Si svolgerà ad Alghero sabato 30 marzo dalle ore 17.00 presso la biblioteca dell’Obra Cultural in via Ardoino 44 (Piazza del Teatro), la conferenza dal titolo “GIUSTIZIA ENERGETICA. Economia circolare oltre il carbone e il metano”, organizzata dalle associazioni ambientaliste WWF, Isde-Medici per l’Ambiente, Codacons, Italia Nostra, Federparchi, Lipu, Fridays for Future.
L’incontro vuole porre l’attenzione, in Sardegna, sul raggiungimento dell’obiettivo fissato dall'Accordo di Parigi del 2015 per mantenere il riscaldamento globale ben al di sotto dei 2° C e fare i più grandi sforzi per non superare l'aumento di temperatura di 1,5 ° C rispetto ai livelli preindustriali.
Il titolo dell’incontro non lascia spazio ad equivoci, non può esserci giustizia climatica senza quella energetica. In tal senso, il movimento ambientalista, vuole mettere in primo piano la richiesta che viene dagli studenti di tutto il mondo, con il movimento ispirato dall’attivista Greta Tumberg, dando la parola ai giovanissimi rappresentati di Fridays for Future.
L’incontro promosso dalle associazioni ambientaliste sarà centrato sulle modalità per l’uscita della Sardegna - “Qui e ora” - dall’era fossile. In tal senso sarà presentata, da Lillino Sini, l’esperienza del Comune di Benetutti portata alla ribalta nazionale dalla trasmissione di Rai Tre Presa Diretta di Riccardo Iacona. Il paese del Goceano, è il primo esempio di Smart community in Sardegna con reti elettriche intelligenti, produzione di energia da fonti rinnovabili, sistemi di accumulo e condivisione energetica. Parteciperà all’incontro Manuela Pintus, sindaca di Arborea, che insieme alla sua comunità ha impedito le trivellazioni nel proprio comune. Il Wwf per questo suo impegno, nel 2016, le ha conferito i premi Panda d’oro e Gigante dell’ambiente.
Sono altresì previsti gli interventi di Carmelo Spada (WWF), Paola Pilisio (No Metano), Piero Loi (giornalista), Mauro Gargiuolo (Italia Nostra), Domenico Scanu (Isde-Medici per l’Ambiente), Laura Careddu (No Metano), Daniele Solinas (Codacons), Salvatore Sanna (Federprchi), Francesco Guillot (Lipu).
Italia Nostra Sardegna ha avviato in questi anni un serrato dibattito, assieme alle altre associazioni ambientaliste sulla questione energetica e in particolare sull’opportunità o meno di infrastrutturare l’isola con la rete del gas. La Sardegna è l’unica regione italiana esclusa dalla distribuzione del gas. In considerazione del surplus di produzione di energia (si esporta circa il 30% dell’energia elettrica prodotta nell’isola) Italia Nostra Sardegna sostiene l’inutilità di sprecare risorse pubbliche per sostenere un combustibile fossile “di transizione” e la necessità di investire in attività di supporto e sostegno ai “prosumers” (i produttori – consumatori) di energia rinnovabile.
Con questi obbiettivi abbiamo partecipato alla discussione sul Piano Ambientale Energetico Sardo e abbiamo contestato l’ipotesi di installare una nuova centrale a carbone, oltre alle ultime scelte della Regione di chiedere una deroga alla norma statale che impone il fermo delle centrali elettriche a carbone entro il 2025.
Con lo stesso spirito stiamo contrastando la speculazione legata i grossi impianti FER, la nascita delle grosse wind farm e degli immensi impianti termodinamici solari.
sull'argomento
Italia Nostra - Rete del gas in Sardegna: l'inutilità di un opera
Il sole 24 ore - La Sardegna punta sul gas con 400 km di rete
Italia Nostra Sardegna - Il metano non da una mano