Italia Nostra Sardegna ha provveduto ad inoltrare lo scorso primo agosto all’Assessorato agli EE.LL. Finanza e Urbanistica della Regione Sardegna un’istanza con la quale si chiede di procedere all’annullamento in autotutela della Gara di affidamento in concessione di valorizzazione ex stazione di vedetta di Capo Figari e Batteria Serra. Comune di Golfo Aranci o comunque degli Atti di aggiudicazione della stessa per la sussistenza di vizi di legittimità sostanziali e formali nell’ambito del procedimento amministrativo.
Nell’istanza si fa rilevare che la procedura ha disatteso gli indirizzi e le finalità dettate dalla Delibera 30/36 del 20.06.2017, avente ad oggetto il “Progetto Orizzonte Fari, Intervento di valorizzazione del patrimonio marittimo-costiero della Sardegna”. La delibera infatti fissava metodologie e finalità del progetto di Valorizzazione, definito come “un intervento sistemico di valorizzazione” con un approccio unitario, tale da consentire “di costruire un circuito di fruizione dei paesaggi costieri, utilizzando i manufatti esistenti come porte di accesso ai vari ambiti di paesaggio costieri, leggibili in maniera integrata” e faceva esplicito riferimento ad una fruizione “legata alla cultura del mare e dell’ambiente mediterraneo”.
Viceversa con l’Atto di concessione i beni pubblici sono stati assegnati ad una società per la loro trasformazione in una struttura alberghiera con finalità di carattere esclusivamente privatistico. Nell’istanza si rappresenta che la rifunzionalizzazione strutturale e la nuova destinazione d’uso così come prevista in concessione viola gli artt, 15, 54,56 delle NTA del Piano Paesaggistico, nonché il Codice dei Beni Culturali.
Viene inoltre rilevata la violazione della procedura di vincolo per i Beni culturali per immobili di proprietà pubblica e realizzati da oltre 70 anni, così come prevista dagli artt.10 e 12 del Dlgs. 42/2004, nonché la mancata applicazione degli articoli 101 e 102 del medesimo Codice. Secondo tale disposto normativo i concetti di fruizione e valorizzazione sono da ritenersi strettamente vincolati e vincolanti.
La Valorizzazione infatti attiene alle iniziative atte ad alimentare, favorire e accrescere quella conoscibilità del bene che si esercita collettivamente attraverso la fruizione, che a sua volta si attua attraverso un’offerta culturale estesa alla conoscenza e al godimento collettivo, il che implica di norma l’accessibilità al pubblico. I caratteri peculiari che fanno della Stazione di Capo Figari un bene Identitario e un luogo di cultura sono intrinseci alla sua vicenda storica, atteso che nell’agosto del 1930 da un’antenna posta sulla sua sommità furono inviati i primi segnali ad onde corte captati a Roma dalla Stazione di Rocca di Papa. La moderna modalità di comunicazione emetteva i primi vagiti, frutto del parto geniale della mente di Guglielmo Marconi, proprio da quel sito.
Infine l’istanza rileva le evidenti violazioni del vigente Piano di Gestione del SIC (ITB01009 e ZPS ITB013018) che tra le azioni di gestione (Tabella IA7, pag.130) definisce gli interventi consentiti dal Programma di recupero e riuso dei fabbricati posti nei luoghi sommitali di Capo Figari, da adibire alle attività istituzionali e Culturali dell'Ente Gestore. In particolare ne vengono così fissate a pag.157 le modalità di recupero e destinazione d’uso: Recupero e riuso del “Vecchio Semaforo” della Marina Militare: il progetto prevede il recupero statico ed architettonico dell'edificio mantenendone inalterate le caratteristiche originarie per la realizzazione di un centro storico culturale legato e servizio di accoglienza ai visitatori.
E’ dunque del tutto evidente che sia per le modalità in cui si è intesa la Valorizzazione di un Bene d’interesse storico, sia per la sua ossimorica sottrazione alla fruizione collettiva, la trasformazione degli immobili di Capo Figari, peraltro collocati in un contesto di altissimo pregio ambientale e paesaggistico oggetto di una specifica cura gestionale, in strutture ricettive private ed esclusive viola palesemente le norme che ne dovrebbero garantire conservazione e tutela.
Con Atto a parte Italia Nostra Sardegna ha inoltre esplicitato una richiesta di accesso agli atti richiedendo copia digitalizzata degli allegati progettuali, dell’offerta presentata dal vincitore della gara e dell’atto di concessione in quanto non risultano pubblicati sul sito dell’Assessorato agli EE.LL. della Regione ove invece sono presenti gli altri Atti di gara.
Clicca qui per leggere o scaricare l'istanza di annullamento completa
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