domenica 26 ottobre 2014

Le esercitazioni militari inquinano e distruggono la biodiversità del lago Omodeo


Italia Nostra, LIPU e WWF intervengono sulla nocività e gli effetti sull'ambiente e sull'intero ecosistema, delle esercitazioni militari che periodicamente avvengono nel lago Omodeo e nelle sue rive.
L'area dopo le esercitazioni militari
Con un'articolata nota inviata al Ministero dell'Ambiente, agli uffici regionali preposti alla tutela dell'ambiente e alla salvaguardia della biodiversità, ai sindaci dei comuni interessati e all'Ente Acque della Sardegna, le Associazioni ambientaliste chiedono di conoscere se esiste una preventiva istruttoria sugli effetti che le esercitazioni possono arrecare al delicato ambiente lacustre, chiedono in particolare se è stata istruita la Valutazione di Incidenza prevista dalla vigente normativa italiana ed europea per verificare l'eventuale impatto che tali operazioni possono esercitare sulle specie oggetto di tutela dal Sito di Importanza Comunitaria. Infatti le esercitazioni a fuoco avvengono all’interno del SIC “Media Valle del Tirso - Altopiano di Abbasanta e Paulilatino – Rio Siddu - ITB 031104”.
La protesta di sindaci e cittadini
Le Associazioni rilevano che alla fine delle numerose e ripetute esercitazioni a fuoco non viene effettuata alcuna bonifica dell’area, per cui i proiettili (la cui quantità aumenta alla fine di ogni esercitazione) vengono abbandonati e causano il lento rilascio di sostanze inquinanti che vengono assorbite dalle acque del lago e distribuite assieme ad esse. Esiste quindi un rischio reale per la salubrità delle acque, già fortemente compromessa dalle fioriture fitoplanctoniche, che vengono erogate per soddisfare la richiesta nel settore irriguo, potabile e industriale di una vasta area dell'oristanese

Le Associazioni ambientaliste esprimono seria preoccupazione per i pericoli che le esercitazioni militari possono arrecare al delicato ecosistema del lago Omodeo e le aree circostanti hanno pertanto chiesto di conoscere gli atti paesaggistici e ambientali che hanno consentito agli enti preposti di autorizzare le esercitazioni in un sito di elevata importanza ambientale.


Sull'argomento


Diga sul lago Omodeo







venerdì 10 ottobre 2014

"SBLOCCA ITALIA" cancellando tutele, regole e controlli

Italia Nostra, WWF e LIPU Sardegna hanno presentato un documento fortemente critico verso il Decreto Legge  12.09.2014, N° 133 - Decreto Sbocca Italia per gli effetti e le ricadute negative che causerà sotto l’aspetto ambientale, paesaggistico e culturale alla Sardegna,  e hanno chiesto che il Decreto venga lasciato decadere e sostituito da norme ispirate alla tutela integrale del paesaggio e che rilancino l'occupazione anche e soprattutto attraverso quell'opera - urgentissima e indispensabile - di manutenzione e di messa in sicurezza del territoriale e di riqualificazione urbana.
Necropoli di Sulky a Sant'Antioco

Il decreto “Sblocca-Italia” rappresenta il proseguimento di una politica aggressiva del territorio che da anni sta caratterizzando le scelte urbanistiche, paesaggistiche e infrastrutturali del nostre paese. In nome della semplificazione e della lotta alla burocrazia, demolisce l’attuale sistema di controllo e di tutela, disattendendo la stessa carta costituzionale introduce il “silenzio assenso” generalizzato anche per i Beni Culturali, cancella la pianificazione territoriale e paesaggistica ed elimina i processi partecipativi di ispirazione europea.

Il territorio da patrimonio comune viene trasformato definitivamente in risorsa da sfruttare per accrescere il PIL, per costruire autostrade, centri commerciali, grandi opere spesso inutili e quasi sempre dannose, ma utili per i gruppi finanziari che ne raccol­gono le rendite.

Dune di Portopino - Teulada
In Sardegna tutto questo significa liberalizzare definitivamente l’occupazione di suolo agricolo e delle aree costiere impedendo alla comunità e alle stesse autonomie locali di potersi esprimere e tantomeno di contrastare tali scelte grazie alle previste limitazioni nei procedimenti di Valutazione di Impatto Ambientale. 

