martedì 30 aprile 2024

Italia Nostra Sardegna plaude alla decisione della Giunta Regionale contro la speculazione delle rinnovabili

La Delibera della Giunta Regionale della Sardegna, su proposta della Presidente Todde, con cui si approva il disegno di legge concernente “Misure urgenti per la salvaguardia del paesaggio, dei beni paesaggistici e ambientali”, al fine di arginare l’aggressione da parte della speculazione, che sta ricoprendo l’intera Sardegna (mari compresi) di devastanti impianti di produzione elettrica, è un segnale incoraggiante, oltre che una decisa svolta rispetto alla colpevole inerzia fin qui dimostrata dalla politica isolana. 




Italia Nostra Sardegna, da sempre schierata a difesa del paesaggio sardo e della tutela dell’integrità culturale dello stesso nelle sue storiche componenti, ritiene che con la decisione di sospendere le autorizzazioni di ogni nuovo insediamento di impianti industriali per la produzione di energia elettrica, nelle more di una corretta e improcrastinabile pianificazione energetica e paesaggistica, si sia finalmente imboccata la strada giusta. Moratoria che Associazioni e Comitati di cittadini chiedevano, ormai da troppi anni ad amministratori regionali resi sordi dalla subalternità culturale allo Stato e ciechi dagli interessi locali.

Finalmente un segnale di cambiamento e rottura rispetto alle non scelte del recente passato.  

La Basilica di Saccargia interessata da un devastante impianto eolico




L’auspicio è che questo primo passo si concretizzi al più presto in Consiglio Regionale attraverso l’approvazione del disegno di legge e che la Regione si faccia carico di portare una problematica ormai indifferibile in seno alla Conferenza delle Regioni affinché la questione della transizione energetica e degli oneri che ne derivano venga affrontata in modo equo e sostenibile senza lasciare alcuno spazio alla speculazione ed alla conseguente devastazione dei territori.

Italia Nostra Sardegna chiede con forza che gli ulteriori adempimenti, quali quelli connessi all’applicazione del d.lgs,199/2021, tra i quali l’individuazione delle aree idonee e non, e l’annunciato completamento del PPR per le aree interne vedano coinvolti comunità, comitati, associazioni, in sintesi quella società civile finora esclusa dai processi decisionali e lasciata ai margini della politica attiva. 

Testo del DdL approvato dalla Giunta Regionale

sull'argomento

Un piano energia a tutela del Paesaggio, dell'Ambiente e dei Beni Comuni

ANSA Sardegna - Moratoria di 18 mesi per impianti di rinnovabili in Sardegna

Il Manifesto Sardo - Italia Nostra Sardegna plaude alla decisione della Giunta Regionale sulla moratoria per fermare la speculazione energetica

Il Sardington Post - Moratoria di 18 mesi sugli impianti delle rinnovabili

YOUTGnet - Ok alla moratoria sull'eolico: ecco le delibere approvate dalla giunta Todde

L'Unione Sarda - La Regione: stop di 18 mesi alle rinnovabili in Sardegna

Sardinia Post - Giunta Todde: "Regole per eolico, pesca corallo, scuola dal 12 settembre"

La Notizia - Todde: "Avanti con le rinnovabili, ma la speculazione va fermata"







sabato 6 aprile 2024

Cancellare fiumi e torrenti in un’area a rischio idrogeologico e idraulico elevato rappresenta un pericolo

I giorni scorsi Italia Nostra Sardegna, Cagliari Social Forum, Comitato Riconversione RWM, Unione Sindacale di Base Sardegna, Assotziu Consumadoris Sardigna, Confederazione Sindacale Sarda e Cobas Cagliari hanno inoltrato un corposo documento con relativi allegati grafici e relazioni tecniche  col quale chiedono alla Direzione Generale dell’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico della Sardegna di respingere la richiesta di cancellazione dal reticolo idrografico dei corpi idrici interni alla proprietà di RWM Italia S.pa., così come formulata nella Relazione Tecnica presentata dalla società RWM Italia spa ai comuni di Iglesias e Domusnovas e fatta propria dai rispettivi Consigli Comunali.

