lunedì 15 giugno 2020

Vogliamo respirare! E basta mosche!

Nuova denuncia al Procuratore della Repubblica di Oristano sui fanghi gestiti dalla società GECO di Magomadas.

Il Comitato AcquaBeneComune di Planargia e Montiferro, Italia Nostra Sardegna e singoli cittadinihanno nominato come difensore di parte offesa l’avv. Alessandro Gamberini e presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Oristano.

Mentre già da una settimana la Procura di Oristano ha incaricato due Ispettori di Polizia Giudiziaria del Corpo Forestale per ascoltare direttamente le testimonianze volontarie dei cittadini sui problemi e i disagi di natura ambientale creati dallo stabilimento gestito dalla GECO srl, oggi è stata consegnato alla stessa Procura un altro esposto. 
Nel dossier molto consistente, circostanziato e documentato, si chiede che venga valutata la condotta dell’autorità amministrativa che ha scelto di non assoggettare a Valutazione di Impatto Ambientale l’impianto di gestione dei fanghi e del “Settore Ambiente e Attività Produttive” della Provincia di Oristano che ha rilasciato l’autorizzazione non rispettando del tutto i rilievi di Arpa Sardegna. 

La denuncia richiama il contesto normativo in cui la vicenda si inquadra, evidenzia la stranezza di una discarica collocata nel cuore della Sardegna, che viene autorizzata in prossimità di un’area urbana per il solo fatto che precedentemente nella stessa area esistesse una discarica di rifiuti inerti, che smaltisce fanghi di provenienza dalla Regione Puglia (!). Questo fatto già a priori avrebbe dovuto destare perplessità, vuoi rispetto ai maggiori costi di trasporto che implica, vuoi rispetto alla maggior difficoltà di controlli a monte sulla effettiva provenienza e stabilizzazione dei fanghi. 

L’esposto rileva inoltre il pericolo COVID 19 nei fanghi di depurazione, come raccomandato nel rapporto dell’ISS n. 9/2020. 
Con l’atto consegnato in data odierna si chiede inoltre al Pubblico Ministero di valutare l’opportunità di una richiesta al GIP di Oristano di sequestro preventivo ai sensi dell’art. 321 c.p.p. che consenta di interrompere l’attività in essere. 

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