sabato 1 settembre 2018

Dismettere la stazione di Palau Marina è una scelta scellerata

Le Associazioni riportate in calce vogliono ricordare a tutti ed alla Regione Sarda in particolare che l’improvvida Delibera del 2008 di sopprimere la Stazione di Palau Marina è di fatto ILLEGITTIMA perché la Linea Sassari-Palau Marina, nella sua interezza, è oggi tutelata dalla legge 128/2017 sulle “Ferrovie Turistiche”, che la annovera tra le tratte ferroviarie nazionali di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico per cui da SALVAGUARDARE e VALORIZZARE.
Le Associazioni chiedono inoltre che la Regione tenga conto che:
·       la Stazione di Palau Marina costituisce uno dei Beni culturali e storici più importanti del nord Sardegna ed è attorno a questa stazione ferroviaria che negli anni è cresciuto il paese di Palau;
·       la Stazione di Palau Marina, con la sua asta di manovra che si affaccia sull'Arcipelago, è sicuramente la più bella stazione ferroviaria turistica della Sardegna, ma anche una tra le più belle d'Italia e del Mediterraneo;
·       la Stazione di Palau Marina non può essere considerata un mero patrimonio del solo Comune di Palau ma è parte di un patrimonio turistico della Gallura e della Sardegna tutta. Che il Comune di Palau decida in autonomia di chiudere la stazione di Palau Marina, equivale, in assurdo, a che il Comune di S. Antonio di Gallura decidesse di chiudere la condotta che dal Lago del Liscia porta l’acqua a Palau;
·       la Stazione di Palau Marina costituisce il capolinea di un “corridoio ambientale protetto che collega il mare Tirreno al Mar di Sardegna, che le Associazioni scriventi stanno proponendo ai territori attraversati dalla linea ferroviaria Palau Marina – Sassari – Alghero;
·       mentre in tutto il mondo il traffico delle auto viene espulso dal centro delle città, il Comune di Palau motiva la dismissione della stazione con (letteralmente) “attraverso la modifica della viabilità si vuole garantire la possibilità dell’accesso diretto al centro urbano per i veicoli che sbarcano dai traghetti, ..”
·      è impensabile che il futuro di La Maddalena, riferimento internazionale della Riserva Naturale delle Bocche di Bonifacio, non preveda il divieto di sbarco sull’isola delle auto private, divieto che genererà di certo ulteriori problemi di parcheggi in Palau. Realizzare una metropolitana leggera, utilizzando proprio i binari che oggi si vogliono espiantare, potrebbe attrarre i turisti nel centro di Palau e sul molo del porto, lasciandone però le auto fuori dall’abitato;
·       la legge 128 ha stimolato azioni positive anche sulle ferrovie non comprese nell'elenco delle Turistiche, vedi la decisione presa dalla Sovrintendenza pugliese che ha vincolato la soppressione dell'antenna ferroviaria del porto di Gallipoli, per molti aspetti simile a quella di Palau Marina. 



Le Associazioni pertanto chiedono che la Regione annulli ogni azione pendente riguardante la Stazione di Palau Marina e apra invece un Tavolo di Visione che coinvolga l’intero territorio attraversato dai binari del Trenino Verde, territorio beneficiario alla pari del Comune di Palau dei vantaggi commerciali e di occupazione prodotti dall’utilizzo turistico permesso dalla Legge 128. Tavolo di Visione a cui devono contribuire tutti gli amministratori e gli operatori turistici del territorio, gli Assessori regionali al Turismo, all’Ambiente e alla Cultura e le Associazioni aderenti che si interessano di turismo attivo e in mobilità dolce.

Le Associazioni :

A.MO.DO. - l’Alleanza per la Mobilità Dolce,
AFRS - Associazione Ferrovie Ridotte Sarde,
ASTSS - Associazione Sarda Treni Storici Sardegnavapore,
FIFTM - Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali,
ITALIA NOSTRA SARDEGNA,
SARDOS - Movimento culturale,
TOURING CLUB Italiano.


sull'argomento

Ferrovie abbandonate - Ferrovia Sassari-Luras-Palau Marina
Stazione di Palau


Di seguito il documento inviato a Regione e sindaci interessati

Cagliari, 3 Settembre 2018 
Spett.le
Regione Autonoma Sardegna 
c.a. Componenti della Giunta 
c.a. Componenti del Consiglio 
e, p.c. Comuni della tratta Palau-Sassari 