In sintesi il Decreto Sblocca Italia lungi dal perseguire uno snellimento delle procedure amministrative introduce sostanziali modifiche all’armatura normativa esistente, destrutturandone i contenuti e introducendo alterazioni che violano il principio di non contraddizione interna delle norme stesse.

Capo Comino - Siniscola 
In particolare vengono apportate variazioni al Codice dell’Ambiente attraverso eliminazione dell’istituto della Conferenza di Servizi nella procedura di autorizzazione paesaggistica e l’introduzione del principio del silenzio-assenso esautorando le stesse Soprintendenze. Introduce gravi modifiche nelle procedure di VIA e VAS e alle Norme inerenti le Concessioni Minerarie attraverso l’unificazione in un solo titolo autorizzativo del permesso di ricerca e coltivazione.

Lo stesso Codice Civile viene modificato con le alterazioni alle procedure sulle destinazioni d’uso dei Beni Demaniali, che in tal modo finiscono per essere destinati ad incrementare i capitali immobiliari o le rendite da capitali dei privati.





Scarica il Decreto Sbocca Italia 
Scarica il Documento di Italia Nostra, WWF e LIPU Sardegna

Portovesme - bacino fanghi rossi


Scarica l'instant book "Rottama Italia" scritto a più mani da prestigiosi giuristi, urbanisti e intellettuali, tra gli altri Paolo Maddalena, Giovanni Losavio, Massimo Bray, Edoardo Salzano, Paolo Berdini, Vezio De Lucia, Salvatore Settis, Maria Pia Guermandi,  Domenico Finiguerra, Antonello Caporale, Carlo Petrini etc...

Cagliari - centro Storico e Cammino Nuovo

sull'argomento

Italia Nostra - Comunicato Stampa - "Tutti contro lo Sblocca Italia"
Valigia Blu - Sblocca Italia, uno scempio da bloccare: ecco perchè
La Repubblica - Dal WWF a Slowfood la rivolta verde contro il cemento: "Così asfaltate l'Italia" 
Arrexini - Sblocca-Italia: la trappola da cui ripartiranno in pochi
Arrexini - Coordinamento Comitati Sardi contro la trappola dello Sblocca-Italia
Il Fatto - Sblocca Italia e trivellazioni: il decreto più deleterio
Sardegna Reporter - Italia Nostra, WWF e LIPU contro d.l. "sblocca Italia"
Italia Nostra - "Sblocca Italia" e DDL Lupi rappresentano un attacco al territorio, al paesaggio e ai centri storici
Il Fatto Quotidiano  - Lo Sblocca Italia rottama il paese
Il Manifesto - Rottama Italia, di tutto di più sul Decreto Sblocca Italia


sabato 4 ottobre 2014

Pianeta in Vendita 2014. Seconda edizione - Il dissesto idrogeologico del territorio


Considerate le numerose emergenze ambientali e sociali che continuano ad interessare  il territorio regionale e che hanno avuto nell’alluvione del novembre 2013 il momento forse più drammatico, l'Osvic, l’Ass. Italia Nostra nelle sezioni Sinis Cabras Oristano, Sassari, Sant’Antioco e Cagliari, il C.S.C. UNLA di Oristano, propongono, per il secondo anno consecutivo, un’analisi dell’argomento TERRA, la tutela dei paesaggi e la resistenza dei territori, attraverso lo strumento del cinema.

L'iniziativa itinerante dal titolo PIANETA IN VENDITA: Il cinema per raccontare la difesa dei territori e i diritti delle comunità racconterà attraverso le pellicole proposte,  le violazioni dei diritti di comunità e popoli e l’attacco indiscriminato al paesaggio, con un focus particolare sul tema del dissesto idro-geologico del territorio. Su questo tema sarà prezioso l'intervento del giornalista Gian Antonio Stella che sarà ospite all'inaugurazione dell'iniziativa a Oristano il 9 ottobre alle h 18 presso il Mistral Hotel. L'iniziativa proseguirà il 15 a Sant'Antioco (Torre Canai h17), il 16 a Cagliari (Sottopiano Palazzo Civico di Cagliari h17) e si concluderà il 21 a Sassari (Biblioteca comunale h17).     
  
