Ultim'ora
Convocata la riunione tecnica sulla Centrale di Decimoputzu - Villasor
Intanto per lunedì prossimo, 10 ottobre, è stata convocata a Roma presso
la Presidenza del Consiglio la riunione tecnica sulla centrale elettrica
di Villasor - Decimoputzu.
Queste le amministrazioni invitate:
- MINISTERO AMBIENTE
- REGIONE SARDEGNA ASSESSORATO AMBIENTE
- MINISTERO BENI CULTURALI
- SOPRINTENDENZA BELLE ARTI E PAESAGGIO SARDEGNA
- COMUNE VILLASOR
- COMUNE DECIMOPUTZU
- PROVINCIA DI CAGLIARI
Alcuni momenti del sit-in davanti al Consiglio Regionale |
Si tratta di una riunione istruttoria propedeutica
alla decisione che verrà assunta dal Consiglio dei Ministri, sarà l'ultima e
unica sede tecnico - amministrativa nella quale gli enti convocati potranno far
valere le ragioni del dissenso, dopodiché la decisione sarà esclusivamente
politica.
Siamo oramai alla stretta finale.
Notizia dell'ultim'ora: sembrerebbe
che la riunione sia stata rinviata per la mancanza di voli per Roma.
Resta ancora secretato il parere positivo della Commissione
Tecnica Valutazione Impatti del Ministero dell'Ambiente per il quale è stato chiesto a più riprese l'accesso agli atti (lo scorso agosto - reiterato in questi giorni). Non è stato ancora
autorizzato.
- vedi la convocazione nella pagina facebook del Comitato Terrasana Decimoputzu
Mozione unanime del Consiglio Regionale della Sardegna contro gli speculatori energetici
Mercoledì 28 settembre il Consiglio Regionale della Sardegna ha espresso con voto unanime la contrarietà agli impianti termodinamici solari che due fantomatiche società a responsabilità limitata con sede a Londra (i veri finanziatori sarebbero società giapponesi e taiwanesi) intenderebbero installare nella pianura del Basso Campidano, occupando circa 600 ettari di fertile terreno agricolo ed espropriando i proprietari agricoltori che vi risiedono e lo lavorano.
Nonostante la mozione presenti alcune
incongruenze, riteniamo che il Consiglio Regionale abbia fatto una scelta di
campo chiara e limpida: quella di stare dalla parte dei cittadini e del
territorio. Si tratta di un voto storico
che vede schierato il parlamento sardo contro gli speculatori delle energie rinnovabili
e contro il governo italiano che vorrebbe imporre alla Sardegna scelte
energetiche non condivise aggravando ancora di più le critiche condizioni del già
traballante settore agricolo isolano.
In sintesi la mozione 250/19 impegna il Presidente della Regione e la
Giunta regionale a impugnare il provvedimento presso il Ministero dell'ambiente
e della tutela del territorio e del mare e mettere in campo ogni azione per
impedire la realizzazione dell'impianto solare termodinamico in agro dei comuni
di Decimoputzu e Villasor e di altri interventi di questo tipo già previsti,
quali il mega-impianto industriale termodinamico di Gonnosfanadiga-Villacidro,
che possono determinare sottrazione di territorio agricolo, in quanto
speculativi, e un danno alla Sardegna, per affermare i principi costituzionali
dell'autonomia dell'Isola ed elevare la rappresentatività della società sarda e
la capacità decisionale di questa Giunta regionale.
Molteplici le motivazioni a
supporto del parere negativo:
- incompatibilità dell'intervento nelle aree agricole della Sardegna (articolo 13 bis della legge regionale n. 4 del 2009, e successive modifiche e integrazioni, introdotto dall'articolo 12 della legge n. 21 del 2011; articolo 3 del decreto del Presidente della Giunta regionale 3 agosto 1994, n. 228, Direttive per le zone agricole, criteri per i'edificazione nelle zone agricole e/o strettamente connesse);
- aree tutelate con vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42 del 2004, e successive modifiche e integrazioni), lo stesso Piano paesaggistico regionale indica quelle aree per un'utilizzazione agro-forestale (l'articolo 29 del N.T.A. vieta "la trasformazione per destinazioni e utilizzazioni diverse da quelle agricole di cui non sia dimostrata la rilevanza pubblica-economica e sociale e l'impossibilità di localizzazioni alternative, o che interessino suoli ad elevata capacità d'uso, o paesaggi agrari di particolare pregio o habitat di interesse naturalistico");
- impatto negativo sul territorio e sull'ambiente a causa della trasformazione delle caratteristiche geomorfologiche e del paesaggio agrario, la modifica del deflusso dei corsi d'acqua superficiali e l'interferenza delle opere di fondazione con il sistema di falda multistrato presente in quell'area, caratterizzando inoltre un consumo del suolo insostenibile;
- risibilità delle opere compensatorie suggerite dal proponente e senza riscontri le ipotesi di mitigazione relative alla conservazione del paesaggio e del patrimonio rurale dell'area:
- Mancata disponibilità delle aree interessate dall'impianto. La società Flumini Mannu limited ha inoltre usato l'arma della minaccia dell'esproprio per pubblica utilità, al solo fine di incutere timore ai proprietari;
- supporto alle imprese agricole che operano in quel territorio. Imprese che rappresentano un riferimento per i risultati legati alla produzione e all'organizzazione aziendale, con ricadute economiche e occupazionali rilevanti; queste imprese costituiscono la base di partenza per un'idea di sviluppo a cui si è dato avvio in Sardegna, dove l'agro-alimentare, il turismo e la cultura saranno i settori che daranno risposte allo sviluppo e all'occupazione della Sardegna;
- le competenze in materia di paesaggio e pianificazione territoriale sono della Regione e la Costituzione prevede che le competenze in materia di energia sia concorrente tra Stato e Regione.
Al dibattito sono intervenuti
numerosi consiglieri di maggioranza e di opposizione e le assessore
all'agricoltura, quella alla difesa dell'ambiente e l'assessora dell'industria.
Incontro col presidente Piagliaru e le Assessore |
Nella stessa giornata del 28 settembre, anche la
Giunta regionale, compreso il presidente, ha preso posizione contro gli
impianti termodinamici affermando, in un incontro con una delegazione di
comitati, associazioni ambientaliste, agricoltori e amministratori comunali:
"La posizione
della Giunta regionale è molto chiara: noi vogliamo valorizzare e rendere
sempre più produttive le terre agricole della Sardegna, non certo regalarle". Lo ha
ribadito il presidente della Regione, Francesco Pigliaru, incontrando i
rappresentanti del Comitato che si oppone al progetto della Fluminimannu,
guidati dal Sindaco di Decimoputzu, Alessandro Scano, insieme all'assessore
dell'Ambiente, Donatella Spano, e dell'Industria, Maria Grazia Piras, e ai
consiglieri regionali Rossella Pinna ed Emilio Usula. Pigliaru e gli assessori
hanno sottolineato che in questa vicenda la Regione sarà a fianco alle
comunità.
sull'argomento
facebook - Comitato Terrsana Decimoputzu
La Nuova Sardegna - Termodinamico, il Consiglio Regionale approva la mozione contro i megaimpianti
Progetto Comune - Termodinamico: una bella notizia ma ... attenzione
ANSA Sardegna - Ambientalisti, no termodinamico Flumini
Repubblica.it - La Sardegna dice no al solare termodinamico