Oggetto : Dismissione Stazione Palau Marina 

A.Mo.Do., l’Alleanza per la Mobilità Dolce, insieme al Movimento Culturale Sardos, Italia Nostra Sardegna, l’Associazione Sarda Treni Storici Sardegnavapore, l’Associazione Ferrovie Ridotte Sarde, FIFTM e ai Consoli sardi del Touring Club Italiano si vede ancora una volta obbligata a segnalare con forza il pericolo che la Giunta Regionale confermi la decisione di sopprimere il tratto finale della linea turistica Sassari - Palau Marina, linea che invece con la sua asta di manovra immersa nella pineta e affacciata sull'Arcipelago di La Maddalena è non solo la più bella stazione ferroviaria della Sardegna, ma anche tra le più belle d'Italia e del Mediterraneo. 
Le Associazioni vogliono ricordare alla Giunta e al Consiglio regionale che l’improvvida Delibera del 2008 oggi illegittima alla luce dei contenuti della legge 128/2017 ("Disposizioni per l'istituzione di ferrovie turistiche in aree di particolare pregio ambientale e archeologico") che tutela tra le altre in modo esplicito anche quella linea turistica, sia perché la Regione non ha fatto richiesta di esclusione della linea Sassari - Palau Marina entro i termini di legge, sia perchè il parere dell'USTIF e gli atti dell'Assessorato dei trasporti sono stati formalizzati quando ormai la Linea era sotto il vincolo di salvaguardia della legge 128/2017. 
Inaugurazione della ferrovia - 1938
Oltre a questo incontrovertibile vizio di legittimità, la Associazioni sottolineano il difetto del mancato coinvolgimento dell'Assessorato del Turismo nelle decisioni di espianto di una parte chiave di una ferrovia definita turistica dalla stessa Regione da almeno due decenni e ora “formalmente” tale ope legis, approvata all'unanimità dal Parlamento, anche su forte iniziativa di parlamentari sardi. Si tenga conto che la legge ha agito da stimolo per una positiva riflessione nazionale sulla problematica della tutela delle ferrovie storiche, di cui è un esempio significativo quello che proviene dalla Soprintendenza pugliese che ha posto sotto tutela l'antenna ferroviaria del porto di Gallipoli, per molti aspetti simile a quella di Palau Marina, pur non figurando la stessa nell'elenco delle ferrovie turistiche. 
E’ appena il caso di ricordare anche che tale Linea con le sue pertinenze deve ritenersi ricompresa per le sue caratteristiche intrinseche nel novero dei Beni paesaggistici ed identitari tutelati dal PPR della Sardegna, ancorchè il Comune interessato non abbia provveduto in forza della L.R. 4 agosto 2008 alla delimitazione dell’area di rispetto ed alla stesura degli atti ricognitori. Parimenti trattandosi di un’opera pubblica di proprietà della Regione, realizzata per il soddisfacimento di un interesse pubblico da oltre settanta anni, la ferrovia storica rientra di diritto tra i Beni tutelati dall’art.12, comma 1, del Codice dei Beni Culturali (Dlgs.22 gennaio 2004) e pertanto la sua demolizione è sottoposta al procedimento della verifica dell’interesse culturale del bene ad opera della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del MIBACT. 
A favore del mantenimento del capolinea storico e culturale dell'intera linea ferroviaria che collega la Gallura verso Sassari, A.MO.DO e le altre Associazioni evidenziano motivi storici, culturali e turistici. La linea ha costituito in passato l'asse di comunicazione tra capoluogo e Gallura, attraverso paesaggi di incomparabile bellezza, ed è oggi il supporto indispensabile per la creazione di “un corridoio ambientale finalizzato allo sviluppo di un turismo sostenibile dal mare alle aree interne”. Sopprimere Palau Marina vorrebbe dire cancellare di fatto e dalla stessa memoria culturale quella che in passato è stata definita la Porta della Gallura, chiudendo ogni possibilità di accesso agli afflussi turistici ferroviari, via treno o ferrociclo. 

E tutto questo avviene oggi che nel mondo il traffico delle auto viene allontanato dal centro delle città mentre a Palau, invece, si vorrebbe sacrificare la ferrovia a favore di una maggiore attrazione di traffico verso la strada principale e la Regione non valuta che mantenere e migliorare i 500 metri di binari incriminati potrebbe invece favorire la nascita di una sorta di metropolitana di superficie che colleghi aree di sosta esterne a Palau con gli imbarchi verso La Maddalena, progettando sin d'ora un futuro che non prevede l'arrivo di mezzi privati inquinanti sull'isola ed evitando, come ha dichiarato il governatore Pigliaru, forse memore di quanto avvenuto a Cagliari con l'espianto di una delle più belle reti tramviarie del Mediterraneo, che espiantando i binari siano prese nuovamente delle SCELTE SCELLERATE da parte della Politica. 
Le Associazioni pertanto chiedono che la Regione annulli ogni azione, pendente o nuova, riguardante la Stazione di Palau Marina e apra invece un Tavolo di Visione che coinvolga l’intero territorio attraversato dai binari del Trenino Verde. Territorio beneficiario alla pari del Comune di Palau dei vantaggi commerciali e di occupazione che saranno prodotti dal nuovo tipo di utilizzo turistico previsto dalla Legge 128. 
Tavolo di Visione a cui devono contribuire tutti gli amministratori e gli operatori turistici del territorio, gli Assessori regionali al Turismo, all’Ambiente e alla Cultura e le Associazioni aderenti che si interessano di turismo attivo e in mobilità dolce
Le Associazioni : 
A.MO.DO. - l’Alleanza per la Mobilità Dolce,
AFRS - Associazione Ferrovie Ridotte Sarde,
ASTSS - Associazione Sarda Treni Storici Sardegnavapore, 
FIFTM - Federazione Italiana Ferrovie Turistiche e Museali,
Italia Nostra Sardegna,
Sardos, Movimento culturale,
Touring Club Italiano. 

Stazione di Nulvi

Nessun commento:

Posta un commento