motivazione in quanto non viene indicato alcun elemento a supporto della compatibilità paesaggistica dell'intervento oggetto di richiesta da parte della soc. RWM Italia, nonostante i nuovi interventi (devastanti anche sotto l’aspetto paesaggistico) insistano su un territorio tutelato da numerose norme paesaggistiche.
4)  I certificati di conformità urbanistica ed edilizia rilasciati dal comune di Iglesias in quanto non poteva essere certificata la realizzazione di un impianto industriale in un’”area bianca”, se non previa deliberazione del Consiglio Comunale. Considerato inoltre che ben prima del rilascio dell’autorizzazione esisteva nella stessa area una significativa attività di movimento terra (sbancamenti, scavi, realizzazione della rete stradale interna, terrapieni, etc.), la procedura autorizzativa sarebbe dovuta muovere da un procedimento di sanatoria o accertamento di conformità delle opere già avviate, previa verifica dei presupposti di legge ex art. 36, D.P.R. 380/2001, e comunque a seguito della verifica di conformità rispetto alla disciplina urbanistica e paesaggistica vigente.

Movimento terra riportato dalla TV pubblica tedesca
Sarà adesso il TAR Sardegna, nella causa che verrà discussa nel merito il prossimo 19 giugno, a decidere la legittimità o meno dell’ampliamento della fabbrica di bombe e quale deve essere l’autorizzazione ambientale a cui va assoggettata una fabbrica che produce esplosivi ed è fonte di inquinamento.


sull'argomento


Locandina escursione del 24 marzo 2019

martedì 12 marzo 2019

Global Climate Strike for Future

Da tempo Italia Nostra è mobilitata per evidenziare i rischi che vi sono dietro i cambiamenti climatici e per contrastare i "negazionisti" e quanti continuano a sottostimare questi pericoli .  
Per fortuna le giovani generazioni come i ragazzi di “Fridays For Future” hanno capito che è questo il momento di battersi per riuscire a fermare un modello economico distruttivo basato essenzialmente sullo sfruttamento corrosivo e distruttivo delle risorse naturali.
L’iniziativa di “Fridays For Future” nasce da Greta Thunberg, una 15 enne svedese che ogni venerdì sciopera dalla scuola per andare al Parlamento di Stoccolma e protestare contro la stagnazione della politica rispetto al tema dei cambiamenti climatici. Dalla determinazione di questa ragazza, e dalla sua capacità di diventare un esempio, sta prendendo vita un movimento globale che si è dato appuntamento per una grande manifestazione internazionale il prossimo 15 Marzo. 

Ambiente e sopravvivenza nella terra sono due voci  estremamente connesse tra loro e non possono essere in alcun modo separate. La battaglia per fermare i cambiamenti climatici; tutelare la biodiversità e garantire alle prossime generazioni di poter abitare il pianeta  è una battaglia di tutti.  Essa sancisce il confine tra chi pensa solo al profitto e chi invece vuole immaginare il diritto al futuro come un bene collettivo e inalienabile.
Italia Nostra Sardegna aderisce a questo importante momento di mobilitazione che viene dal basso e che richiama tutte le istituzioni e tutti i ""decisori" a non perdere più tempo in inutili convegni e inconcludenti trattati, ma a passare all'azione, a decidere: oggi, subito! La terra e gli esseri viventi che la popolano non possono permettersi di perdere neppure un minuto di tempo.
La locandina della manifestazione di Cagliari

