un commento all'articolo di Sandro Roggio del 17 agosto 2013
La bellezza della Alghero-Bosa e la scelta del golf a Tentizzos
Costa di Buggerru |
Emiri,
imprenditori locali e nazionali, società per azioni e società a responsabilità
limitata, sono tanti i rapaci pronti ad occupare i nostri areali e a
distruggere le nostre terre, non appena la Regione Sardegna terrà fede alle
promesse elettorali e scardinerà finalmente il Piano Paesaggistico Regionale. Ci
son voluti quasi 5 anni di promesse e annunci ripetuti ogni sei mesi, scadenze
fissate e mai rispettate, ma adesso i collaboratori esterni stanno lavorando a
pieno regime anche nelle afose giornate di agosto (d'altronde son stai pagati
profumatamente con i soldi del contribuente!). Sembrerebbe sia questo il momento
giusto, tutto dovrebbe essere pronto per i prossimi mesi .
La domanda è
capire se riuscirà il Presidente Cappellacci, in questi pochi mesi che gli
rimangono, a consegnare le coste della Gallura, quelle del Sulcis e
della Planargia e quelle dell’intera Sardegna alla speculazione
immobiliare.Riuscirà a consegnare l’intero Campidano alla devastante opera delle trivelle che attendono i permessi per la ricerca di petrolio, gas e acqua calda e che trasformeranno la più importante pianura della Sardegna in una grande gruviera?
Riuscirà a consegnare alla speculazione energetica migliaia di ettari di terreni agricoli e a cacciar via dalle proprie terre migliaia di agricoltori, contadini e pastori, cancellando definitivamente centinaia di piccole aziende agricole e condannando la già sofferente agricoltura della Sardegna?
Comprendiamo che il nostro governatore abbia pure speso parole e abbia preso impegni con i signori del mattone e quelli del vento e con gli speculatori di ogni genere, pensiamo però che governare la Sardegna significhi in primo luogo perseguire gli interessi dei sardi, della comunità sarda e quelli delle future generazioni.
In questi anni abbiamo fatto molto, ci siamo impegnati per ricordare questi doveri a quanti governano la Sardegna. Assieme ai numerosi Comitati locali sorti in ogni angolo della Sardegna ci siamo impegnati e abbiamo lavorato duramente per fermare le politiche scellerata di questa classe dirigente ottenendo talvolta anche degli ottimi risultati!
È in questa direzione che dobbiamo insistere impegnandoci ancora di più nel prossimo futuro, potendo contare sulla forza davvero dirompente delle numerose comunità sarde che hanno capito quanto deleterie e pericolose siano le promesse “sviluppiste” di questi dannosi amministratori. È in quest’ottica che credo si inserisca l’interessante impegno anche di controinformazione svolto dagli amici del Comitato “Salviamo Tentizzos Per Bosa” e dagli altri comitati, le cui iniziative stanno raccogliendo numerosi consensi e adesioni. Nutro invece poche speranze su quanto sapranno fare le forze politiche e sulla loro attività priva di ambiguità!
Io comunque nella lotta tra e i grifoni che volano liberi tra Capo Marrargiu e l’altopiano di Campeda e gli avvoltoi umani che si aggirano per gli uffici di viale Trento parteggio per la sopravvivenza dei primi.
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