giovedì 21 aprile 2022

Earth Day 2022

Il 22 aprile, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, le Nazioni Unite celebrano l’Earth Day (Giornata della Terra), la più grande manifestazione ambientale del pianeta, un momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia. 

La giornata nasce il 22 aprile 1970 per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. Si tratta di un’occasione per valutare le problematiche del pianeta: l'inquinamento di aria, acqua e suolo, la distruzione degli ecosistemi, le migliaia di piante e specie animali che scompaiono, e l'esaurimento delle risorse non rinnovabili. 

L’occasione per discutere e individuare le soluzioni che permettano di eliminare gli effetti negativi delle attività dell'uomo sul pianeta, a partire dal riciclo dei materiali, la riduzione e la progressiva eliminazione dei combustibili fossili quali il petrolio e i gas, il divieto di utilizzare prodotti chimici dannosi, la cessazione della distruzione di habitat fondamentali come i boschi, le foreste, le zone umide e la protezione delle specie minacciate.

La giornata della terra assume un significato particolare in Sardegna, minacciata da continue aggressioni al territorio, alla biodiversità, al paesaggio, alle sue coste e perfino al patrimonio forestale.

La crisi energetica sta giustificando le proposte più indecenti da parte di autorità regionali, partiti politici, associazioni di categoria e associazioni sindacali: riapertura delle miniere carbonifere, rilanciare le centrali a carbone, costruire nuove centrali elettriche a gas, installare immensi rigassificatori a nord e a sud dell’isola, diseppellire il metanodotto GASLI, invasione senza precedenti di impianti eolici on-shore e off-shore, centinaia di devastanti impianti fotovoltaici a terra e in aree agricola etc… 


Assistiamo ad una finta transizione ambientale, di fatto una semplice transizione energetica che non rimuove le criticità presenti nel sistema energetico sardo: accentramento della produzione, assenza di una rete di distribuzione adeguata, assenza di un governo dell’energia. Il Piano energetico è assolutamente datato e pertanto inutile, la legge delega n. 33/2021 che impegna il governo ad emanare le linee guida perchè le Regioni individuino le aree idonee per installare gli impianti FER è al di là da essere applicata. Il recente DPCM, ovvero il decreto gas, crea ulteriori problemi anzichè risolverli. Manca una qualsiasi pianificazione e nel contempo subiamo un’aggressione senza precedenti. 

Sosteniamo da tempo che la Sardegna possa liberarsi entro il 2025 dei combustibili fossili, che la Sardegna possa diventare da subito un’“Isola zero CO2”, che la strada sia quella delle energie rinnovabili, ma abbiamo bisogno di un governo dell’energia: pianificare, applicare le direttive e le strategie europee, privilegiare i prosumers, attivare una nuova politica energetica basato sul risparmio e la lotta agli sprechi, di una nuova politica dei trasporti, di una politica sul cibo e sulla sua distribuzione.

Con questo spirito  aderiamo e partecipiamo all’iniziativa “Progettiamo insieme Comunità future - Giornata della Terra 2022 organizzata da Gruppi e Associazioni  ad Iglesias – Piazza Sella – Venerdì 22 Aprile – dalle ore 16.00 alle ore 20.30

 



Questo il documento di presentazione dell’evento

In occasione della Giornata Mondiale della Terra 2022, raccogliendo la bellezza, l’eccellenza e i bi-sogni di tantissime persone e gruppi attivi sul territorio, invitiamo tutti a condividere insieme un momento collettivo, con l’iniziativa:

L’evento consiste in un incontro culturale /politico/educativo sulla relazione profonda con la Terra e le sue problematiche oggi, per perseguire uno sviluppo pacifico e sostenibile anche nel nostro territorio, con una attenzione particolare alla risoluzione dei conflitti in maniera nonviolenta.

Stiamo vivendo un momento storico che impegna ciascuna/o di noi ad assumere la responsabilità di un cambiamento profondo per affrontare le sfide di una estinzione della nostra specie di fronte alle minacce di una guerra nucleare e dei cambiamenti climatici.

Verranno presentate storie positive di denuncia ma anche di costruzione dal basso di esperienze innovative orientate alla costruzione di relazioni di pace e di società più giuste e solidali, rispettose della Terra e della vita.

Per l’occasione saranno allestiti stand e gazebo con proposte, attività laboratoriali, distribuzione di materiale informativo, dialogo e confronto.

In apertura si prevede, dalle ore 16.00 alle ore 17.00, uno spazio laboratoriale dedicato ai bambini/e, ai ragazzi/e, agli educatori, ai genitori. 

Alle ore 17.15, l’autore Pasquale Pugliese, segretario nazionale del Movimento Nonviolento fino al 2019, autore di diversi blog e di “Introduzione alla filosofia della nonviolenza di Aldo Capitini” presenterà il libro “Disarmare il virus della violenza”.

Alle 18.15/18.30 seguirà lo spazio di dialogo “Per una economia libera dalla guerra e una società inclusiva e giusta”. Si prevedono brevi interventi di 5 minuti dei portavoce di alcune esperienze significative presenti negli stand, sulle tematiche della cura e della sanità pubblica, finanza etica, agricoltura e democrazia energetica, territorio e turismo lento, contrasto all’industria bellica, riconversione della RWM nel contesto del territorio e promozione dell’economia civile con la Rete Warfree, giornata della Terra ed azioni per fermare i cambiamenti climatici e per la giustizia climatica.

Per adesioni, informazioni, proposte di partecipazione contattare il numero 3461227901 o scrivere alla mail scuolacivicadipolitica@gmail.com.

Vi aspettiamo!


 

Nessun commento:

Posta un commento