In seguito alla mobilitazione internazionale “Global strike for future”, nata dal movimento “Fridays for future” fondato dalla studentessa svedese Greta Thunberg, un collettivo di studenti, privati ed associazioni hanno deciso di mobilitarsi per presentare la suddetta manifestazione nella città di Cagliari. L’azione della giovane studentessa svedese, impegnata a presidiare il Parlamento svedese tutti i venerdì dallo scorso agosto, con in mano un cartello con scritto “Skolstrejk för klimatet” (letteralmente sciopero scolastico per il clima), ha ispirato migliaia di studenti, e non solo, in tutta l’Europa. 
La data della manifestazione prevista, in linea con il movimento internazionale, è il 15 marzo 2019. Data per la quale abbiamo richiesto alle autorità competenti l’autorizzazione alla formazione di un corteo nelle strade cittadine, con annesso uno spazio per il sit-in conclusivo. Sit-in nel quale i manifestanti occuperanno, per un tempo da definire, lo spazio di arrivo del corteo al di fuori delle strade comunali, quindi senza un blocco del traffico o disturbi di alcun genere alla circolazione. 
PERCORSO: Raduno in Piazza Garibaldi, partenza dalla medesima piazza verso via Sonnino, via Logudoro, via Cimitero, Viale Bonaria, via Amendola, via Roma. Il sit-in conclusivo si terrà nella zona pedonale del porto di Cagliari, nel Lungomare New York 11 settembre, in prossimità della Fontana Monumentale.

La manifestazione pacifica inizierà intorno alle ore 9:30 per poi disperdersi alle 13:30 circa.



SARANNO VIETATE BANDIERE E LOGHI DI PARTITO!



LE ASSOCIAZIONI, ADERENTI E NON, SARANNO LIBERE INVECE DI PORTARE BANNER E BANDIERE.

ASSOCIAZIONI ADERENTI:

- UNICA 2.0
- EUREKA - RDSM CAGLIARI
- RECOSOL
- LEGAMBIENTE
- ISAWO
- GREENPEACE
- ESN CAGLIARI
- UNICA LGBT
- MEMORATU
- CIRCOLO SERGIO ATZENI
- ASSOCIAZIONE PASOLINI
- CAMPO PROGRESSISTA CAGLIARI
- AEGEE CAGLIARI
- COMITATO ARCI SUD SARDEGNA
- THEANDRIC TEATRO NON VIOLENTO
- CIREM
- ITALIA NOSTRA SARDEGNA
- ASSOTZIU CONSUMADORIS
- CONFEDERAZIONE SINDACALE SARDA
- ALADINPENSIERONEWS ONLINE
- ADI associazione dottorandi di ricerca italiani
- MOVIMENTO DECRESCITA FELICE
- RETE UMANI SOPRATUTTO
- LA CAROVANA
- AMAN
- CHIESA BATTISTA DI CAGLIARI
- KARA LETTURA
- ITALIA NOSTRA, SARDEGNA
- AMICI SENZA CONFINI
- CENTRO DI ACCOGLIENZA DON VITO SGUOTTI
- ASSOCIAZIONE SUCANIA
- LIBEROS
- ALTA FORMAZIONE E SVILUPPO
- TAVOLA SARDA PER LA PACE - MESA SARDA DE SA PAXI
- CUA - COLLETTIVO AUTONOMO UNIVERSITARIO CASTEDDU
- ASSOCIAZIONE LOS QUINCHOS






"Ho sette anni.
Quando ne avrò 8, sarò alto così.
Quando ne avrò 9 o 10, potrò avere un cellulare.
Quando ne avrò 12, avrò la barba su tutta la faccia.
Quando ne avrò 19, gli scienziati diranno: "La terra si è surriscaldata troppo, abbiamo bruciato troppi combustibili fossili, con le auto, con gli aerei, mangiando carne, buttando via i rifiuti, e diventerà sempre più caldo"
Quando ne avrò 30, in tutto il mondo saremo a corto di cibo.
Milioni, forse miliardi di persone, dovranno scappare da incendi e tempeste.
Gli scienziati dicono che, quando avrò 57 anni, grandi parti di New York saranno sott'acqua.
Se non facciamo qualcosa, quando avrò 59 anni potrebbe anche non esserci un mondo in cui vivere.
Non so che dico perchè mamma e papà non vogliono che io sia spaventat*, ma voi lo sapete.
Siete adulti, agite come adulti, così potrò esserlo anche io.
Non è troppo tardi, ma dovete fare qualcosa ORA.
Per proteggermi."
E' un'emergenza climatica globale.
Giovani di tutto il mondo stanno protestando per chiedere ai governi di agire immediatamente.
IL 15 MARZO, SCENDIAMO TUTTI IN PIAZZA 



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