mercoledì 13 novembre 2013

Italia Nostra per la tutela dei valori ambientali e paesaggistici della Sardegna

In merito all’iter e alla metodologia seguiti dalla Giunta Regionale preliminarmente alla deliberazione GR n. 45/2 del 25 ottobre 2013 che ha approvato le norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale, stravolgendo completamente le attuali disposizioni di tutela garantite dal PPR del 2006, l’Associazione Italia Nostra Sardegna informa:
·           Di aver sollecitato con reiterate richieste rimaste prive di riscontro, fin dal 2010, l’applicazione del codice dei Beni Culturali che prevede sia garantita “la concertazione istituzionale e la partecipazione dei soggetti interessati” e delle associazioni portatrici di interessi diffusi, individuate ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di ambiente e danno ambientale;  
·           Di aver chiesto la corretta applicazione della Convenzione di Aarhus, in base alla quale il pubblico ha diritto alle informazioni, può partecipare ai processi decisionali e ha accesso alla giustizia in materia ambientale;
·           Di aver partecipato ad alcuni incontri convocati dalla Direzione Generale della Pianificazione Urbanistica Territoriale per illustrare le attività svolte inerenti la verifica e l’adeguamento del PPR, nei quali venivano fornite informazioni parziali, inesatte e distorte sulla reale attività di revisione del PPR. Non c’è stato pertanto alcun “processo partecipativo”;
·          Di aver rilevato che nelle procedure di modifica del PPR, oltre a non essere stata garantita “la concertazione istituzionale e la partecipazione dei soggetti interessati” (come si apprende dalle dichiarazioni del Ministero dei Beni Culturali) non è stata garantita neppure quella “delle associazioni portatrici di interessi diffusi, individuate ai sensi delle vigenti disposizioni in materia di ambiente e danno ambientale” (articolo 144, comma primo, del Codice Urbani);
Italia Nostra, nell’esprimere forti preoccupazioni per i disastri ambientali e paesaggistici conseguenti alla delibera adottata dalla Giunta Regionale e considerati i numerosi dubbi sulla legittimità della stessa, anche al fine di attivare tutte le iniziative utili a garantire la salvaguardia dei valori ambientali/paesaggistici, ha chiesto all’Assessorato all’Urbanistica copia del verbale redatto nell’ultimo incontro del 10.10.2013 con le Associazioni Ambientaliste, gli EE.LL e gli Ordini professionali. Il verbale richiesto da Italia Nostra, ancorché dovuto, a distanza di oltre un mese dalla riunione non è ancora stato trasmesso. La nostra Associazione ha chiesto inoltre di poter accedere agli atti (verbali degli incontri, documenti intercorsi tra le diverse amministrazioni etc…), relativi all’attività di copianificazione con i comuni della Sardegna che hanno avviato l’adeguamento dei propri strumenti urbanistici al Piano Paesaggistico Regionale. Anche su questo argomento le informazioni provenienti dall’Assessorato risultano di scarsa chiarezza e fortemente contradditorie.
13 novembre 2013

Sull'argomento:


Sardegna Reporter: Italia Nostra per la tutela dei valori ambientali e paesaggistici della Sardegna
Giornalettismo: La Sardegna si poteva salvare dall’alluvione?
Tiscali notizie: Pps, ambientalisti in piazza: "Crolla ogni tutela paesaggistica"
Tiscali notizie: Ppr, Stefano Boeri: "Quello del 2006 è un modello in Italia e in Europa"
CagliariPad:  Mobilitazione ecologista contro il piano paesaggistico: “Salviamo la Sardegna”
Sardegna Oggi: Ambientalisti contro il piano paesaggistico: "A rischio le aree agricole"
Eddyburg: «Nuove idee per la Sardegna»: perché ho detto no
Eddyburg: Sardegna. Un piano illegittimo per sanare le leggi illegittime
Eddyburg: Sardegna, tra cemento e buche
Eddyburg: Dialogo al di là di Cappellacci
La Nuova Sardegna: Pps, Rassu nei guai
Greenreport.it: Sardegna, Italia Nostra contro il nuovo Piano Paesaggistico della Regione 




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