Il documento inoltrato fa presente che la richiesta di cancellazione è stata redatta sulla base di una descrizione irrealistica e incompleta, che non corrisponde all’assetto attuale delle aree interne allo stabilimento RWM e ignora i rischi idrogeologici presenti nell’area in esame. Infatti l’assetto plano-altimetrico reale, così come l’andamento effettivo dei corsi d’acqua interni allo stabilimento RWM, risultano notevolmente differenti rispetto a quelli descritti nelle Relazioni Tecniche che ne giustificano la cancellazione in quanto non tengono conto delle rilevantissime modificazioni intercorse dal 1998 ad oggi per effetto del notevole ampliamento dello stabilimento (in particolare tra il 2016 e il 2021). 


Il Campo Prove

Cosí come non viene considerata la presenza simultanea nell’area di studio di una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4) e di uno stabilimento a elevato rischio di incidente, coesistenza che comporta un Rischio Idraulico molto elevato (livello Ri4) in un’ampia fascia nella quale lo stabilimento è attraversato dal Rio Figu, e nella quale confluiscono buona parte dei corsi d’acqua dei quali si sostiene l’irrilevanza e si richiede la cancellazione dal reticolo idrografico.

Il documento presentato dai portatori di interesse all’Agenzia Regionale del Distretto Idrografico evidenzia la superficialità della documentazione tecnica a supporto della cancellazione dei fiumi in quanto è del tutto assente una rilevazione aggiornata dell’area, un supporto fotografico del sito, sono del tutto ignorate le grandi trasformazioni prodotte dai lavori di ampliamento dello stabilimento dal 1998 ad oggi, in particolare quelli recentissimi, realizzati dal 2016 al 2021 e risultati poi irregolari alla luce delle sentenze del Consiglio di Stato che hanno annullato le relative autorizzazioni edilizie.


Panoramica dello stabilimento

Non si è tenuto conto della criticità dell’area interessata da elevati rischi idrogeologici, non solo per la presenza del Rio Figu, che attraversa lo stabilimento in una zona ad elevato rischio di esondazione, ma anche per le zone franose, ad elevata acclività, con la presenza di depositi minerari abbandonati e instabili, cosí come è del tutto assente la descrizione del modello geologico, del modello geotecnico e dello schema geomorfologico, come raccomandato anche dall’ordine dei Geologi.

Viste le imponenti edificazioni, gli scavi e gli sbancamenti realizzati nell’area in seguito agli ampliamenti dello stabilimento RWM, anche nelle fasce di prima salvaguardia dei corsi d’acqua in esame, e persino nella zona a pericolosità idraulica molto elevata (Hi4), la cancellazione dal reticolo idrografico dei corsi d’acqua interni al perimetro dello stabilimento potrebbe oltretutto avere l’effetto di “sanare” in modo irregolare eventuali abusi commessi nell’area.

Per tutti questi motivi le sottoscritte Associazioni portatrici di interessi diffusi e collettivi hanno  richiesto che venga rigettata la richiesta di variazione del reticolo idrografico interno delle aree della società RWM Italia S.p.a. e il mantenimento dell’attuale reticolo idrografico, aggiornandolo alla situazione reale che si è venuta a creare con l’ampliamento dello stabilimento, accertando anche l’eventuale realizzazione di opere abusive in una zona a rischio idrogeologico molto elevato (Hi4), dove vige l’inedificabilità assoluta per quanto riguarda gli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, come quello della RWM di Domusnovas-Iglesias.


Mappa uso del suolo 2008 - Sardegna geoportale

Ortofoto 2019 dal Geoportale Sardegna 

sull'argomento

YouTG.net - Cancellare fiumi nell'area di proprietà della RWM di Iglesias e Domusnovas? È un pericolo

La Provincia del Sulcis Iglesiente - Graziano Bullegas (Italia Nostra Sardegna): "Cancellare fiumi e torrenti in un'area a rischio idrogeologico e idraulico elevato rappresenta un pericolo"

Il Manifesto Sardo -  Cancellare fiumi e torrenti in un' area a rischio idrogeologico e idraulico elevato rappresenta un pericolo

STOP RWM - Consiglio comunale per modificare il reticolo idrografico: l'assessora Cherchi minaccia conseguenze contro chi contesta?