Il disastro ambientale che in questi giorni sta
colpendo la Sardegna oltre ad evidenziare forti carenze strutturali che, se
affrontate per tempo, potevano probabilmente evitare le numerose vittime di
questa tragedia, richiama la Regione Sardegna a considerare la difesa del suolo
la vera emergenza regionale e ad attivare interventi sostanziali sotto il
profilo idrogeologico per mettere in sicurezza l’intero territorio Sardo.
Le ultime decisioni sul Piano Paesaggistico
Regionale rappresentano invece l’ennesimo tentativo di occupare coste e aree
agricole con nuove edificazioni che contribuiranno ad accrescere il rischio
idrogeologico, oltre che proseguire nella distruzione del paesaggio.
In questi giorni, l’Assessore reg.le all’urbanistica,
impegnato a promuovere il nuovo PPR ci ha raccontato invece di grandi
opportunità e di sviluppo senza compromettere il patrimonio naturale della
Sardegna, di un'inesistente condivisione del processo di revisione del
PPR da parte delle associazioni ambientaliste, spacciando per reale
partecipazione la presenza di nostri rappresentanti ad alcuni incontri
organizzati dalla Direzione della Pianificazione Urbanistica nei quali venivano
fornite informazioni parziali e inesatte. Il 10 ottobre 2013, nel corso di una
di queste pseudo riunioni, alla precisa richiesta di poter prendere visione
delle nuove Norme tecniche di attuazione è stato risposto che non esistevano
ancora, salvo approvarle solo 15 giorni dopo!
Pensavamo fosse chiaro che un processo partecipativo imponga un
percorso di discussione che metta in comunicazione attori e istituzioni al fine
di ottenere la rappresentazione delle posizioni, degli interessi e dei bisogni
di tutte le parti coinvolte, per giungere ad una soluzione mediata e il più
possibile condivisa. Esattamente il contrario di quanto è avvenuto fino ad oggi
su questa vicenda.
Nel rispetto del vigente quadro normativo e
della Convenzione di Aarhus abbiamo chiesto a più riprese, fin dal 2010, di
essere coinvolti in un serio percorso partecipativo, senza aver mai ricevuto
risposta, salvo qualche atto - come l'approvazione delle linee guida da parte
del Consiglio - conseguente alle nostre numerose segnalazioni
sull'illegittimità del procedimento. Pensavamo che con la firma del
disciplinare tecnico dello scorso marzo l’assessorato avesse scelto di
rapportarsi correttamente con il MiBACT e con le associazioni portatrici di
interessi diffusi, applicando finalmente l’art. 144 del Codice dei Beni
culturali e del Paesaggio, ma tutto si è interrotto bruscamente il 25 ottobre u.s.
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Cala Fuili - Dorgali |
Un’ulteriore conferma della grande confusione
che ha caratterizzato l’intera procedura di revisione del PPR la troviamo nella
risposta dell’Assessore, il quale scambia la Valutazione di Impatto Ambientale
(che si applica alle opere civili e industriali e dopo l’elaborazione del
progetto) con la Valutazione Ambientale Strategica (che interessa i Piani e i
programmi e avviene contestualmente all'elaborazione del piano/programma).
Vogliamo ricordare ancora che la nostra
richiesta del verbale dell’incontro del 10 ottobre è stata presentata nel corso
stesso della riunione, ricevendo garanzie in tal senso dal Direttore Generale
della Pianificazione Urbanistica Territoriale. Registriamo che a 5 settimane
dall’incontro non abbiamo ricevuto alcun verbale nonostante il sollecito della
settimana scorsa, inoltrato dopo oltre un mese.
A tutto ci ha ormai abituati questa politica,
tanto che non ci scandalizza più niente, neppure l’essere tacciati di dire
falsità da un assessore all’urbanistica inquisito per “falso in atti pubblici”.
Un falso, guarda caso, finalizzato all'esclusione del legittimo rappresentante
delle associazioni ambientaliste dalla commissione paesaggistica.
19 novembre 2013
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Santa Sabina |
L'intervento del Presidente Nazionale Marco Parini 19-11-2013
Prime piogge e… l’Italia torna a franare e a contare ancora vittime
Appello al governo: la messa in sicurezza del territorio è la principale grande opera necessaria al Paese. Solo pochi giorni fa Italia Nostra insieme ad altre associazioni ambientaliste aveva lanciato l’allarme contro il nuovo PPR della Sardegna che apre la strada a nuove e dissennate concessioni edilizie in tutta la regione.