   
I documentari, Fango di Emanuele Piccardo e La Conchiglia di Abdulkadir Ahmed Said, racconteranno le violazioni dei diritti di comunità e popoli, ma anche l’impegno prezioso di comitati ed associazioni che in ogni parte del mondo sono accomunati da un sottile “filo rosso”: la volontà di porre i beni comuni fuori da qualsiasi logica di mercato e di speculazione, nel “ritorno alla terra” e ai suoi valori imprescindibili.      

 Ciascuna proiezione sarà seguita da un dibattito con la partecipazione della cittadinanza, dei  comitati e delle associazioni che localmente operano a difesa dei Beni Comuni.

 

L’iniziativa prevede inoltre una serie di eventi  collaterali.


·      Mostra fotografica attraverso la quale verrà raccontato il Tema del Pianeta in Vendita nei territori dell’Isola in collaborazione con la Consulta Giovanile di Bauladu, Palmas Arborea presso le strutture che ospitano le proiezioni

  • Seminario “Decrescita e sviluppo rurale” - “Biodiversità e risorse agricole” relatori Prof.Pietro Pulina, Prof. Maurizio Mulas, Sassari 21 ottobre h 15.00 - Dipartimento di Scienze della Natura e del Territorio, Via De Nicola 9 (ex Facoltà di Agraria)
·         Pianeta in Vendita nelle scuole ottobre/dicembre





Sull'argomento

Facebook - Il cinema per raccontare la difesa dei territori e i diritti delle comunità

ILLA tv.it - Pianeta in vendita la rassegna in città

La Provincia del Sulcis Iglesiente - Alla Torre Canai di Sant'Antioco approda la seconda edizione di "Pianeta in Vendita"
















mercoledì 17 settembre 2014

Marcia globale per il clima


CONTRO LO SCONVOLGIMENTO CLIMATICO
 
La nostra Associazione è fortemente mobilitata per le campagne sui cambiamenti climatici.

Anche in Sardegna assieme a WWF, LIPU e numerosi Comitati locali siamo impegnati contro l'estrazione dei combustibili fossili e contro l'uso improprio dei territori agricoli e del mare, comprese le finte serre fotovoltaiche e la speculazione delle rinnovabili.
Siamo fortemente interessati alla tutela del paesaggio e delle aree agricole che non devono essere sacrificati in nome dello sviluppo e di tecnologie colorate di verde.
Per tutto questo proponiamo un diverso Piano Energetico Regionale che privilegi il paesaggio e i beni comuni anzichè gli interessi degli speculatori.
Con questo spirito aderiamo alla marcia globale sul clima di sabato e domenica prossimi


 

 
 
CAGLIARI - SABATO 20 SETTEMBRE 2014, ORE 16,00

PIAZZA MATTEOTTI – FRONTE PALAZZO COMUNALE

RACCOLTA FIRME – MARCIA IN BICICLETTA CAGLIARI – QUARTU

 
MONSERRATO – DOMENICA 21 SETTEMBRE 2014 ORE 10,00

CASA DELLA CULTURA VIA G. CESARE, 33

INCONTRO- CONFRONTO SUI PROBLEMI CLIMATICI

ORE 13,00 PAUSA PRANZO

ORE 16,00 PROIEZIONE FILMATI E DOCUMENTARI SUI

PROBLEMI CLIMATICI – DIBATTITO – RACCOLTA FIRME

 


NOI ENERGIA PULITA 100%

Aderiscono alle iniziative:

Italia Nostra Sardegna, LIPU Sardegna, Fiab Cagliari Città ciclabile Onlus, Viva la vita Sardegna Onlus, Assotziu Consumadoris Sardigna Onlus, Presidio Piazzale Trento, Comitato Scuola Città, Confederazione Sindacale Sarda, Sardegna Pulita, ISDE – Medici per l' Ambiente Sardegna, Federazione dei Verdi della Sardegna, Associazione Culturale A. Gramsci Cagliari, Cagliari Social Forum, .

con il Patrocinio del Comune di Monserrato.

