Testo della lettera
inviata il 13 novembre 2014 al presidente della Giunta Regionale
LEGAMBIENTE - ITALIA NOSTRA - WWF - LIPU - FAI
Al Presidente della
Regione Sardegna
Prof. Francesco Pigliaru
OGGETTO: Richiesta
urgente di incontro sul DDL approvato con DGR 39/2 del 10 ottobre 2014.
Normative regionali in materia di governo del territorio, uso dei suoli e
salvaguardia del patrimonio culturale e ambientale.
Le
scriventi Organizzazioni, portatrici del diffuso interesse per la salvaguardia
dell'ambiente, hanno esaminato il disegno di legge in questione e ritengono che
esso non debba proseguire il proprio iter approvativo, in quanto le
norme in esso contenute appaiono potenzialmente assai lesive per gli effetti
che avrebbero sul territorio, nonché sul patrimonio culturale e ambientale, ed
anche per la filosofia di rilancio della espansione edilizia che pervade buona
parte degli articoli del provvedimento proposto.
Nel
documento allegato si riporta una ampia analisi del DDL in questione, nel quale
si esaminano anche diverse fattispecie di violazioni della normativa nazionale
e comunitaria in materia di ambiente e delle prerogative intangibili degli enti
locali in materia di pianificazione.
Ma,
soprattutto, il DDL sembra muoversi in direzione opposta rispetto a quel
modello di sviluppo sostenibile, fondato sulla promozione e sull’utilizzo
produttivo delle qualità del territorio e del paesaggio, che è contenuto nel
programma dell’attuale Governo regionale e che è apparso particolarmente
convincente tanto da essere stato premiato nel voto dai sardi. Proporre nei
fatti di accantonare il PPR e puntare sul più tradizionale (e ormai
dichiaratamente perdente) dei meccanismi edilizi, a livello di conseguenze
pratiche e anche di immagine, sembrerebbe l’esatto contrario di quella
scommessa su una Sardegna in cui l’innovazione si radica solidamente nei
paesaggi dell’identità, che tutti auspichiamo.
E’
necessario evitare che il primo atto legislativo di questa Giunta in campo
ambientale sia, o anche soltanto appaia, come diretto a privilegiare uno
sviluppo quantitativo casuale e non programmato, un caso per caso
prevalentemente senza qualità, sganciato da ogni impegno al miglioramento ed
alla riqualificazione, e che riecheggia in un modo un po’ inquietante le
pratiche più desuete di boom edilizi ormai irrealistici e improponibili,
, già perseguiti dalla precedente giunta con ben cinque “Piani casa”.
Tutto ciò premesso, si fa richiesta di un
incontro urgente con codesta Amministrazione regionale, richiamando e
confermando la massima disponibilità al confronto sulla complessa tematica
sopra accennata, in un quadro condiviso di rinnovata attenzione al governo del
territorio e all'uso dei suoli, per innalzare il livello di tutela del
paesaggio e di salvaguardia dell'ambiente, ritenendo che questi interessi e
questi obiettivi costituiscano ormai patrimonio comune e irrinunciabile della
nostra collettività.
Insediamento turistico a Calasetta |
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Ecomostro a Nebida |
- IL DISEGNO DI LEGGE ERRIU NON È “EMENDABILE” MA TOTALMENTE CANCELLABILE.
- CONSENTE NUOVE VOLUMETRIE NELLA FASCIA DEI 300 METRI DALLA LINEA DI BATTIGIA ANCHE A STRUTTURE TURISTICO-RICETTIVE CHE NE HANNO GIÀ USUFRUITO
- CONSENTE NEI CENTRI STORICI NELLE ZONE B E C NUOVE VOLUMETRIE E RIDUCE GLI STANDARD URBANISTICI
- CONSENTE CAMBIO DI DESTINAZIONE D’USO DEGLI IMMOBILI
Le finalità e il contenuto
della normativa che si vorrebbe approvare sono esattamente gli stessi del
famigerato piano casa di Cappellacci, sinora fortemente avversato anche
dall’attuale maggioranza politica. Con
l’enorme aggravante che le deroghe al piano paesaggistico e ai regolamenti
comunali da provvisorie diventano definitive. Si decide l’annullamento
della pianificazione e si sancisce la fine di ogni governo pubblico del
territorio. La regione abdica al suo ruolo di controllo e priva i comuni di
prerogative garantite da leggi dello stato.
Il
paesaggio e tutte le sue componenti naturali, sociali e culturali - che
connotano ogni luogo e la sua specifica identità – costituiscono il nucleo
fondante, collettivamente riconosciuto, dello “statuto” del territorio, non
arbitrariamente modificabile e protetto da norme costituzionali. E' veramente
incredibile che vengano consentite nuove volumetrie pari al 25% nella fascia
dei 300 metri dalla linea di battigia, perfino alle strutture turistico-ricettive che hanno già
usufruito di tale possibilità e a quelle appena realizzate nel 2013!
Calasetta: la città lineare |
Il rispetto dell’ambiente e
del paesaggio deve essere garantito dall’autorità di governo che ha il dovere
istituzionale di proteggere le caratteristiche peculiari di ogni luogo,
consentendo gli usi che ne garantiscano la conservazione o la riproduzione e
impedendo quelli che le distruggerebbero.
Come regioni più virtuose
hanno da tempo riconosciuto, lo svolgimento delle attività pubbliche e private
che incidono sul territorio e l’utilizzazione delle risorse territoriali e
ambientali deve avvenire garantendo la
salvaguardia, il mantenimento dei beni comuni e l’uguaglianza di diritti
all’uso e al godimento degli stessi, nel rispetto delle esigenze legate
alla migliore qualità della vita delle generazioni presenti e future.
E’ diffusa l’esigenza di norme che garantiscano davvero il
mantenimento della forma e degli aspetti più significativi delle nostre città,
la tutela dei centri storici e dei monumenti, la qualità del verde e degli
spazi pubblici, la protezione del paesaggio, della salute e dell’ambiente.
Le Associazioni chiedono alla Regione l’approvazione di leggi
che abbiano come fine reale la conservazione del suolo non ancora edificato, bene comune e risorsa non rinnovabile, incentivando l’attività
agricola, l’artigianato e un vero turismo culturale attraverso la cura del
territorio e dei suoi abitanti.
Per questi motivi Italia
Nostra, WWF e LIPU sono totalmente contrari al testo del DDL "in materia di miglioramento del patrimonio
edilizio". Perché un piano casa perenne va in senso diametralmente
opposto alla tutela del bene comune e non è
pertanto “emendabile”.
Le
Associazioni si riservano di esprimere il proprio dissenso circostanziato, ragionato
e motivato e di trasmettere specifiche osservazioni a dimostrazione della illegittimità,
anche costituzionale, delle norme che si vorrebbero approvare.
Ristorante sulla battigia |
Centro urbano di Buggerru |
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