venerdì 4 maggio 2018

Sulle coste sarde si gioca anche con la posta (certificata)

Comunicato stampa
Italia Nostra e WWF Sardegna

I giorni scorsi le nostre caselle di posta elettronica sono state raggiunte da un messaggio inviato da serviziocommissioni@pec.crsardegna.it. L’allegato in esso contenuto, a firma di Antonio Solinas,  Presidente della IV Commissione del Consiglio Regionale della Sardegna, afferma che èpossibile consultare il nuovo testo in discussione del disegno di legge sull’urbanistica in discussione al link: http://www.consregsardegna.it/XVLegislatura/Sessione_governo_territorio.asp
Nel messaggio il Presidente della Commissione ci invita inoltre a predisporre una memoria scritta da illustrare nel corso dell’audizione sulla base del testo unificato raggiungibile attraverso il suddetto link. 
Seguendo il link si scopre, incredibilmente, che il testo non è più consultabile, ci siamo preoccupati e allarmati ipotizzando si trattasse di hakeraggio di un account a sito istituzionale. Ma non è così perché il messaggio è autografo, è vero! 


Infatti nei giornali di ieri l’on. Solinas smentisce se stesso giustificando il pasticcio con un errore materiale e invitando a non tener conto del testo di legge unificato elaborato dalla Commissione.
Tutto questo ha il sapore della beffa, in quanto non c’è stato alcun errore. Il testo apparso per poche ore, e frettolosamente ritirato, era quello già preconfezionato da portare in Consiglio Regionale con alcune modifiche e il cambio della numerazione degli articoli che di certo non migliorano la legge in discussione.
Resta intatto l’effetto nefasto che questa legge avrà su tutti i beni culturali tutelati dal Piano Paesaggistico Regionale, sull’intera fascia costiera e, grazie alla definitiva stabilizzazione del piano casa, sui centri urbani consolidati. 
Questi fatti confermano la poca attendibilitàdelle dichiarazioni del presidente Pigliaru di voler stralciare gli articoli e le parti piùcriticate della legge e la scarsa credibilità di questa fase di “ascolto”, inventata all’ultimo momento per compattare una maggioranza in Consiglio Regionale sempre più sgretolata. 
È l’ennesima prova della mancanza di attenzione della Giunta Regionale ai pareri espressi dai portatori di interessi diffusi (in particolare quelli delle Associazioni ambientaliste), più attenta invece a quelli di costruttori e speculatori interessati ad occupare spazi ancora integri delle coste sarde e delle aree agricole e ad ampliare le costruzioni esistenti lungo la fascia costiera e sulla battigia.  


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