 
I leader mondiali sembrano convinti che il cambiamento climatico non sia in cima alle priorità dei propri cittadini, ecco perché non si sono ancora messi seriamente in gioco per salvare il nostro pianeta.

Il 20 e il 21 settembre avremo un'opportunità unica per dimostrare che si sbagliano, grazie alla mobilitazione per il clima più grande di sempre che si sta organizzando in numerose città di tutto il mondo (oltre 2.600 eventi previsti sino a oggi). 

Il simbolo che è stato scelto per questa campagna è un cuore verde. Gli obiettivi della campagna sono non solo quello di sensibilizzare i leader mondiali, ma anche le amministrazioni locali, chiedendo loro di utilizzare il 100% di energia rinnovabile. A questo scopo verranno raccolte firme tra i cittadini, nelle piazze e in internet. Una foto di ogni manifestazione, di ogni “cuore verde” sarà caricata online e proiettata sul maxi-schermo che verrà montato a New York davanti ai leader riuniti al summit ONU sul clima, dimostrando la ricchezza culturale, le dimensioni e la forza di questo movimento.

La campagna non si fermerà dopo il 21 settembre, perché sono previsti numerosi vertici mondiali per discutere dello sconvolgimento climatico sino a dicembre 2015 e occorrerà esercitare una pressione sempre crescente in tutte le occasioni.


Sull'argomento


Eco dalle Città - In marcia per il clima
 

domenica 31 agosto 2014

Tralicci e radiazioni elettromagnetiche vicino a scuole e asili

Antenna Vodafone
Negli ultimi mesi nel centro urbano di Sant’Antioco le antenne per la telefonia mobile nascono come funghi. Un elevato traliccio di qualche decina di metri è sorto poco prima dell’estate nell’area della Cantina Sociale di Sant’Antioco e l’altro è in fase di installazione a fianco del cimitero comunale.
I due apparati hanno la caratteristica di essere ubicati vicinissimo alle case di civile abitazione, e in prossimità di scuole e luoghi di culto.

Il traliccio che sta sorgendo in viale dei Pini si trova a 70 mt dall’ex asilo infantile “Carlo Sanna” oggi scuola materna, a 100 mt dalla casa per l’anziano e alla stessa distanza delle scuole elementari di Via Virgilio, mente il plesso delle scuole media di via Salvo D’Acquisto dista poco più di 200 mt. Ma non basta, in un raggio di 300 mt dall’antenna si trovano l’area archeologica di Sant’Antioco (la necropoli di Sulki), la Basilica di Sant’Antioco, il Forte su Pisu e poco distante il Tofet e il museo archeologico comunale Ferruccio Barreca etc… L’antenna sarà inoltre ubicata in prossimità del centro storico di Sant’Antioco e a pochi metri dal perimetro del Centro Matrice.
Cantiere aperto vicino al cimitero - Sullo sfondo l'asilo Carlo Sanna
Fatto ancora più grave è che lo scorso novembre il Consiglio Comunale di Sant’Antioco ha approvato all’unanimità il “Regolamento comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, e che tale regolamento omette di inserire l’asilo “Carlo Sanna” e la “Casa per l’Anziano” tra le aree sensibili meritevoli di tutela, oltre l’intera area archeologica e il Museo archeologico. In palese difformità rispetto alla normativa regionale che obbliga a provvedere alla “individuazione, perimetrazione, costituzione e eventuali modifiche delle aree sensibili” senza prevedere alcuna discrezionalità di scelta tra edifici scolastici, residenze per anziani, parchi gioco e beni culturali e identitari.

Purtroppo la nocività delle radiazioni elettromagnetiche sulla salute delle persone e degli animali e sull’intero ecosistema è ormai un dato accertato, anche per esposizioni a emissioni al disotto della soglia prevista dalle norme di legge italiane, la bibliografia sulla materia è cospicua: Levis, Marinelli, e gli stessi ISPESL e CNR hanno pubblicato studi e documenti sull’argomento. È indubbiamente un caso questo in cui è necessario applicare il principio di precauzione, istituito per governare situazioni che possono creare danni seri ed irreversibili, quando esistano validi motivi per farlo, anche se non si ritiene ancora stabilita una certezza scientifica.
Antenna Vodafone per la telefonia mobile

Oltre alle questioni sanitarie esiste un serio problema di impatto paesaggistico creato dal traliccio, anche in considerazione della criticità del sito, ubicato vicino alle aree culturali di più rilevante interesse storico e archeologico. È assurdo infatti che il regolamento comunale abbia omesso di individuare tra le aree sensibili di interesse storico-architettonico e paesaggistico-ambientale, quelle più importanti e maggiormente conosciute e fruite.

