martedì 5 maggio 2020

Il principio di precauzione nella sperimentazione della tecnologia 5G

Nei giorni scorsi Italia Nostra Sardegna ha indirizzato al Presidente dell’ANCI una lettera, nella quale oltre a chiarire la posizione dell’Associazione nei confronti della tecnologia 5G, vengono avanzate alcune specifiche proposte e richieste.

Come è noto la tecnologia 5G rappresenta l’implementazione di una rete (sostitutiva dell’attuale 4G LTE) che, sfruttando alte frequenze, consente di elevare la velocità dei segnali, ma che nello stesso tempo costringe ad aumentare il numero dei ripetitori. Tutto ciò comporterà un incremento esponenziale del livello di inquinamento da elettrosmog, i cui effetti sulla salute della popolazione e degli ecosistemi sono ignoti. Autorevoli fonti scientifiche non escludono la possibilità di un rapporto causa/effetto tra radiofrequenze/cancro ed in ogni caso sono stati evidenziati casi di elettrosensibilità da elettrosmog in molti soggetti. Peraltro la stessa Unione Europea e numerose sentenze hanno riconosciuto l’oggettiva esistenza di tali legami. 
Poiché l’installazione delle reti 5G sta procedendo senza la preventiva informazione d’obbligo e senza alcuna valutazione del rischio sanitario, mentre intere comunità si trovano esposte ad una sperimentazione senza esserne a conoscenza, Italia Nostra Sardegna ha esortato la presidenza regionale dell’ANCI affinché i Sindaci, responsabili della salute pubblica delle comunità che rappresentano, assumano iniziative di prevenzione sanitaria attraverso l’adozione di delibere o ordinanze che vietino l’installazione di ripetitori 5G in forza dell’applicazione del principio di precauzione. Alcuni sindaci della Sardegna e del continente, tra l’altro, hanno già adottato questi provvedimenti. Nello stesso tempo in applicazione del principio di trasparenza viene richiesto che le comunità e gli stakeholders siano preventivamente consultati in riferimento alle iniziative e decisioni future.
Italia Nostra Sardegna ritiene che l’applicazione del principio di precauzione, oggi più che mai, debba essere il motivo conduttore delle azioni di governo. È infatti sotto gli occhi di tutti come la sottovalutazione degli impatti sulla salute collettiva di alcuni fattori di non difficile prevedibilità sia costata alla collettività la perdita di molte vite, delle libertà individuali, dei normali rapporti sociali ed alla Nazione un danno economico ed occupazionale incalcolabile.

Il testo della lettera all'ANCI 

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