Enormi colate di cemento che, se non bloccate, metteranno ancora più a rischio un territorio già fragilissimo e ad altissimo rischio idrogeologico. Come se non bastasse il Governo, nella proposta di legge di Stabilità destina la modestissima somma di 30 milioni di euro per l’intero territorio nazionale. “Italia Nostra – dichiara il Presidente Marco Parini – ribadisce l’invito formulato al Governo circa l’assoluta necessità di destinare grandi investimenti alla messa in sicurezza del territorio nazionale anziché accrescere il rischio idrogeologico con nuove cementificazioni”.
l'articolo dell'Unione Sarda di domenica
17 novembre 2013
Domani
parte da Cagliari il tour per spiegare le nuove norme
Ppr al giro di
Sardegna
Ambientalisti esclusi? «Falso, ecco le loro
firme»
Inizia domani da Cagliari il giro di Sardegna
del Ppr. Il governatore Cappellacci lo porterà in tournée nei maggiori centri
dell'Isola col proposito di spiegare ai sardi le nuove norme urbanistiche: un
tour informativo, l'ha definito. Prima tappa alla Fiera campionaria (ore 9,30),
la seconda mercoledì prossimo a Sassari (hotel Grazia Deledda) «Sono invitati»,
spiega una nota di Villa Devoto, «all'evento pubblico e aperto a tutti i
cittadini, le amministrazioni provinciali e comunali, le organizzazioni
sindacali, le associazioni ambientaliste e quelle di categoria, gli ordini
professionali, le rappresentanze delle università, dei consorzi, della autorità
portuali, dei parchi e delle aree marine protette». Una risposta all'offensiva
lanciata qualche giorno fa dagli ambientalisti decisi a contrastare in tutti i
modi il decollo del nuovo piano paesistico.
L'ASSESSORE L'assessore dell'Urbanistica Nicola Rassu replica agli
apprezzamenti di «Italia nostra» che aveva lamentato l'esclusione delle
associazioni ambientaliste dalla discussione preventiva, sfociata poi
nell'approvazione delle nuove regole urbanistiche: «Abbiamo sempre assicurato la
piena partecipazione al processo di revisione del Piano paesaggistico a tutti i
portatori di interesse con particolare riferimento alle associazioni
ambientaliste», precisa Rassu.
LE DATE «A differenza di quanto erroneamente prospettato, i
rappresentanti di “Italia Nostra” hanno partecipato, fin dal 2009, agli
incontri e alle riunioni, come rilevato dalle firme apposte dai suoi
rappresentanti e dalle convocazioni rivolte alle associazioni ambientaliste».
Incontri iniziati il 30 giugno 2009, proseguiti nel 2011 sullo Studio di
valutazione dell'impatto ambientale, fino agli ultimi del 2013. «Da giugno a
luglio del 2010 i rappresentanti ambientalisti furono invitati a partecipare ai
14 laboratori di Sardegna nuove idee così come per la conferenza di lancio di Sardegna
nuove idee del 16 giugno 2010 a Cagliari. Infine nonostante l'invito non furono
presenti all'incontro pubblico di Tramatza del 30 maggio 2013».
IL BLOG SNOBBATO Non è finita. «Al fine di consentire un'agevole
partecipazione delle associazioni alle attività inerenti la revisione del Piano
paesaggistico, l'assessorato regionale ha attivato da tempo il sito web
SardegnaGeoBlog, un innovativo strumento informatico messo a disposizione dalla
Regione e al quale le associazioni potevano accedere tramite la semplice
richiesta di un account: l'associazione Italia Nostra non ha mai utilizzato
tale strumento», ha aggiunto l'esponente dell'esecutivo.
LA MAIL «Quanto alla richiesta presentata da Italia Nostra
relativa all'ottenimento di copia del verbale dell'incontro dello scorso 10
ottobre, la comunicazione è stata inviata dall'associazione il 12 novembre di
quest'anno via posta elettronica certificata. Ma il giorno successivo lamentava
il fatto che l'assessorato non avesse ancora dato riscontro a tale richiesta»,
conclude Rassu.
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Campagna nuorese |