In data odierna la sezione di Sant’Antioco di Italia Nostra, accogliendo anche le numerose segnalazioni e i contributi di cittadini preoccupati, ha inoltrato un esposto al Comune, all’ARPA Sardegna, alle Soprintendenze per i Beni Culturali e Paesaggistici e al Servizio Tutela Paesaggistica della Regione chiedendo l’immediata revoca dell’autorizzazione all’installazione dell’impianto di telefonia mobile in Viale dei Pini e la sospensione dell’operatività dell’impianto di telefonia mobile installato nella Cantina Sociale di Sant’Antioco, ricordando l’art. 32 della Costituzione Italiana sulla tutela della salute, lo statuto comunale, il principio di precauzione e citando a tal proposito l’ordinanza del TAR Sardegna emessa in occasione del contenzioso sui radar della Guardia di Finanza.
L’Associazione ha chiesto inoltre la revisione e l’aggiornamento dell’intera “regolamentazione comunale per il corretto esercizio ed insediamento degli impianti di telefonia mobile”, affinché vengano corretti i macroscopici errori presenti includendo tutte le aree sensibili e i beni culturali e paesaggistici presenti nel territorio comunale, venga vietata  l’installazione di impianti che emettono radiazioni elettromagnetiche in tutto  il centro urbano di Sant’Antioco o comunque a ragionevole distanza dagli edifici frequentati e dalle case di civile abitazione e in prossimità dei Beni Paesaggistici e Cultuali.

Sant’Antioco, 31 agosto 2014
Il basamento del traliccio

Bibliografia sulla nocività delle radiazioni elettromagnetiche:

A.G. Levis – “ Effetti biologici e sanitari a breve e lungo termine delle radiofrequenze e delle microonde “ – ICEMS, Padova – Perizia,  2003;
- L. Giuliani, De Ninno - “ Prova sperimentale dell’effetto risonante di deboli campi elettromagnetici sulle molecole biologiche e sulle cellule “ , ISPESL, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001; 
- F. Marinelli - “ Modifica biologica delle cellule del sistema immunitario e alterazione del ciclo cellulare per  esposizione alle frequenze del telefono cellulare “,CNR, Congresso Codacons di Ischia-  20/10/2001  
- Aldo Zechini D’Aulerio – “ Influenza delle onde elettromagnetiche sugli organismi viventi “  Istituto di Patologia Vegetale di Bologna , Congresso SNILPI di Bologna , Inarcos 3/2000 
- Maes A, Collier M, Vershaeve L - “ Cytogenetic effects of 900 MHz ( GSM ) microwaves in human lynphocites “ - Bioelectromagnetics - 2000
Antenna telefonia mobile vicino a una scuola di Castellamare


 Sull'argomento








domenica 3 agosto 2014

"Nero d'Italia e la Sardegna del futuro

Il chiostro dell'Hospitalis Sancti Antoni  durante la serata

Il file rouge del cartellone di Dromos festival 2014 è "I giardini dell'Eden": un tema evocativo di paradisi perduti e di luoghi ancora presenti nel territorio della Sardegna. 
 
Mercoledì 6 agosto l'Osvic propone una serata di approfondimento presso l'Hospitalis Sancti Antoni  di Oristano. Renato Soru, Giorgio Todde e Graziano Bullegas, presentati da Paola Gaidano, discuteranno di paesaggio e di PPR, di territorio, di land grabbing e di urbanistica, di energia e di PEAS e ... della Sardegna.   

