Riportiamo ampi stralci del comunicato del Comitato Cittadino che propone infrastrutture utili alla comunità in alternativa al inutile e impattante viadotto in progetto.
Il
Comitato cittadino "Porto Solky" di Sant'Antioco esprime la netta
contrarietà agli attuali interventi previsti dal Piano Sulcis che ricadono nel
nostro territorio:
· La
realizzazione di un nuovo ponte di collegamento tra l'isola di Sant'Antioco e
l'isola madre, che in realtà è un lungo viadotto, e relativa circonvallazione, una
infrastruttura assolutamente inutile e dannosa per la comunità antiochense, per
il paesaggio e per l'ecosistema lagunare, oltreché economicamente
improponibile.
· La
realizzazione delle opere portuali in fase di progettazione che prevedono oltre
ad un ridotto escavo del porto, la sola realizzazione di due moli frangiflutto
e di una nuova banchina finalizzata al potenziamento del lato commerciale e
militare dell'attuale porto.
Vogliamo
rimarcare che non è previsto nessun progetto per la riconversione del porto e
delle aree adiacenti alla ex Sardamag finalizzate alla realizzazione del porto
turistico, della cantieristica e dei servizi:

· Ad oggi non è
previsto nessun progetto per la messa in sicurezza del tratto più critico della
SS126 compreso tra Sirai e San Giovanni Suergiu.
· Per quanto
sopra il comitato Porto Solky ritiene che i finanziamenti debbano essere
proficuamente rimodulati, così come
previsto dalle norme del Piano Sulcis, e investiti in opere utili e capaci di
garantire un ritorno economico per l'intero territorio quali ad esempio:
· La
riconversione del porto commerciale di Sant'Antioco in porto turistico che sia
in grado di ospitare anche grosse imbarcazioni; un approdo in grado di ospitare
la marineria locale in perenne stato di precarietà.

· Chiediamo che
le aree Sardamag vengano bonificate quanto prima e destinate ad attività compatibili con il centro urbani e l'area portuale
· La
riqualificazione del tratto di SS 126 tra Carbonia e Sant'Antioco, in certi
tratti ormai trasformato in una lunga periferia urbana.
Il
Comitato, in rappresentanza dei circa 1000 cittadini firmatari, chiede che
l'Amministrazione Regionale e quella Comunale, al coordinatore del Piano
Sulcis, e tutti gli enti interessati rivedano le proprie posizioni e si
adoperino per una rimodulazione dei finanziamenti e lo studio
progettuale degli interventi sopra citati di cui il territorio ha reale
necessità.
Sull'argomento
Blog Italia Nostra Sardegna - Il ponte di Sant'Antioco: un'opera inutile in tempo di crisi
La Provincia del Sulcis Iglesiente - Massimo Melis: "Il sindaco Locci chiarisca la sua posizione sulle infrastrutture del Piano Sulcis"
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