venerdì 18 dicembre 2015

A Cagliari processo al falso minieolico

Ieri 17 dicembre 2015 si è aperta l'udienza presso il Tribunale Ordinario di Cagliari - e subito rinviata al 13 maggio 2016 a causa dell'adesione allo sciopero del P.M. delegato -  per il processo penale contro dirigenti e tecnici della ARG WIND srl, della WINDFINDER srl e della MG POWER srl e contro i dirigenti di alcune ditte locali di costruzione. Le accuse riguardano i reati di lottizzazione abusiva, di falso in atto pubblico etc... per aver installato nei territori agricoli dei comuni di Villanovaforru, Sanluri e Sardara, un parco eolico composto da 10 aerogeneratori (pale eoliche definite minieolico di potenza uguale a 59,90 kw), diverse cabine elettriche e aver realizzato gli stradelli di comunicazione tra i vari aerogeneratori. 


Gli impianti sono tuttora sotto sequestro, provvedimento confermato anche dalla Cassazione, che ha rigettato i ricorsi degli imputati.
I dirigenti delle società interessate e i loro tecnici per evitare la procedura di VIA (la potenza complessiva di 600 kw lo prevede) hanno frazionato abusivamente il terreno e hanno considerato ogni pala singolarmente presentando singola e distinta procedura ai competenti sportelli SUAP comunali.
Il danno provocato dai lavori eseguiti per la realizzazione di questo parco è rilevante: nell'agro di Sanluri sono state posizionate 4 pale alte circa 30 metri, distanti tra di loro circa 80-100 metri, a ridosso dell'area comunale di Sant'Antiogu Becciu, nella quale insistono i resti della chiesa campestre seicentesca di Sant'Antioco. Tali pale sono unite da stradelli e cavi aerei che hanno completamente modificato il sito, prima di questo intervento era del tutto privo di urbanizzazione. L'intervento si colloca nella parte più panoramica dell'agro di Sanluri, ove insistono i resti di nuraghi, villaggi nuragici, una tomba di gigante. 
Per fortuna, a seguito della comparsa di queste pale (anno 2013) si è formato un vasto movimento popolare e molti cittadini si sono riuniti in comitato per contrastare questa opera che già da subito appariva come una vera e propria speculazione finalizzata a rastrellare gli incentivi del "conto energia".
Non si tratta purtroppo di un fatto isolato, anche in altre località della Sardegna si sta seguendo la stessa procedura. Proprio in questi giorni se ne stanno installando diverse nei territori dei comuni limitrofi e una serie di aerogeneratori stanno per essere piazzati in Gallura, nel territorio di Luogosanto.
Il processo che si aprirà il 13 maggio a Cagliari rappresenta quindi un appuntamento importante  in continuità con l'impegno profuso da Italia Nostra Nazionale e Regionale contro gli speculatori delle rinnovabili. Per affermare il proprio impegno l'Associazione ha dato incarico all'avv. Barbara Loni, per la  costituzione di parte civile nel procedimento penale n. 4654/2014 R.N.R. pendente nanti il Tribunale Ordinario di Cagliari in composizione monocratica, (Dott.ssa Sandra Lepore).
Nel procedimento le parti offese sono i tre Comuni e la Regione Sarda, infatti anche i comuni di Villanovaforru e Sardara hanno deliberato di costituirsi parte civile.
Da tempo ormai Italia Nostra è impegnata in Sardegna, in sintonia con le iniziative nazionali sull'energia condotte dall'Associazione, in importanti battaglie contro gli speculatori delle rinnovabili, una vera e propria emergenza ambientale! La costituzione di parte civile in questo progetto è anche finalizzata ad impedire questa corsa sfrenata verso la distruzione del nostro paesaggio agrario e per tentare di fermare gli affaristi che stanno invadendo l'intera Sardegna, da nord a sud.

L’installazione di impianti per la produzione di energie rinnovabili in Sardegna sta causando danni irreparabili al territorio, alle aree agricole e a numerose zone naturali di pregio. Sono ormai  centinaia gli impianti che da nord a sud devastano l’isola e il suo paesaggio e altrettanti stanno per essere autorizzati o sono oggetto di richiesta di autorizzazione.
Gli impianti in produzione da FER al 2014 hanno raggiunto una potenza di 1.700 MW, nello stesso anno si è registrato un surplus di produzione di energia superiore al 46%[1]. Se scorriamo le domande presentate al SAVI negli ultimi 12 mesi verifichiamo che le nuove richieste raggiungono una potenza complessiva superiore a 700 MW di cui il 70% circa è rappresentato da impianti eolici.
Complessivamente i terreni occupati o interessati dai futuri progetti da energie rinnovabili supereranno in Sardegna 15 mila ettari già nel prossimo anno, la maggior parte dei quali sono terreni agricoli. Quanto sta succedendo in Sardegna è una vera emergenza che deve essere affrontata tempestivamente per impedire un ulteriore degrado del territorio.

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