 

  
La serata raccontata da Alessandro Melis
 
Dromodiario di Alessandro Melis
L'Eden è quella vecchia casa/ in cui abitiamo ogni giorno/
senza sospettare quale sia la sua vera natura/ finché non la perdiamo.
(Emily Dickinson)
E ieri, ieri mi sono davvero perduto. Me ne sono andato dal chiostro di Sant’Antonio con una rabbia addosso, ma una rabbia, che aveva un orribile colore d’impotenza. Che ci si sente davvero condannati, quando si comprende così da vicino che a fregarci, a farci ammalare, ad ucciderci sono proprio proprio coloro che ci dovrebbero proteggere.
Ha cominciato Paola, a farci perdere, a farci galleggiare ancora dentro numeri terribili. Ci sono 7110 pozzi di petrolio e gas, nel giardino d’Italia. Più di mille attivi. E tutti, tutti sono nati con promessa di sviluppo, promessa di lavoro. E tutti, tutti lasciano solo povertà, desolazione e morte. E il 43 percento, e 2 Kilowattora, e nel 2004 abbiamo bloccato tutto, e io faticavo a capire le cose proprio proprio nel dettaglio, ma era chiaro che in tutto questo c’erano degli sconfitti, ed eravamo tutti noi. E poi c’era Giorgio Todde, che ha iniziato a fare domande scomode. Quando è che ci siamo vergognati di noi stessi? Quando è che abbiamo cominciato ad abbattere ciò che siamo, insieme alle nostre case di ladrini? Quando è che abbiamo deciso di essere così complici? Quando abbiamo scelto di confondere lo sviluppo indiscriminato con il progresso intelligente e consapevole?

E c’era Graziano Bullegas, che provava a rispondere, e aveva un sorriso addolorato. E qualcuno a un certo punto ha detto Costruiamo industrie dove dovremmo produrre cibo. E io ho capito che davvero, davvero
abbiamo perduto la strada.
Ho perso il sonno, ho perso il conto, ho perso le chiavi di casa.
Ho perduto l’autobus, perdo pezzi, mi sono perso.
E poi, a perderci del tutto, sono arrivati i pozzi, dentro la valle dell’Acri, giù, in Basilicata, e Ormai non produrremo più altro che barili di petrolio, e non c’è più posto per il grano, il pane, l’olio. E la Contrada delle Vigne è diventata viola, ma di lividi e vergogna, non di vino. E Signor sindaco, voi dovete fare qualcosa, e Stanno vendendo la nostra pelle, e sopra, sopra di noi che guardavamo quei volti lucani che ci somigliano così tanto, sopra di noi persino la palma fremeva di rabbia. E Se mi pagano bene, io me ne vado, che non posso vivere in queste condizioni, e le malattie cardiovascolari triplicate, e i tumori raddoppiati, e Signor sindaco, voi dovete fare qualcosa, e gli uomini onesti passano, e il sopruso resta, e intanto il lago del Petrusillo è colmo, colmo di idrocarburi, e anche la misura è colma, e Signor sindaco, voi dovete fare qualcosa, e se avete delle difficoltà, non è il medico che vi ha detto che dovete rimanere in quel posto.
Cala Cartoe
E abbiamo perso il treno,
perso le parole, sulla punta della lingua,
abbiamo perduto il senno, il senso è perduto,
resta solo la vergogna, un pezzetto di speranza, uno sputo.
Uno sputo in faccia, secco secco, a quella faccia di gomma che si chiama Raffaele Vita, direttore generale di un organismo di controllo che non controlla proprio niente, e anzi nasconde, infanga, sporca. Raffaele Vita, che dovrebbe chiamarsi Morte, invece, di cognome, perché lui non sa proprio nulla di cosa è la vita, la vita da ringraziare al risveglio ogni mattina, la luce, la forza di dirsi onesti, no, io questo proprio non lo faccio, a me, alla mia terra, ai miei figli, ai miei alberi, ai miei giardini.
Che la soluzione, c’è, non ci siamo persi del tutto, fino a quando ci sarà gente come quella ragazza che ieri, a un certo punto, si è alzata e ha raccontato come e perché non si devono usare le trivelle ad Arborea, e ha snocciolato dati, e ha fatto proposte alternative, e piani di energia, e di pulizia. Che si deve sempre avere, in tasca, la proposta. Avere sempre una risposta a chi dice Eh, ma dite no a tutto. No, caro mio, questo è giusto e questo è sbagliato, e noi diciamo no a tutto quello che non è compatibile con i nostri diritti fondamentali. E lo facciamo anche per te, per i tuoi cari, per i tuoi figli. E non importa se non dirai grazie. La nostra è energia buona, regalata a fondo perduto.
 
Ho perduto l’autobus,
perdo pezzi,
mi sono perso
(foto di Michael Rajkovic, da web)
Ho perso l’ultimo treno, ne inventerò degli altri.
Ho perso amici, a volte, e poi alcuni, quelli veri, li ho ritrovati.
Ho perso un’occasione, ma poi mi è caduta addosso una fortuna.
Ho perso il tramonto della Luna, 
ma ho guadagnato un alba.
E oggi vedremo Capo e croce, il film che Paolo Carboni e Marco Antonio Pani hanno realizzato per raccontare Le ragioni dei pastori, il prezzo giusto del latte, e soprattutto il prezzo della dignità che ci sta dentro. Che non c’è niente di più caldo e di rassicurante di un bicchiere di latte. Non c’è niente di più consolante, di più vicino ad un piccolo paradiso dentro casa. Ma in quel bicchiere c’è fatica, e albe, migliaia di albe viste e raccontate, e passi, e camminare in montagna e in pianura, e sole negli occhi, pelle bruciata. Dietro un bicchiere di latte, dentro una fetta fragrante di formaggio, ci sono vite infinite, paradisi faticati. È un attimo perderli, perderci tutti, dentro un bicchiere di latte rovesciato. Che, come scriveva la Dickinson, l’Eden ce lo abbiamo sotto gli occhi, ce l’abbiamo in casa, ci abitiamo ogni giorno
senza sospettare quale sia la sua vera natura
finché non lo perdiamo.


 
  
Osvic e Dromos Festival: Programma
 5-6-7 Agosto 2014
Per l’edizione 2014 del Dromos Festival, l’Osvic, propone un approfondimento inerente la perdita e il depauperamento di quei paradisi naturali che, per svariate ragioni, possono considerarsi oramai “paradisi perduti”.
Tre serate  per tre doc-film le cui proiezioni saranno arricchite dalla presenza di registi, di associazioni locali e di esperti impegnati, insieme all’Osvic sui temi del diritto alla terra e della salvaguardia del paesaggio; il tutto inserito all'interno del progetto Apriti Sesamo. Nuove Reti di Cooperazione per la sovranità alimentare (Aid/10113/cefa/ita)
 
Martedì 5 agosto
Nurachi. Ore 20.00. Cortile Museo Peppetto Pau
Incontro con Alessandro Rossi
A seguire GOD SAVE THE GREEN di Michele Mellara e Alessandro Rossi, 75’, 2012.
Storie di gruppi di persone che attraverso il verde urbano hanno dato un nuovo senso alla propria comunità e allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono.
 
Mercoledì 6 agosto
Oristano. Ore 20.00. Chiostro Hospitalis Sancti Antoni
Incontro con Renato Soru parlamentare europeo ed ex presidente della Regione Sardegna. Graziano Bullegas, Presidente Italia Nostra Sardegna. Giorgio Todde, scrittore e giornalista.
A seguire NERO D’ITALIA di Valeria Castellano, 53’, 2013.
In Basilicata si produce l’80% dell’oro nero italiano. E’ la regione che paga il prezzo più alto in un sistema che fa dell’Italia un paradiso fiscale per le trivelle. Nero d’Italia è il tentativo di far rivivere attraverso le parole, immagini e musica, le storie di chi vive all'ombra delle trivelle, storie che potrebbero riproporsi drammaticamente anche nei paradisi della Sardegna.
 
Giovedì 7 agosto
Nurachi. Ore 20.00.  Cortile Museo Peppetto Pau
Incontro con Paolo Carboni e Marco Antonio Pani,
A seguire CAPO E CROCE. LE RAGIONI DEI PASTORI di Marco Antonio Pani e Paolo Carboni, 104’, 2013
Durante la lunga estate del 2010 i pastori sardi invadono porti, aeroporti, strade, inondano le vie del capoluogo Cagliari, occupano il palazzo della Regione per cercare di ottenere dignità e un giusto prezzo per il loro prodotto principale: il latte
 
 
L’ingresso alle proiezioni è libero
 
 
 
Costa di Teulada
 

Dromos Festival
sedicesima edizione
"I giardini dell'Eden"
Oristano, Cabras, Baratili San Pietro, Marrubiu, Mogoro, Morgongiori,
Nurachi, Nureci, Villanova Truschedu, Villa Verde
29 luglio > 16 agosto 2014
Comunicato stampa del 4 agosto
“Paradisi peduti” al festival Dromos: tre incontri per altrettanti docufilm
sui temi del diritto alla terra e della salvaguardia del paesaggio.
Martedì e giovedì a Nurachi, mercoledì a Oristano.
*
Incursione del cinema documentario domani (martedì 5), mercoledì 6 e giovedì (7 agosto) per il Dromos Festival. Tra Nurachi e Oristano è in programma un ciclo di tre incontri intorno ad altrettanti docu-film sui temi del diritto alla terra e della salvaguardia del paesaggio. Lo scopo dell'iniziativa, ideata dall'organismo di volontariato internazionale O.S.V.I.C in linea con il fil rouge "I Giardini dell'Eden" scelto per questa edizione del festival, è stimolare la riflessione e il confronto sulla perdita o il depauperamento di quei paradisi naturali che, per le più svariate ragioni, possono considerarsi, oramai, “paradisi perduti”.  
 Ogni serata prende il via alle 20. A seguire la visione del film, sul quale si focalizza il dibattito. La tre giorni è inserita all’interno del progetto dell' O.S.V.I.C  "Apriti Sesamo. Nuove reti di cooperazione per la sovranità alimentare" cofinanziato dal Ministro degli Affari Esteri (aid/10113/cefa/ita)
Si comincia domani (martedì 5 agosto) a Nurachi, nel cortile del Museo Peppetto Pau (in via Dante), dove il regista Alessandro Rossi  presenta il suo "God Save the Green", un mosaico di storie su gruppi di persone che, attraverso il verde urbano, hanno dato un nuovo senso alla parola comunità e allo stesso tempo hanno cambiato in meglio il tessuto sociale e urbano in cui vivono.
Mercoledì (6 agosto) ci si trasferisce al Chiostro Hospitalis Sancti Antoni (in via Sant'Antonio) a Oristano per l'intervento del parlamentare europeo Renato Soru, del presidente di Italia Nostra Sardegna Graziano Bullegas e dello scrittore – ambientalista Giorgio Todde sul film "Nero d'Italia", docu-film di Valeria Castellano girato nella in Basilicata nelle "valli del petrolio". Attraverso parole, immagini e musica, sono narrate le storie di chi vive all'ombra delle trivelle.
Giovedì (7 agosto) si torna al Museo Peppetto Pau a Nurachi, dove i registi Paolo Carboni e Marco Antonio Pani presentano il loro film "Capo e croce", un viaggio inedito alla ricerca delle origini della protesta dei pastori sardi nel 2010 per cercare di ottenere dignità e un giusto prezzo per il loro prodotto principale: il latte.
Nella stessa giornata, a Oristano, spazio a un'iniziativa dedicata ai bambini dai 4 ai 10 anni, a cura della libreria Altrestorie, in programma alle 18 ai Giardini Pubblici (in via Oristano): il laboratorio sulle energie rinnovabili dal titolo “Nelle mie mani…. l’officina dell’energia”. L'ingresso è libero. Per informazioni e iscrizioni telefonare al numero 0783 36 00 09.
La musica al festival Dromos ritorna invece nel fine settimana:  sabato (9 agosto) a Villanova Truschedu, al Santuario di San Gemiliano (ore 22), tiene banco il gruppo Karl Hector & the Malcouns, mentre domenica (10 agosto), nel centro storico di Morgongiori (ore 20), arriva l'Hypnotic Brass Ensemble, formazione di Chicago a base di ottoni.
 
facebook.com/dromosfestivalsardegna
 
 
 
Sull'argomento
Gooristano - Dromos festival 2014